Mazda CX-60: sei sobri cilindri

Con un frontale imponente e una linea “pulita”, la Mazda CX-60 è una suv di grandi dimensioni che offre parecchio spazio all’interno. Questa versione diesel monta un 3.3 turbo a sei cilindri in linea; noi abbiamo provato la versione a trazione posteriore (c’è anche la 4x4, con 49 CV in più). Supportato da una piccola unità elettrica a 48 volt che rende l’auto ibrida leggera, il grosso motore offre 200 CV vispi e poco “assetati”.

La rumorosità del motore e la taratura abbastanza rigida delle sospensioni penalizzano un po’ il comfort della Mazda CX-60: a freddo e alle base andature, in particolare, il diesel si fa sentire un po’ troppo, mentre sulle sconnessioni si sobbalza un po’ e affrontando le curve con piglio sportivo il rollio è piuttosto marcato. In quest’ultima situazione, peraltro, non brilla neppure lo sterzo, leggero e preciso ma molto demoltiplicato. Andando con calma, tuttavia, la guida è gradevole e la risposta dei freni è convincente. Segnaliamo anche il fatto che la casa giapponese ha previsto, entro la prima metà del 2025, di cambiare la taratura di molle e ammortizzatori per garantire un comportamento più equilibrato (qui per saperne di più). 

Una nota di merito va alla cura per i materiali e gli assemblaggi degli interni. Così così, invece, la dotazione: la lussuosa Homura del nostro test, per dire, ha i sedili in pelle e tanti aiuti elettronici alla guida, ma fa pagare a parte la piastra per la ricarica senza filo del telefonino. Nei test per la sicurezza svolti dall’Euro NCAP nel 2022 l’auto si è comportata bene: ha ottenuto un punteggio complessivo di cinque stelle.