Aspetto più grintoso e notevoli doti di guida per la media giapponese. Che, proprio per questo, meriterebbe un cambio a sei marce. Il prezzo è nella media della categoria e la dotazione di serie è molto completa, anche per quanto riguarda la sicurezza.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
È una media con carrozzeria a due volumi, ma la lunghezza è un po’ superiore a quella delle rivali e nell’abitacolo c’è molto spazio, sia davanti sia dietro: il divano è largo abbastanza per tre adulti, anche se chi sta al centro soffre un po’ per la seduta più corta e rigida. Le qualità dinamiche sono notevoli: lo sterzo è preciso e la tenuta di strada notevole. Grazie anche alla vivacità del 1.6 turbodiesel – fluido e scattante, ma pure abbastanza parco nei consumi – la media giapponese riserva soddisfazioni anche a chi ama guidare sui percorsi ricchi di curve. Ben curata nelle finiture, ha un prezzo allineato alla media di categoria e, nell’allestimento Advanced, offre una dotazione davvero ricca: oltre a tutto quel che serve per la sicurezza, di serie ci sono anche accessori che di solito sono opzionali, come il navigatore satellitare e i cerchi di 17 pollici.
Fresca di aggiornamento, la Mazda 3 1.6 ha una linea disegnata dedicando molta cura all’aerodinamica. Rispetto al vecchio modello, il paraurti frontale è stato rivisto per consentire un migliore efficienza del radiatore di raffreddamento, mentre davanti alle ruote, sotto la scocca, ci sono deflettori che riducono la resistenza all’aria: il coefficiente di penetrazione (Cx) è di 0,30: un ottimo risultato per una due volumi. Rispetto al vecchio modello ha guadagnato anche in capacità di carico: il volume del baule è cresciuto di 75 litri.
La carrozzeria della Mazda 3 è abbastanza lunga per una “media” (446 cm) e l’abitabilità è notevole anche se l’ideale è viaggiare in quattro: dietro, chi sta al centro ha la seduta corta e male imbottita. Pur essendo un’auto da famiglia, il look è grintoso e non mancano notevoli qualità dinamiche: grazie all’assetto equilibrato e allo sterzo diretto è molto appagante guidare fra le curve, e la tenuta di strada è sempre sicura.
Il motore è un 1.6 a gasolio, sovralimentato per mezzo di una turbina a geometria variabile (un sistema che migliora la risposta ai bassi giri). Non è silenziosissimo, però eroga con fluidità i suoi 109 CV e, oltre a chiedere poco gasolio, non manca di brìo. Peccato che il cambio sia a cinque marce, quando molte rivali hanno anche la sesta: in questo caso avrebbe migliorato il comfort in autostrada.
L’allestimento Advanced della Mazda 3 è davvero completo, sia per quanto riguarda il comfort, sia per la sicurezza: di serie ci sono sei airbag e il controllo della stabilità, ma anche la radio con cd e accessori che di solito si pagano a parte, come il “clima” automatico bizona, il navigatore oppure l’automatismo dei fari e del tergicristallo. Per risparmiare un po’ ci si può orientare sulla Active che, però, non ha né i sensori di distanza posteriori né i cerchi in lega di 17 pollici.
Ha interni contraddistinti da un design elegante e da materiali di qualità. Le poltrone anteriori, dall’imbottitura molto “solida”, hanno un’impostazione sportiva: ampie e comode, sono piuttosto sagomate e trattengono come si deve in curva. Ben organizzati i comandi, come pure il cruscotto, incassato ma chiaro e leggibile. L’abitacolo è grande e, volendo, ci si sta in cinque. Tuttavia, la forma del divano non è l’ideale per chi occupa il posto centrale: ha una seduta più corta e lo schienale peggio imbottito degli altri due. Buona la disponibilità di portaoggetti: oltre al cassetto davanti al passeggero (purtroppo privo di serratura) c’è un profondo vano fra i sedili anteriori e anche un portaocchiali nel soffitto. Il bagagliaio ha una capacità un po’ inferiore a quella della media di categoria (mentre primeggia in fatto di capacità massima, col divano reclinato), ma la forma regolare lo rende abbastanza pratico; peccato, però, che fra la soglia di carico e il pavimento ci sia un gradino di 19 cm.
Plancia e comandi
Rispetto al modello precedente, sulla nuova Mazda 3 si nota un bel salto avanti nelle finiture, e la plancia, dal design lineare ed elegante, è rivestita in plastica morbida e piacevole al tatto. Corretta la disposizione dei comandi, ben individuabili e a portata di mano. Al centro della consolle c’è la grande manopola multifunzione del sistema HMI, attraverso la quale si gestiscono il navigatore (che, però, ha lo schermo troppo piccolo), la radio e il telefono. Look sportivo per la strumentazione, con due strumenti incassati e ben protetti dai riflessi. Nel soffitto è presente un utile ripostiglio per gli occhiali, però, delude il cassetto portaoggetti davanti al passeggero: è privo di serratura, e la plastica con cui è realizzato è di aspetto economico.
Abitabilità
Le poltrone anteriori, ampie e facilmente regolabili (c’è anche la registrazione del supporto lombare), hanno l’imbottitura rigida e sono molto profilate: trattengono bene in curva. Peccato che il posto guida della Mazda 3 non sia perfettamente allineato con la pedaliera: nei lunghi viaggi non è l’ideale. Fra i sedili c’è un vano molto profondo (può contenere parecchi cd), provvisto di ingresso Aux per lettori digitali e di presa a 12V. Dietro possono trovare posto tre adulti: il divano è largo e lo spazio in altezza abbonda; tuttavia, il posto centrale è scomodo, perché ha la seduta corta e lo schienale (che nasconde un bracciolo reclinabile con portalattine) troppo duro.
Bagagliaio
Il baule è abbastanza profondo, ha un’imboccatura ampia e una forma regolare: è ben sfruttabile, anche se la capacità è inferiore alla media delle rivali (rispetto alle quali, però, la Mazda è più lunga: se si considera la capacità massima, a divano abbattuto, la classifica si rovescia). Dispone anche di un utile gancio al quale assicurare i sacchetti della spesa, per evitare che si spostino durante la marcia. Peccato che fra la soglia e il fondo ci sia un dislivello di 19 cm: caricare e scaricare bagagli pesanti risulta impegnativo. Reclinando lo schienale del divano (suddiviso asimmetricamente) si ottiene un vano profondo 158 cm, ma la praticità non è il massimo perché sul pavimento si forma uno scomodo gradino.
Alcune rivali sono un po’ più corte, ma affrontare il traffico con la Mazda 3 non è impegnativo: lo sterzo è leggero e a bassa velocità, oppure in manovra, non affatica, come pure il cambio e la frizione sono sufficientemente dolci da azionare. Tuttavia, la forma dei montanti limita la visibilità posteriore, e nei parcheggi in retromarcia è meglio affidarsi ai sensori. Le sospensioni “solide” e ben controllate, assieme alle ruote di 17 pollici, rendono la vettura molto gratificante sui percorsi misti: beccheggio e rollìo sono contenuti e si va veloci in tutta scioltezza, confortati da un’ottima tenuta di strada. Il motore non è potentissimo, ma assicura la spinta che serve quando ci si vuole “divertire”, ed è abbinato a un ottimo cambio. In accelerazione è un po’ rumoroso ma in autostrada, anche se non ha la sesta marcia, garantisce un comfort acustico ampiamente soddisfacente.
In città
La Mazda 3 è lunga un po’ di più delle altre berline compatte, ma nel traffico si muove senza problemi: è agile e ha uno sterzo che in manovra e a bassa velocità si rivela abbastanza leggero. Qualche problema, semmai, si può riscontrare in retromarcia, perché la particolare forma dei montanti ostacola la visuale di tre quarti posteriore, e il paraurti (privo di protezioni in gomma e quindi a rischio di graffi) sporge parecchio: meglio affidarsi ai sensori di parcheggio.
Fuori città
L’assetto è equilibrato, con sospensioni abbastanza dure (ma non tanto da compromettere il comfort) e le gomme larghe e ribassate montate su cerchi di 17 pollici: sui percorsi ricchi di curve la Mazda 3 è davvero appagante, anche perché lo sterzo è diretto e preciso e la tenuta di strada sicura. E se si esagera, c’è il controllo della stabilità che interviene puntualmente e senza risultare troppo invasivo. Bene anche il motore: è abbinato a un cambio rapido e preciso e si fa apprezzare anche nella guida rilassata, dimostrandosi elastico e poco assetato (18,5 km/l).
In autostrada
Nei lunghi viaggi si risente dell’imbottitura rigida del sedile e del non perfetto allineamento della pedaliera, anche se, tutto sommato, il comfort è buono: il motore, a 130 km/h in quinta, lavora a 2600 giri e risulta abbastanza silenzioso. Certo, se questa Mazda avesse anche la sesta (ormai diffusa nelle rivali), la situazione migliorerebbe ulteriormente. In compenso non è necessario scalare quando è necessario riprendere rapidamente velocità. Elevato il livello di sicurezza: l’auto è precisa e coerente nel seguire la traiettoria, anche nei curvoni affrontati in velocità, e l’impianto frenante è discretamente potente e scevro da cali di tono.
Di serie c’è tutto il necessario e anche di più: airbag frontali, laterali e per la testa (anche dietro), DSC (così la Mazda chiama il controllo della stabilità), poggiatesta attivi, cruise control e fendinebbia. A pagamento è previsto solo il Safety Pack, che comprende i fari allo xeno e un allarme che segnala la presenza di veicoli nell’angolo morto dei retrovisori. Che sia un’auto sicura lo hanno confermato anche i crash test EuroNcap, superati con il massimo punteggio.
La Mazda 3 ha superato con successo i crash test effettuati secondo il recente capitolato EuroNcap 2009: al massimo punteggio globale (cinque stelle) corrispondono “rating” parziali dell’86% per la protezione degli occupanti, dell’84% per i bambini su seggiolini Isofix e del 51% per i pedoni in caso di investimento. Alta anche la valutazione dei sistemi d’assistenza alla sicurezza: il 71%.
La Mazda 3 è una vettura di progettazione recente, che oltre ad avere notevoli qualità dinamiche offre di serie i controlli elettronici di trazione e stabilità, un completo set di airbag (con quelli per la testa anche per i posti dietro) e i poggiatesta attivi (riducono il pericolo di colpo di frusta in caso di tamponamento). Dato che sono inclusi nel prezzo anche fendinebbia e regolatore di velocità, la sola eventuale aggiunta a pagamento può essere il Safety Pack, che comprende fari allo xeno, sensori di pressione delle gomme e sistema RVM (se un veicolo è nell’angolo morto dei retrovisori, un radar collocato nel paraurti posteriore ne rileva la presenza e la segnala al guidatore tramite una spia e un cicalino).
Moderna e sicura, ha un prezzo nella media della categoria ma, a differenza di molte rivali, non richiede integrazioni alla dotazione: di serie, oltre a tutto il necessario per il comfort e la sicurezza, ci sono anche accessori che con altre auto si pagano a parte. Inoltre, consuma poco e ha un abitacolo grande, con molto spazio sia davanti sia dietro. Il motore vivace e l’assetto “solido” la rendono interessante per chi non sceglie una berlina soltanto sulla base di considerazioni razionali, ma anche per il semplice piacere di guida.
Nel segmento delle berline medie, la Mazda 3 è una voce fuori dal coro: ha un carattere sportiveggiante, sottolineato sia dalla linea della carrozzeria, sia dagli interni, ma nel suo abitacolo c’è spazio per tutta la famiglia. Anche il bagagliaio – per quanto non abbia una capacità record – è più che sufficiente per le normali esigenze.
È una vettura confortevole, ma anche dotata di un assetto capace di gratificare chi ha velleità sportive: è sicura e molto precisa, con doti stradali superiori alla media. E il 1.6 turbodiesel che la spinge, fluido e abbastanza brioso, è capace di mettere d’accordo il piacere di guida e l’economia di esercizio, visto che non consuma molto. La Mazda 3 una scelta attraente per chi valuta l’acquisto in funzione del rapporto fra prezzo e dotazione: in questo caso – diversamente da quanto accade per molte rivali – non è necessario preventivare aggiunte che fanno lievitare il prezzo di listino. In proporzione, la più economica e meno dotata Active non appare altrettanto conveniente.
Abitabilità
Davanti c’è davvero molto spazio, e anche il divano – sebbene il posto centrale non sia comodo quanto gli altri – risulta abbastanza largo per tre adulti. Abbondante pure lo spazio per le gambe e per la testa.
Guida
Si tratta di un’auto maneggevole, facile e intuitiva da guidare anche nel traffico. Ma ha l’assetto giusto per divertirsi sui percorsi ricchi di curve: lo sterzo è preciso, mentre la vettura stabile e tiene bene la strada.
Motore
Si tratta di un turbodiesel davvero collaudato (è utilizzato anche per modelli Citroën, Ford e Peugeot), che a una potenza non esagerata abbina una grande fluidità d’erogazione. Piacevole da utilizzare, ha consumi contenuti.
Tenuta di strada
Le ruote di 17 pollici con gomme larghe e ribassate, e l’e sospensioni tarate sportivamente, la rendono “incollata” all’asfalto. È un’auto stabile e sicura anche nelle manovre di emergenza, con un ESP molto efficace.
Cinque marce
Se il cambio, anziché solo cinque marce, avesse anche una sesta “di riposo” (soluzione ormai diffusa anche nelle medie cilindrate) migliorerebbe il comfort acustico, e anche i consumi, già bassi, si ridurrebbero ulteriormente.
Sedili
Le poltrone anteriori hanno l’imbottitura molto rigida, soprattutto per quanto riguarda gli schienali: nei lunghi tragitti si possono rivelare scomodi. Stesso discorso per la parte centrale del divano, che penalizza l’eventuale terzo passeggero.
Vano di carico
Stivare bagagli pesanti è scomodo, perché la soglia d’accesso è più alta di 19 cm rispetto al piano di carico. Inoltre, reclinando lo schienale per aumentare la capacità del baule, si forma un gradino che crea difficoltà con gli oggetti lunghi.
Visibilità posteriore
I montanti del tetto sono larghi e interferiscono nella visuale. Nei parcheggi occorre attenzione, perché intuire l’ingombro della coda non è facile: il paraurti (che oltretutto è privo di protezioni in gomma, e quindi esposto ai graffi) è piuttosto sporgente.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 39500 giri | 188,7 km/h | 185km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,5 | 11,0 secondi | |
0-400 metri | 17,5 | 127,3 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,2 | 158,8 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 34,4 | 155,5 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 33,7 | 149,0 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 12,6 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 14,3 km/litro | 17,2 km/litro | |
Fuori città | 18,5 km/litro | 26,3 km/litro | |
In autostrada | 14,5 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 8,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 16,1 km/litro | 22,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,0 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 65,7 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | non dichiarato |
Cilindrata cm3 | 1560 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 80(109)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 240/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 119 |
Distribuzione | 4valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 446/176/147 |
Passo cm | 264 |
Peso in ordine di marcia kg | 1260 |
Capacità bagagliaio litri | 340/1360 |
Pneumatici (di serie) | 205/50 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 39500 giri | 188,7 km/h | 185km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,5 | 11,0 secondi | |
0-400 metri | 17,5 | 127,3 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,2 | 158,8 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 34,4 | 155,5 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 33,7 | 149,0 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 12,6 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 14,3 km/litro | 17,2 km/litro | |
Fuori città | 18,5 km/litro | 26,3 km/litro | |
In autostrada | 14,5 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 8,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 16,1 km/litro | 22,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,0 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 65,7 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | non dichiarato |
Cilindrata cm3 | 1560 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 80(109)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 240/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 119 |
Distribuzione | 4valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 446/176/147 |
Passo cm | 264 |
Peso in ordine di marcia kg | 1260 |
Capacità bagagliaio litri | 340/1360 |
Pneumatici (di serie) | 205/50 R 17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Mazda 3 usate 2018 | 10.990 | 12.240 | 2 annunci |
Mazda 3 usate 2019 | 13.900 | 17.920 | 10 annunci |
Mazda 3 usate 2020 | 19.900 | 20.800 | 3 annunci |
Mazda 3 usate 2021 | 17.990 | 20.740 | 43 annunci |
Mazda 3 usate 2022 | 20.400 | 21.570 | 3 annunci |
Mazda 3 usate 2023 | 22.900 | 25.030 | 10 annunci |
Mazda 3 usate 2024 | 24.399 | 24.660 | 8 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Mazda 3 km 0 2023 | 28.900 | 28.900 | 1 annuncio |
Mazda 3 km 0 2024 | 25.450 | 25.450 | 1 annuncio |