Fresca di aggiornamento, questa spaziosa famigliare è cambiata poco o nulla nella linea: la vera novità sono le sospensioni, che adesso privilegiano il comfort. Riccamente dotata in rapporto al prezzo, ha un 2.2 turbodiesel silenzioso e parco nei consumi.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Oltre che in alcuni dettagli estetici, questa generosa wagon giapponese è stata rivista nell’assetto: i cerchi di 17” al posto di quelli di 18” e le sospensioni più morbide l’hanno resa più confortevole al prezzo, però, di una minore agilità fra le curve. Rivisto anche il turbodiesel 2.2, vigoroso e poco assetato, che ora è più silenzioso e ha l’omologazione Euro 5. Ottimo il rapporto fra prezzo e dotazione: la ricca Executive non costa un’esagerazione e offre di serie anche ciò che le rivali fanno pagare a parte. Peccato che non sia disponibile anche con il cambio automatico.
Il recente aggiornamento di cui è stata oggetto la Mazda 6 Wagon ha interessato solo in minima parte l’estetica: ora la grossa famigliare giapponese sfoggia luci di diverso disegno e nuove prese d’aria anteriori. Più significativo il fatto che i cerchi non siano più di 18 pollici ma di 17 e, dunque, montino gomme meno “ribassate”: assieme alle sospensioni dalla taratura più morbida, sono fra gli elementi volti a migliorare il comfort, punto debole della versione precedente.
La qualità della vita a bordo ne ha guadagnato, soprattutto nei lunghi viaggi autostradali, ma per contro la vettura ha perduto agilità nei percorsi ricchi di curve e risulta meno rigorosa: la tenuta di strada e la sicurezza sono sempre elevate, ma al limite (come pure nelle manovre di emergenza) la coda tende ad allargare la traiettoria sollecitando l’intervento dell’Esp. Bene lo sterzo, preciso seppure non molto diretto, e i freni, incisivi e resistenti all’uso intenso.
È stato aggiornato anche il motore, ora omologato Euro 5: si tratta del 2.2 turbodiesel da 163 CV, un po’ pigro sotto i 1500 giri ma capace di un tiro vigoroso una volta oltrepassato quel regime. Si fa apprezzare anche per l’insonorizzazione (altro aspetto migliorato rispetto al passato) e per i consumi, che considerando le prestazioni e la stazza dell’auto, sono davvero bassi. Peccato che in alternativa al valido cambio manuale a sei marce non sia previsto un automatico.
La Luxury è la versione di punta e offre praticamente tutto di serie, a partire dai sedili in pelle per arrivare ai fari bixeno a orientamento automatico, ai sensori di parcheggio davanti e dietro e al sistema di monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori. Chi non vuol farsi mancare nulla non ha che da aggiungere il navigatore, mentre per risparmiare c’è la Executive, con dotazione semplificata ma sempre con motore da 163 CV.
Rinnovato in molti particolari, l’abitacolo è elegante e senza fronzoli, ma scivola su alcuni dettagli realizzati in plastica di bassa qualità. I comandi sono ben disposti e il cruscotto, sempre tradizionale ma rivisto nella grafica, si legge senza difficoltà; non altrettanto, però, vale per il piccolo e “affollato” schermo del computer di bordo. Notevole l’abitabilità: chi sta davanti può contare su comode poltrone regolabili elettricamente, e lo spazio non manca nemmeno sul divano, in grado di accogliere tre adulti. Il bagagliaio è quello che ci si aspetta in una famigliare di queste dimensioni: capiente e facilmente ampliabile grazie al pratico sistema di sblocco dello schienale.
Plancia e comandi
I comandi sono disposti razionalmente, con quelli che permettono di disattivare l’Esp, i fari orientabili e i sensori di parcheggio raggruppati a sinistra del volante, e le manopole del “clima” a portata di mano nella consolle. Grande e comodo lo schermo a sfioramento di 7” del navigatore (optional), mentre il display del computer di bordo, che si trova al centro della plancia, è piccolo e affollato di informazioni di non immediata interpretazione; la stessa considerazione vale per il minuscolo lcd integrato nel cruscotto, mentre risultano ben leggibili gli strumenti principali – analogici come nel modello precedente ma con una grafica rinnovata e più chiara. Disomogenea la qualità delle plastiche: alcuni particolari sono inadeguati alla classe della vettura.
Abitabilità
Le poltrone anteriori, provviste di regolazioni elettriche (con quattro memorie per quella di guida), sono comode e trattengono bene il corpo nelle curve. Comodo anche il bracciolo, che cela un vano in grado di contenere una decina di cd, e dotato di prese Aux e per la corrente; meno curato il cassettino davanti al passeggero, poco capiente, non refrigerato e privo di illuminazione. Accogliente il divano, che grazie alla notevole larghezza e alla seduta piatta può ospitare tre adulti anche per lunghi tragitti. Peccato che dietro manchino sia le bocchette del “clima” (di cui molte rivali sono dotate) sia le tasche nei pannelli delle porte; in compenso il bracciolo estraibile è provvisto di un portalattina.
Bagagliaio
L’imboccatura ampia, la soglia a filo e il tendalino che si alza automaticamente all’apertura del portellone, facilitano l’accesso a un vano decisamente ampio; l’abbondante altezza utile permette di sovrapporre due grosse valigie senza rimuovere la cappelliera, anche se i voluminosi passaruota possono creare qualche interferenza con i colli più voluminosi. Reclinare gli schienali per sfruttare tutta la profondità disponibile (fino a 220 cm, e senza fastidiosi gradini nel pavimento) è facile: basta agire su due comode leve. Pratici e utili i piccoli vani sotto il piano di carico; peccato che non ci sia anche una botola “passante” per gli sci.
Gli ingombri non sono da “cittadina” e il rilevante raggio di sterzata non favorisce l’agilità nel traffico, ma il comfort è buono anche sul pavè e i sensori di distanza, presenti anche davanti, facilitano le manovre di parcheggio. Fuori città si apprezzano la buona tenuta di strada, il brio del motore e la manovrabilità del cambio, e solo se si esagera con la velocità emergono i limiti dell’assetto turistico e interviene l’Esp. Le notevoli capacità filtranti delle sospensioni e l’efficace insonorizzazione dell’abitacolo rendono piacevoli i viaggi in autostrada. Valido in ogni frangente il turbodiesel, vivace e parco nei consumi.
In città
Il motore vibra pochissimo e le sospensioni filtrano bene anche le buche e il pavè: in città si può contare su un elevato livello di comfort, “appannato” soltanto dalla frizione pesante da azionare, che affatica un po’ quando si è in coda. In manovra, però, si debbono fare i conti con i limiti d’agilità dovuti alle dimensioni “importanti” della carrozzeria (479 cm di lunghezza) e al raggio di svolta troppo elevato; in ogni caso la visibilità posteriore è migliore della media e i sensori di distanza (di serie davanti e dietro) facilitano non poco nei parcheggi.
Fuori città
Fra le curve la maneggevolezza è discreta e la tenuta di strada sempre affidabile, ma l’assetto turistico porta a prediligere uno stile di guida rilassato: ci si gode il massimo comfort e si consuma pochissimo (un litro di gasolio basta per percorrere quasi 18 km). La vivacità del motore – per altro supportato da un cambio quasi sportivo – lo sterzo preciso e i freni potenti potrebbero far nascere qualche tentazione, ma forzare il ritmo è controproducente: al limite la coda tende ad allargare e l’intervento dell’Esp (che non è nemmeno puntualissimo) raffredda i bollenti spiriti.
In autostrada
Il turbodiesel della Mazda 6 si fa sentire un po’ soltanto nelle forti accelerazioni, mentre a velocità di crociera è ottimamente insonorizzato e anche il rumore delle gomme e i fruscii se ne stanno fuori dall’abitacolo: così, i lunghi viaggi autostradali scorrono nel massimo comfort, anche perché le sospensioni assorbono come si deve irregolarità e rattoppi. Oltre che per le notevoli capacità di ripresa – non serve scalare marcia – il 2.2 si conferma parco anche alle andature elevate e questo va a vantaggio dell’autonomia, superiore ai 900 km.
La dotazione di serie è completa: gli airbag per la testa proteggono anche i passeggeri posteriori, e naturalmente non mancano i controlli elettronici di trazione e stabilità. Sono di serie pure i fari allo xeno, il cruise control e il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori. L’EuroNcap ha preso in esame la versione berlina, che impiega la medesima base tecnica della Wagon e che ha riportato una valutazione di cinque stelle, il massimo.
L’EuroNcap ha assegnato cinque stelle (il massimo) alla Mazda 6 in versione berlina, con la quale la Wagon condivide la piattaforma tecnica. Elevate le valutazioni parziali, pari a 77 punti percentuali per quanto riguarda gli occupanti, 81 per i bambini assicurati a seggiolini Isofix e 49 per la salvaguardia dei pedoni in caso di investimento; infine, il “voto” assegnato ai sistemi di sicurezza attiva è del 71%. Interessante che per questa versione siano previsti di serie – oltre a una completa dotazione di airbag e all’Esp – anche equipaggiamenti che di solito si pagano a parte, come il Rear Vehicle Monitoring System: grazie a due radar collocati nel paraurti posteriore, il sistema rileva i veicoli in avvicinamento e avverte il guidatore con segnali luminosi e (se si aziona la freccia) sonori, scongiurando i pericoli legati al cosiddetto “angolo cieco” degli specchi retrovisori. Inclusi nel prezzo anche il regolatore di velocità, i fendinebbia e i fari bixeno adattativi.
In questa edizione rivista e corretta nell’assetto, offre il comfort che ci si aspetta da una famigliare così spaziosa e – dunque – adatta ai lunghi viaggi. A favore della Mazda 6 Wagon gioca pure la dotazione decisamente ricca in rapporto al prezzo, tanto che, a conti fatti, il piccolo risparmio che si otterrebbe ripiegando sul più “povero” allestimento Executive non ha molto senso, considerato il tipo di vettura. Certo, chi in una famigliare cerca anche sportività dovrà ridimensionare le sue aspettative, ma questo nulla toglie alle buone qualità del motore, brillante ed economo nei consumi.
L’abitacolo è spazioso e il bagagliaio non è da meno: in buona sostanza è una valida scelta per chi desidera una vettura da famiglia dalle prestazioni brillanti accompagnate da consumi contenuti in tutte le condizioni d’uso. Con l’assetto più turistico l’attuale Mazda 6 ha perso la “dinamicità” della versione precedente, ma offre finalmente il comfort che ci si aspetta nei lunghi viaggi e offre pure un’insonorizzazione migliorata rispetto al passato; il quadro sarebbe perfetto se fosse disponibile il cambio automatico (che le rivali offrono almeno come optional) in alternativa al pur valido manuale a sei marce. Da migliorare resta qualche dettaglio dell’abitacolo, sottotono rispetto al resto, mentre fra i punti a favore c’è indubbiamente il prezzo, tutt’altro che esagerato se si tiene conto dei validi contenuti tecnici, della lussuosa dotazione (di fatto, “restano fuori” soltanto il navigatore e la vernice metallizzata) e della garanzia triennale.
Cambio
Il comando ha un’escursione breve, con innesti non eccessivamente contrastati ma giustamente definiti: è un sei marce dal carattere sportivo, anche per la scelta dei rapporti, che risulta sempre piacevole da utilizzare.
Comfort
Il passo avanti rispetto alle versione precedente è netto: la risposta delle sospensioni sulle asperità è migliorata e l’insonorizzazione è più efficace, a tutto vantaggio del comfort, anche nei lunghi viaggi.
Consumi
Il 2.2 turbodiesel è contraddistinto da un ottimo rendimento: a dispetto delle sue brillanti prestazioni e della non indifferente stazza di questa wagon, i consumi sono contenuti in tutte le condizioni d’impiego.
Dotazione
Il prezzo è competitivo ma non per questo la dotazione è avara: fra l’altro, include i sedili rivestiti in pelle (con le poltrone anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente), un raffinato hi-fi Bose da 240 watt con otto diffusori, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e i fari bixeno orientabili.
Cambio automatico
Diversamente da quanto accade per le concorrenti, in questo caso il cambio automatico non è previsto nemmeno come optional: una bella limitazione per una vettura destinata anche ai “macinatori di chilometri”.
Plastiche
Nella plancia non mancano elementi realizzati con plastiche di qualità inadeguata alla classe della vettura. Di aspetto troppo economico anche alcuni pannelli impiegati nell’abitacolo.
Portaoggetti
In una famigliare la praticità dovrebbe essere al primo posto, eppure in quanto a portaoggetti la Mazda 6 Wagon lascia a desiderare, soprattutto nella parte posteriore dell’abitacolo. Piccolo anche il cassetto di fronte al passeggero, oltretutto privo di refrigerazione e neppure illuminato.
Stabilità
Rispetto al vecchio modello ha sospensioni più morbide, cerchi di 17” anziché di 18” e pneumatici meno performanti: modifiche volte a migliorare il comfort che sono, però, andate a scapito della stabilità nelle manovre d’emergenza. Si può contare comunque sull’Esp, che, però, non è prontissimo.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4100 giri | 216,5 km/h | 211 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,8 | 9,2 secondi | |
0-400 metri | 16,4 | 138,0 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,0 | 175,5 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 36,9 | 165,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 33,4 | 160,2 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 11,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 11,9 km/litro | 14,5 km/litro | |
Fuori città | 17,9 km/litro | 22,2 km/litro | |
In autostrada | 14,3 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 18,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,6 metri | non dichiarato |
Cilindrata cm3 | 2.183 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/3500 |
Coppia max Nm/giri | 360/160 |
Emissione di CO2 grammi/km | 143 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 479/180/149 |
Passo cm | 273 |
Peso in ordine di marcia kg | 1545 |
Capacità bagagliaio litri | 519/1751 |
Pneumatici (di serie) | 215/50 R 18 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4100 giri | 216,5 km/h | 211 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,8 | 9,2 secondi | |
0-400 metri | 16,4 | 138,0 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,0 | 175,5 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 36,9 | 165,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 33,4 | 160,2 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 11,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 11,9 km/litro | 14,5 km/litro | |
Fuori città | 17,9 km/litro | 22,2 km/litro | |
In autostrada | 14,3 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 18,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,6 metri | non dichiarato |
Cilindrata cm3 | 2.183 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/3500 |
Coppia max Nm/giri | 360/160 |
Emissione di CO2 grammi/km | 143 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 479/180/149 |
Passo cm | 273 |
Peso in ordine di marcia kg | 1545 |
Capacità bagagliaio litri | 519/1751 |
Pneumatici (di serie) | 215/50 R 18 |