PROVATE PER VOI

Nissan Leaf: scatta con vivacità, ma i freni...

Prova pubblicata su alVolante di
ottobre 2018
Pubblicato 29 aprile 2019
  • Prezzo (al momento del test)

    € 39.700
  • Autonomia

    205 km
  • Emissioni di CO2

    -
  • Euro

    -
Nissan Leaf
Nissan Leaf 40 kWh Tekna

L'AUTO IN SINTESI

La seconda generazione della Nissan Leaf è rapida nelle partenze da fermo, silenziosa e convince per la tenuta di strada. Buona l’abitabilità, così come le dimensioni del baule che, però, è poco sfruttabile. Discreta l’autonomia media rilevata: 205 km. Numerosi i sistemi di aiuto alla guida, come il ProPilot, che combina l’azione del mantenimento di corsia con quella del cruise control adattativo. Da migliorare, però, la resistenza alla fatica dei freni.

Posizione di guida
2
Average: 2 (1 vote)
Cruscotto
4
Average: 4 (1 vote)
Visibilità
4
Average: 4 (1 vote)
Comfort
4
Average: 4 (1 vote)
Motore
4
Average: 4 (1 vote)
Ripresa
4
Average: 4 (1 vote)
Frenata
2
Average: 2 (1 vote)
Sterzo
4
Average: 4 (1 vote)
Tenuta di strada
4
Average: 4 (1 vote)
Aiuti alla guida
5
Average: 5 (1 vote)
Qualità/prezzo
3
Average: 3 (1 vote)

PERCHÉ COMPRARLA

Scatta e protegge bene

Basata su una piattaforma aggiornata, la seconda generazione dell’elettrica Nissan Leaf ha un look più personale e offre maggiore autonomia. Ampia e brillante, è una berlina di medie dimensioni agile e facile nella guida (anche grazie all’assenza del cambio). In pratica, il motore (che non vibra e già a zero giri offre una coppia degna di un due litri diesel) non fa rumore: emette solo un leggero sibilo. Grazie anche alle sospensioni che lavorano con efficacia, il confort è di alto livello. Anche senza ricorrere a gomme larghe, la tenuta di strada è elevata e la tendenza ad allargare la traiettoria con l’avantreno ridotta; a tutta prova la stabilità. Gagliarde le riprese: premuto il pedale si balza in avanti, poiché non bisogna attendere che il cambio (che non c’è) scali e il motore non ha ritardi. Nei rallentamenti quest’ultimo è trascinato dalle ruote e genera corrente. Attivando la funzione e-Pedal per l’acceleratore, si incrementa il recupero di energia (per ricaricare la batteria) con rallentamenti più “aggressivi”: i freni (che hanno deluso per la resistenza alla fatica nelle lunghe discese) servono solo nelle emergenze.

Le batterie della Nissan Leaf sono da 40 kWh: si trovano nel pianale e non riducono la capienza del baule, che è paragonabile a quella di una tradizionale media. Per ricaricarle ci sono due prese, protette da uno sportello nel frontale: una è standard, l’altra (rapida e di tipo CHAdeMO, ovvero quella nata e più diffusa in Giappone) per le stazioni da 50 kW a corrente continua. Con una presa di casa servono però ben 19 ore per fare “il pieno” (circa la metà con una wallbox da 7 kW) ma si può almeno pianificare l’operazione dal cellulare o dallo schermo di bordo, scegliendo di far partire la ricarica quando la corrente costa meno. Ricca la dotazione di serie: tutte le versioni hanno la frenata automatica d’emergenza col riconoscimento di pedoni e ciclisti (due sistemi che hanno ben figurato nei test Euro NCAP del 2018, dove la Leaf si è meritata le cinque stelle), il mantenimento in corsia, il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori e il riconoscimento dei segnali. Evoluto il ProPilot: agisce su sterzo, acceleratore e freni per non far uscire l’auto dalla corsia di marcia e mantenerla alla corretta distanza da quelle che la precedono. Le finiture non sono economiche, ma le plastiche sono tutte rigide e le lavorazioni non sempre impeccabili; curati, comunque, i montaggi.

VITA A BORDO

4
Average: 4 (1 vote)
Spaziosa ma ha un baule poco sfruttabile

Plancia e comandi
Come l’intero abitacolo, la plancia della Nissan Leafè dominata dalle tinte scure e ha forme sobrie; facili da trovare (e usare) i comandi; ci sono persino due tasti che attivano il riscaldamento del divano. Alla sinistra del tachimetro a lancetta c’è uno schermo a colori di 7” ricco di informazioni: mostra anche l’autonomia stimata. Spiccano alcuni elementi originali, come il selettore a joystick nella consolle per decidere se andare avanti o indietro. Peccato che il climatizzatore automatico sia solo monozona.

Abitabilità
Quattro adulti viaggiano comodi nella Nissan Leaf: lo spazio per gambe e testa è adeguato. Il divano è piatto al centro, ma non troppo largo (in tre, dietro si sta stretti). Il guidatore si siede in alto, col volante (non regolabile in profondità) che ha poca escursione in alto: rimane fra le gambe.

Bagagliaio
Buona la capacità di carico della Nissan Leafcol divano in uso, meno quando lo si reclina (si forma uno scalino di ben 30 cm). Il subwoofer è un lungo parallelepipedo “appoggiato” sul fondo: rende scomodo caricare e fa perdere ben 15 litri. Ai lati del vano ci sono delle reti per i cavi di ricarica. Inoltre, la soglia è stretta, alta da terra (72 cm) e si apre a 25 cm dal fondo.

COME VA

0
Nessun voto
Regina della città; ma i freni si affaticano presto

In città
Da fermi si scatta con vivacità e senza ritardi. Con un po’ di pratica, sfruttando l’e-Pedal della Nissan Leaf si apprezza la facilità di guidare nel traffico con un piede solo. Alle telecamere che fanno vedere attorno a 360° (di serie) si può aggiungere il ProPilot Park (optional): l’auto parcheggia da sola (basta tenere premuto un pulsante durante la manovra).

Fuori città
Nei percorsi tortuosi convincono lo sterzo piuttosto diretto della Nissan Leaf e le sospensioni che contrastano efficacemente il rollio in curva. Dopo poche frenate intense, però, l’impianto si affatica; e anche la sua modulabilità non convince. In modalità Eco il pedale dell’acceleratore è meno sensibile: l’autonomia aumenta un po’: una carica basta per 250 km.

In autostrada
A 130 km/h si notano pochi fruscii e un leggero rumore di rotolamento delle gomme; l’autonomia è ridotta (appena 146 km) ma, procedendo a 110 km/h, si sfiorano i 170 km. Comodo il ProPilot: è il cruise control adattativo con mantenimento attivo di corsia e si attiva con un tasto nel volante (sul quale vanno comunque tenute le mani).

PERCHÉ SÌ

Comfort
Ecco un’auto non solo silenziosa, ma anche correttamente “molleggiata”.

Guida
Lo sterzo risponde bene, e c’è la possibilità di scegliere fra la guida “normale” e quella con l’e-Pedal.

Sistemi di sicurezza
Alcuni tra i dispositivi di serie spesso vengono fatti pagare a parte anche per vetture che costano più del doppio di questa.

Spunto
Lo scatto breve è vigoroso: al semaforo, nei primi metri ci si lascia alle spalle fior di sportive.

PERCHÉ NO

Baule
Lo spazio c’è, il resto delude: soglia di carico alta e stretta, scalino marcato a divano giù e subwoofer e cavi di ricarica che intralciano.

Freni
Più che gli spazi d’arresto (non proprio contenuti) delude la resistenza alla fatica.

Plastiche
Quelle economiche sono altre. Tuttavia, chi spende 40.000 euro merita di meglio.

Posizione di guida
È rialzata e il volante (non regolabile in profondità) rimane troppo in basso.

SCHEDA TECNICA

Cilindrata cm3elettrico trifase
Potenza massima kW (CV)/giri110 (150)/3283-9795
Coppia max Nm/giri320/0-3283
Tipo batteriaioni di litio
Tensione - capacità350 V - 40 kWh
Tempo max di ricaric21 ore (a 220 V, 10 A)
Trazioneanteriore
Freni anterioridischi autoventilanti
Freni posterioridischi autoventilanti
  
Quanto è grande 
Lunghezza/larghezza/altezza cm448/179/154
Passo cm270
Posti5
Peso in ordine di marcia kg1565
Capacità bagagliaio litri385/1161
Pneumatici (di serie)215/50 R17

 

Dati dichiarati. Auto in prova equipaggiata con gomme Dunlop Enasave EC300.

I NOSTRI RILEVAMENTI

VELOCITÀ MASSIMA RilevataDichiarata
  148,3 km/h144 km/h
    
ACCELERAZIONESecondiVelocità di uscitaDichiarata
0-100 km/h8,6 7,9 secondi
0-400 metri16,4138,1 km/hnon dichiarata
0-1000 metri30,9148,3 km/hnon dichiarata
    
RIPRESASecondiVelocità di uscitaDichiarata
1 km da 40 km/h28,9148,3 km/hnon dichiarata
da 40 a 70 km/h2,4 non dichiarata
da 80 a 120 km/h6,2 non dichiarata
    
AUTONOMIA   
Fuori città250 km non dichiarata
a 130 km/h146 km non dichiarata
media205 km 270 km
    
CONSUMO* RilevatoDichiarato
Medio 4,9 km/kWh4,9 km/kWh
    
FRENATA RilevataDichiarata
da 100 km/h 37,8 metrinon dichiarata
da 130 km/h 66,6 metrinon dichiarata
    
ALTRI VALORI RilevatiDichiarati
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica 136 km/h 
Diametro di sterzata tra due marciapiede 11,2 metri11

 

*Il consumo rilevato tiene conto solo dell’energia immessa nella batteria tramite il cavo; quello dichiarato anche dell’energia recuperata nei rallentamenti.

Nissan Leaf
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I VOTI DEGLI UTENTI
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Ritratto di Andrea Simone
29 aprile 2019 - 13:36
IMPROPONIBILE Bella la linea, belli gli interni, piena di (inutile) elettronica... ma signori, QUARANTAMILA Euro per una vettura che fa 200km medi con le batterie nuove di zecca, il vento a favore, basso carico, temperatura mite ed aria condizionata spenta o al minimo è da matti. Per me sarebbe fuori mercato già a metà prezzo. Poi certo, c'è chi la valuta con la ragione, e chi con l'ideologia. Ottima come seconda auto per un ricco o la moglie o i figli di un ricco.
Ritratto di v8sound
29 aprile 2019 - 14:29
Tralasciando l'aspetto ambientale, su cui ci sarebbe molto da dire, ma poi ognuno rimarrebbe più o meno con la propria opinione, mi domando dove sia il vantaggio dal punto di vista prettamente economico. Faccio un confronto con la mia CH-R, media personale 24,5 km/h, ma prendo un valore di 20 km/l perchè percorro poca autostrada, costo al km con benzina a 1,6 pari a 0,08 €/km. Con questa, costo ricarica al kW sui 0,22 €, per cui 0,045 €/km. A 20.000 km / anno risparmio 700 euro, tenendo conto pure degli sconti, promozioni, bonus ecc. più o meno impiegherei 5 - 7 anni ad ammortizzare il maggior costo. Il valore residuo? Difficile fare pronostici, perchè molto dipenderà dall'evoluzione tecnica che le EV avranno raggiunto. Bollo e manutenzione propenderebbero a vantaggio dell'EV già ora, però anche la mia ibrida per i primi 3 anni non paga il bollo e la manutenzione è ridotta... A conti fatti, spannometricamente, siamo sui 300 €/anno a favore dell'EV. Non mi pare un gran affare. Poi, ovviamente, con l'ibrido non ci sono problemi relativi alle ricariche. Per chi ha il fotovoltaico in scambio, la situazione dal punto di vista economico migliora, per chi invece installa il gruppo di accumulo deve tener conto di altre migliaia di € da ammortizzare. W l'ibrido (per i feriali) e W i V8 (per festivi e pre-festivi).
Ritratto di v8sound
29 aprile 2019 - 14:30
* media personale 24,5 km/litro.
Ritratto di Ale767
29 aprile 2019 - 15:36
1
Sei fortunato a fare poca autostrada visto che a 130 km/h è stato rilevato da alvolante un consumo di 14,9 km/litro.
Ritratto di deutsch
29 aprile 2019 - 16:29
4
se sei interessato al solo risparmio potevi puntare sul metano. chi ha l'elettrica ricarica prevalentemente a casa durante la notte a 0.25 a kw, se non ha fv e accumulo.
Ritratto di deutsch
29 aprile 2019 - 16:30
4
se tralasci l'aspetto ambientale tralasci il primo motivo che spinge verso l'elettrico ed allora non ha più senso continuare il discorso
Ritratto di v8sound
29 aprile 2019 - 16:52
Infatti volevo dire proprio questo, che se si guarda al risparmio le alternative già ci sono, ibride e metano. Tralascio l'aspetto ambientale perchè appunto ci sono opinioni diametralmente opposte, quindi... Se guardi alle emissioni un ibrido Toyota ed un metano sono molto vicini all'emissione equivalente di un'EV ricaricata dalla rete, quest'ultima però ha le batterie (per l'ibrido pure ma molto più piccole) quindi ancora emissioni ed inquinamento per la produzione e lo smaltimento. Poi arriva quello che ti dice che lui ricarica solo dal fotovoltaico, quell'altro che le batterie non inquinano, ecc. Che sarà anche vero in qualche caso, tuttavia rimane un modello difficilmente replicabile nell'eventualità che da noi le EV in circolazione passino a qualche milione.
Ritratto di deutsch
29 aprile 2019 - 17:07
4
converrai che pèer passare da poche migliaia di immatricolazioni annue a quelche milione ne passerà di acqua sotto i ponti, e si svilupperà molto l'indotto visto l'interesse mondiale. migliorare gr la produzione (magari batterie a stato solido), i rendimenti dei fv, i costi delle rinnovabili. il recupero delle batterie, già oggi sono previsti seconde vite dopo la dismissione dalle auto ect. non dimentichiamoci che tra non molto entrerà il limite dei 95gr e per il termico sarà sempre più dura
Ritratto di v8sound
29 aprile 2019 - 17:23
Infatti avendo a listino 2 modelli, uno endotermico da 190 gr/km e uno EV a 0 (?) la media è di 95... poi che EV se ne vendano una ogni 950 poco importa. Tra l'altro, tutto ciò finchè continueranno a riferirsi alle sole emissioni nell'utilizzo, sistema che andrebbe rivisto.
Ritratto di deutsch
29 aprile 2019 - 17:27
4
quanndo eletriche e termiche a listino saranno in numero paritetiche avrai ragione ( ma a quel puto ci saranno molto alternative elettriche ed il costo sarà ridimensionato) ed infatti oggi i costrutotri fanno salti mortali e spondono una marea di soldi per acquistare i crediti verdi.
Ritratto di Wikowako
29 aprile 2019 - 18:44
Un'elettrica da ricaricare a casa, che però ci impiega 19 ore a ricaricarsi dalla presa domestica, a cosa serve??
Ritratto di deutsch
29 aprile 2019 - 18:54
4
perchè tu fai 75000km all'anno con la macchina?
Ritratto di Wikowako
29 aprile 2019 - 21:46
Non e' questione di chilometraggio annuo,ma di fruibilita' del mezzo. se per ricaricarla completamente in ambiente domestico serve quasi una giornata, quel giorno e' come non averla.
Ritratto di deutsch
29 aprile 2019 - 21:57
4
Perche ragioni da termico che quando si accende la riserva si tema a fare il pieno, con l'elettrico è diverso e tutti i giorno la parcheggi in box per 10/12 ore, sufficienti per recuperare almeno un 100km in più dell'autonomia che aveva la sera prima
Ritratto di Wikowako
30 aprile 2019 - 09:33
Se è come dici tu, allora hanno sbagliato il progetto: bastavano la metà delle batterie o poco più. Se invece di essere da 40 kW/h fossero da 25 kW/h, si ricaricherebbero in 12 ore, l'autonomia sarebbe comunque tale di consentire una o due giornate di autonomia, e si sarebbero risparmiati molti chilogrammi di peso. Con risultati apprezzabili proprio sul fronte autonomia. Se queste auto restano in ambito cittadino, per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro, non abbisognano di così tante batterie, che diventano un problema invece che essere la soluzione.
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 10:17
4
non l'ho detto io che hanno sbagliato il progetto,il precente modello che aveva prima batteria da 24 e poi da 30. ognuno ha esigenze diverse, c'è chi percorre 10km al giorno e chi ne fa 70, ma tutti hanno la possibilità di ricaricarla ogni sera. considerando che un contratto da 3 kw consente di caricare circa 2.3kw all'ora, basta moltiplicare per il numero di fermo notturno per sapere quale sarà la situazione l'indomani. vero in ambito prettamente cittadino potrebbero bastare autonomie ridotte ed infatti ci sono auto più piccole (tipo czero a 13k con incentivi) ma la gente ha l'ansia da autonomia e si trova rassicurata nel vedere percorrenze più elevate. chiaro che poter contare su maggior autonomia consente anche un maggior utilizzo della vettura
Ritratto di Wikowako
30 aprile 2019 - 11:33
Come vedi, con questa tecnologia di batterie la coperta è sempre corta. Devi scegliere tra un'ansiogena autonomia e tempi di ricarica biblici in ambito domestico.
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 12:08
4
oppure qui la gente non è disposta a cambiare le proprie abitudini, e non è interessata all'ambiente, visto che ci sono paesi in europa dove ele elettriche hanno superato il 50% del nuovo. tempi bibilici, tanto tra le 20.00 e le 0730 l'auto è in box di solito, sapere che è completamente carica alle ore 2100 oppure alle ore 5.38 per me è indifferente. a te invece cosa cambia?
Ritratto di Wikowako
30 aprile 2019 - 14:56
Dipende su uno (una famiglia) conta di uscire la sera oppure no. Conta se uno (una famiglia) conta di fare il weekend fuori oppure no. Conta se uno (o una famiglia) ha una seconda casa col box per ricaricarla oppure no. Ma si potrebbero fare altri esempi. Come seconda/terza auto i suoi limiti diventano meno significativi ma, come già scriveva qualcuno prima di me, come prima auto è troppo sacrificante.
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 15:09
4
se si cercano problemi non si troveranno mai soluzione. ..... ero proprio io ad indicarla come seconda auto
Ritratto di Andrea Simone
30 aprile 2019 - 19:05
Rispondo a Deutsch. Non è solo una questione di cambiare abitudini, ma di accettare o no un drastico calo della comodità rappresentata dall'automobile, un'ulteriore riduzione del reddito/patrimonio, già eroso per altri tipi di aumento, altre complicazioni nella vita. Per cosa? Nulla, visto che molti indipendenti hanno dimostrato che l'elettrica alle condizioni attuali inquina come se non più di una moderna auto termica. In Nordeuropa le comprano in gran numero? Affari loro, senza mancare di rispetto le società germaniche negli ultimi anni hanno ampiamente dimostrato di accettare supinamente ampi generi di soprusi dai loro governanti, senza mai osar mettere in discussione il loro obbedientissimo conformismo. Ho saputo giorni fa che a Rotterdam gli studenti figli di olandesi costituiscono ormai meno del 30% della popolazione scolastica. Poi sono sconcertati dal calo nella qualità della scuola...
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 19:24
4
il riferimento ai nordici era solo per far capire come sia utilizzabilissima come un normale auto. resta il fatto che in italia c'è una delle più basse penetrazioni dell'elettrico, forse a causa dell'inferiore reddito pro capite, forse perchè il produttore nazionale non le fa, forse perchè èer ultim abbaimo messo gli incentivi o per altri mille motivi. ricordo che il primo mercato per le elettriche è la cina, non proprio una paese dal reddito pro capite elevato. quello che tu chiami accettare supinamente i soprusi dei governarnti io lo leggo più in generale come rispetto delle regole e senso civico, forse per quello da loro le cose funzionano (e te lo dice uno che ci ha vissuto in germania). poi chiaro che se abiti in una regione che permette la circolazione anche delle auto vecchie il problema appare lontano , ma qui al nord 4 tra le più grandi regioni hanno già boccato le diesel euro 3 nel 2020 le euro 4 nel 2022 le e5 e nel 2025 le euro 6. se compri oggi una euro 6 (non d temp) rischi che tra 6 anni non puoi più circolare.... non in città, in 4 regioni.
Ritratto di Andrea Simone
30 aprile 2019 - 20:28
Le regole vanno chiaramente rispettate a priori, ma questo non impedisce di criticarle, contestarle e comprendere gli interessi che le muovono. È incredibile che oggi chi compra un'auto debba temere che in un quinquennio questa diventi inutilizzabile. La mia prossima vettura sarà ibrida, mio malgrado e con dispiacere, e poco costosa, visti i rischi di obsolescenza normativa in breve tempo; sono finiti tempi in cui ci si poteva azzardare a regalarsi una soddisfazione con una vettura superiore . Che carini i Nordeuropei, che vogliono proibire i motori termici mentre producono corrente con il carbone, la bauxite, addirittura la lignite, o la comprano dai paesi dell'Est, e mandano i rifiuti elettronici nelle discariche fuori Accra. Quando vivevo ad Overijse notavo che la gente era onesta ed efficiente, ma anche depressa e appiattita. Un bravo esercito di formichine operaie che quando usciva il nuovo modello del cellulare correva a comprarlo perché lo diceva la pubblicità, o quando arrivava una nuova moda, subito a seguirla per essere come gli altri. Poi, nelle case, come nel vestire, si vedeva quanto fossero sporchi, disordinati e privi di senso estetico ed autonomia. Anche i più benestanti. Gente perfetta per l'auto elettrica.
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 23:01
4
Parli di quei nord Europei vicino al 100℅ da fonti rinnovabili???
Ritratto di Andrea Simone
30 aprile 2019 - 23:27
Dicono di essere vicino al 100% di rinnovabili, e il bravo cittadino nordico obbediente ed addomesticato ovviamente ci crede. Nel frattempo la Germania produce il 35% di energia a carbone, la Danimarca addirittura il 47% (!!) e spera di arrivare al 50% di rinnovabile nel 2030, ma gli analisti sono certi che ci sarà un rinvio. La Germania ha progettato di spegnere le centrali nucleari, ma rinvia continuamente il fermo dei reattori perché non sa come rimpiazzare la mancata produzione. La Francia affida larghissima parte della produzione ad impianti nucleari vecchi e malsicuri, come ampiamente denunciato dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Chiaro poi che i media di stato, che godono di bassa libertà, come ampiamente segnalato dalle graduatorie internazionali, raccontino la versione bella, quella del governo. Per quanto virtuosi, ne hanno ancora parecchia di strada da fare, anche se forse saranno i primi. Nel frattempo consiglio di fare in macchina il tratto da Salisburgo a Vienna, per vedere il paesaggio mostruosamente deturpato da quelle oscene pale eoliche. Come il Molise, ugualmente devastato da quegli obrobri. E mi si spiegherà quanto sia sicuro tappezzare una montagna in dissesto idrogeologico come quella a nord di Castel Volturno, con pannelli solari dopo aver tagliato a zero la boscaglia che c'era prima.
Ritratto di ConteBerengario
1 maggio 2019 - 23:58
Concordo perche ci vivo da quasi 10 anni, ma le pale eoliche non sono cosi male dai. E' vera energia pulita e anche se te le trovi un po ovunque passate le alpi, non rovinano cosi tanto. Peggio Taranto che deve tenere i tumori per un po di lavoro.
Ritratto di Andrea Simone
3 maggio 2019 - 01:57
ConteBerenga, io le pale le trovo deturpanti, questa è la mia opinione. I pannelli solari a terra o vicino, favoriscono la desertificazione dei suoli e bloccano la pedogenesi, all'80% come una colata di cemento. Quanta CO2 /anno è in grado di immagazzinare sotto forma di biomasse un'equivalente appezzamento destinato a Paulownia tomentosa o Miscanthus giganteus, magari utilizzabile in pellet? Cosa penseremo dei miliardi spesi per gli attuali parchi eolici quando qualcuno saprà installare, fra una ventina d'anni, apparecchi simili o diversi ma enormemente più efficaci? Come reattori al torio o fusione, o parchi eolici o solari in pieno mare, senza danno paesaggistico?
Ritratto di deutsch
2 maggio 2019 - 11:05
4
per andrea simone l'affermazione che dopo un quinquennio le elettriche debba temoere che l'auto sia inservibile è una baggianata da persone poco informata e che vuole solo contrastare l'elettrico. in primis dopo un quinquennio sono ancora coperte da garanzia che di solito è di otto anni, inoltre aspetto di leggere i commenti di tutti quelli che hanno dovuto cambiare a pagamento la batteria della propria auto elettrica d infine il mercato delle usate elettriche è pieno di auto con quell'età senza problemi e con degradi fisioligici e trascurabili che non incidono in nessuna maniera nel reale utilizzo. sarebbe quindi opportuno commentare dopo aver assunto non criticare solo perché non si è contrari all'elettrico per mero interesse personale. quando alle fonti dell'eletricità vorrei sapere chi pensa che da un giorno all'altro blocchino tutte le fonti inquinanti per passare a fonti rinnovabili, è un processo in atto e che richiede lunghi tempi. forse sono gli stessi che pensano che da un giorno all'altro in italia ci saranno 37 milioni di auto elettriche e fronte delle poche migliaia odierne. tutti i paesi al mondo stanno incrementando le proprie fonti rinnovabili, pensa che addirittura negli usa la produzione da fv ha superato quella del carbone …. nonostante trump. in italia pur essendo una paese povero siamo messi bene ovvero niente nucleare poco carbone (circa il 12%) ed una buona quota di rinnovabile. onore al merito una volta tanto
Ritratto di Andrea Simone
3 maggio 2019 - 01:41
Deutsch dovrebbe leggere più attentamente i miei commenti, onde evitare di giudicarli partendo da assunzioni sbagliate. Non intendevo che le elettriche potessero essere obsolete in un quinquennio, ma che lo potessero diventare le termiche: esattamente il contrario, come una più attenta lettura avrebbe fatto comprendere. Sulla durata in anni delle batterie, aspetterei di conoscere l'esperienza di molti automobilisti proprietari, ma tanti, cosa impossibile vista l'attuale scarsa e recente diffusione. Anch'io sono favorevole alla tutela dell'ambiente, specialmente al contenimento delle emissioni di CO2, ma con strumenti ben più idonei degli attuali: invece di spendere ingente denaro pubblico in dispositivi deturpanti, poco efficienti e fra pochi anni concettualmente vecchi, i governi più illuminati (quindi mai quello Italiano, temo) dovrebbero proiettare gli sforzi ad una vasta ricerca tecnologia per anticipare l'individuazione di tecnologie altamente migliori delle attuali, come per la desalinizzazione. Purtroppo oggi vedo che invece la gestione della protezione ambientale è completamente asservita alle logiche geopolitiche, del profitto e del mercato, cui la politica fa buon gioco. Ecco quindi che, accanto al giustissimo trasporto pubblico, quando un minimo efficiente, si cerca di imporre l'utilizzo di auto elettriche....... più inquinanti di quelle termiche, nel complesso, ed inutilizzabili per i tragitti medi e lunghi. Ho visto di persona, in Ghana, una discarica dove finivano le batterie delle auto del "primo mondo", e le malattie dei poveracci che lavoravano in quelle fosse infernali. Caro Deutsch, passo oltre metà dell'anno a Roma; sarei felice di offrirle un ottimo pranzo in un ristorante di lusso, ma per farlo mi deve promettere che scenderà dal Nord Europa percorrendo tutto il tragitto con la sua bellissima nuova macchina elettrica con gli stessi tempi di un'auto a combustione... e senza farsi trainare da un tir!
Ritratto di deutsch
3 maggio 2019 - 13:47
4
chiedo venia avevo inteso che si riferiva all'elettrico. per il resto non concordo, se si vuole unire al coro di quelli che dicono che prenderanno sicuramente le eletriche appena costeranno come le termiche, ci impiegheranno lo stesso tempo per il pieno di una a benzina ed avranno una colonnina sotto casa ed in ogni lampione..... ovvero mai e giocare la carta dell'incognita della batteria mi sembra molto simile, ora che avrai la rispsota probabilmente sarà una tecnologia superata come ci insegna la storia. cmq le elettriche in italia ci sono dal 2012. se uno avesse dovuto cambiare la batteri non pensi che ci sarebbe un commento da qualche parte ed invece nemmeno uno. per non parlare delle diffusione all'estero che in alcuni, pochi, casi superano il termico. ti sbalordisci che il mondo gira in base ai soldi???? e dimmi chi invece va a lavorare a gratis. non riuscimao a risolvere i nostri problemi e secondo te ci occupiamo del ghana??? cmq una di quelle batteria è stata nella tua auto. sto valutando l'elettrico al prossimo cambio come seconda auto di famiglia ed attualmente mi rivolgerei al mercato dell'usato però riconosco che attualmente è il mercato è moto in fermento ed ogni previsione potrebbe essere smentita. goditi la roma libera da blocchi perchè qui in lombardia molto auto sono già fuori legge. quando passo ti avviso anche se dovessi arrivare con l'auto a gasolio
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 23:05
4
Concordo invece che la scaletta per abbandonare il diesel sia troppo rapida soprattutto in assenza di alternative, specie per le auto da famiglia dove ci sono due modelli ibridi e zero elettrici. Bloccare già nel 2025 i diesel euro 6 è eccessivo e mette in crisi l'utente che non cambi auto perché non sa cosa prendere oggi. Comico poi che altre regioni non abbiano nessun limite ed ancor di più che la crociata sia solo contro le auto e non contro il riscaldamento obsoleto
Ritratto di Livio1952
30 aprile 2019 - 13:20
Bravo
Ritratto di Rikolas
29 aprile 2019 - 14:16
40.000€ per un ferro da stiro elettrico. Mi chiedo chi possa essere così pazzo per comprare una porcheria del genere.
Ritratto di deutsch
29 aprile 2019 - 16:31
4
ce ne sono in giro circa 400.000 di leaf nel mondo, prova a chiedere a loro
Ritratto di ConteBerengario
2 maggio 2019 - 00:00
Con i salari Italiani, la rete di distribuzione microscopica, gli incentivi bassi, il costo dell'elettricita e le buche si, e da pazzi, ma in altri paesi ha senso credimi. Non a caso il boom non tocca l'Italia.
Ritratto di money82
29 aprile 2019 - 15:34
1
Un' auto con questi numeri e queste prestazioni non può valere più di 20.000 euro e sono stato largo. Stabilito che il prezzo delle elettriche non è assolutamente collegato al costo delle batterie, rimane soltanto il profitto della casa...a me starebbe benissimo viaggiare in elettrico però non mi sta bene essere preso per fesso. Le auto a combustione sono più complicate da progettare quindi basta fregare il prossimo.
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 23:07
4
Mancano alcune nozioni di economia di scala
Ritratto di Ale767
29 aprile 2019 - 15:42
1
Domanda: se al posto di spendere € 39.700 per una Nissan Leaf da 148,3 km/h e 200 km scarsi di autonomia uno ne spendesse € 27.740 per una Skoda Octavia Wagon 1.5 G-Tec a metano che fa i 202 km/h quanti km poi servirebbero anche solo per pareggiare i costi delle due auto?
Ritratto di Thresher3253
29 aprile 2019 - 19:26
Parecchi. Più di 200.000, assumendo che la ricarica della batteria sia a costo zero. La Leaf non é per nulla convienente.
Ritratto di Manuel99
29 aprile 2019 - 16:08
La Hyundai Kona o Kia e-Niro sono decisamente più avanzate pur non essendo nate esclusivamente elettriche come la Nissan Leaf. Batteria da 64 kWh (autonomia di 350-400 km reali assicurata), gestione termica della batteria, ricarica CCS fino a 80 kW. La Leaf ad esempio non può caricare nelle nascenti stazioni Ionity che non hanno il CHAdeMO, le due crossover coreane si. L'autonomia reale è paragonabile alla Hyundai Ioniq con appena 28 kWh. Per chi cerca una berlina con più autonomia della Leaf consiglio di attendere la nuova versione della Ioniq con batteria da 38 kWh, prevista per fine anno. https://electricrevs.com/2019/01/18/2020-hyundai-ioniq-electric-reportedly-gets-38-kwh-battery-upgrade/
Ritratto di neuro
29 aprile 2019 - 21:15
per prezzo/prestazioni la Kona attualmente è la migliore.
Ritratto di Roomy79
29 aprile 2019 - 21:54
1
Ma come puoi non spendere “solo” 40.000 € per questo splendore di automobile, linea mozzafiato, aggressiva, fa sognare...
Ritratto di Giuliopedrali
30 aprile 2019 - 09:16
Non voglio neanche pensare al giorno in cui ad una Leaf parcheggiata (magari in Norvegia perchè qua,,,) si affianca una Geely Geometry o una BYD cinese avanti di qualche anno, ad un prezzo inferiore e disegnate da designer che sanno il fatto loro.
Ritratto di Guidoc5
30 aprile 2019 - 10:10
No, ma dai ragazzi. Lasciamo perdere pro e contro dell'elettrico, ma che su una macchina da 40.000€ il volante non sia regolabile in profondità è una cosa che non si vedeva dai tempi della Panda 30!!! Sinceramente mi basta questo per farmi una risata e non prendere nemmeno in considerazione questa macchina.
Ritratto di andrea750
30 aprile 2019 - 10:31
Andava più forte la mia Uno Fire del '90 a 8.000.000 scarsi delle vecchie lire
Ritratto di andrea750
30 aprile 2019 - 10:37
A me solo l'idea di dover pianificare la mia giornata per ricaricare una macchina mi farebbe uscire di testa. La macchina deve essere una comodità. Se diventa un impiccio, non è più nemmeno piacevole da guidare ecc. tanto vale orientarsi verso car sharing, mobilità condivisa, mezzi pubblici ecc.
Ritratto di ConteBerengario
2 maggio 2019 - 00:03
Dipende. Se hai un lavoro dipendente e una famiglia pianifichi e come.
Ritratto di domi2204
30 aprile 2019 - 10:45
Questa auto dimostra tutti i limiti dell'elettrico, autonomia risibile, se devo andare da Milano a Napoli ci vuole o un altra auto o una settimana, inoltre per 40000 € si puo' avere un auto più che decente invece che questa.
Ritratto di Fr4ncesco
30 aprile 2019 - 11:07
2
La prima serie in relazione all'epoca era più efficiente, questa è rimasta pressoché invariato rispetto un mondo che ora pretende qualcosa in più dalle elettriche. Inoltre non è ben curata soprattutto in confronto ai 40.000 Euro. Auto inutile e fuori mercato, dovevano giustificare la cifra almeno con un prodotto premium.
Ritratto di palazzello
2 maggio 2019 - 08:12
Sicuramente è molto più bella di prima, rimane cmq una macchina non attraente ma che ci farei un pensierino ma dato il prezzo e la mancanza di capillarità delle colonnine di ricarica è più facile che desista!!!
Ritratto di Giuliopedrali
2 maggio 2019 - 09:39
Aspetta che arrivino le elettriche vere, cioè cinesi, con 40.000 Euro poi quasi ti verrebbe una Nio Es6, un astronave rispetto a questa utilitaria.
Ritratto di palazzello
8 maggio 2019 - 10:11
Magari!!! sarei il primo cliente!!!
Ritratto di Zeroemission
2 maggio 2019 - 14:02
Dunque da quello che leggo vedo che c'è un po' di confusione, dettata soprattutto dal fatto che nessuno di coloro che hanno commentato negativamente è in possesso di un'auto elettrica. Quindi parlo da possessore di una Nissan Leaf. Ho guidato per anni automobili con motore termico e sono passato al elettrico a dicembre dello scorso anno; ero in possesso di una Chevrolet Cruze 2000 turbo diesel da 163 cavalli. Spendevo una media di €150 al mese in gasolio, oltre €30 al mese di bollo, circa 50 al mese di media di manutenzione ordinaria e straordinaria (avevo 160mila km). 230 euro al mese mediamente spesi negli ultimi due anni. Ho venduto l'auto privatamente, ho acquistato la versione più accessoriata della Leaf che, con lo sconto concessionaria, ho sborsato di fatto €31000. Fatto il finanziamento Nissan al 1,9% di tasso; pago l'auto €361 al mese. La presenza di colonnine del tutto gratuite sul territorio è altamente diffusa, fuori dei centri commerciali, nei parcheggi sotterranei, nei parcheggi delle banche, ed anche gli stessi comuni dispongono di diversi stalli; io personalmente ricarico l'auto gratuitamente ogni giorno durante la pausa pranzo andando praticamente quasi a credito nel fine settimana. Ciò significa che non dovendo pagare spese di carburante di bollo e di manutenzione, a parità di condizioni e di utilizzo l'auto mi costa €130 al mese. Ora trovatemi voi un'auto che ha queste prestazioni e questi optional alla suddetta cifra....
Ritratto di andsha
17 agosto 2019 - 23:23
Esatto!
Ritratto di andsha
17 agosto 2019 - 23:19
Salve a tutti, ho letto tutti o quasi i commenti, e allora ho deciso di spiegarvi perchè tra due settimane prendero una Nissan Leaf totalmente elettrica.Io possiedo una Peugeot 308 del 2009 a benzina, 1.6 vti. Grande consumatrice di olio, un kilo 7 un kilo e 4 ogni mille kilometri. Mi stavo guardando attorno stufo di guidare una macchina bella ma simile alla Trabant della DDR. Volevo quasi pasare a una Skoda, Metano. Poi ho provato la LEAF, un mio colega la ha da maggio. Perchè la Leaf se faccio 19.000 km annui? Per una questione matematica. Intanto le nuove MEtanno hanno un serbatoio da 10 euro di benzia, poi devo fare 20 km per fare il pieno di metano, quindi 40 andata e ritorno. HA un motore termico, cambio olio, filtri e altre rogne che conosco da anni, ho la patente dal 1979 e ho guidato di tutto. Ci sono cose che nessuno vi dirà in chiaro sull eletgtrico. Intganto il mio collega che ha i pannelli fotovoltaici NON la carica mai a casa. Spende ZERO. ci sono utenti che hanno fatto quasi 40.00 kilometri spnendendo ZERO. Abbiamo una fornitura gratuita vicino. e ce ne sono quasi ovunque, basta usarle. Fino a che ci sono si carica a costo zero. Si va in ferie? Si scelgono alternative che Tesla chiama destination charge, o autostgrade che hanno ricariche rapide gratuite per esempio. Quando spenderò? Quando faro strada e avro fretta una volta all anno. quella sola volta. Una carica dura una settimana a noi in normale periodo di lavoro e la carica si fa in mezz'ora. Domanda, Se vi facessero il pieno gratis di Benzina aspettereste una mezzora? io credo di si. Altra cosa: Io ho fatto 19.000 km negli ultimi 12 mesi. ho speso circa 2500/2600 euro di benzina. ho fatto 145.000 km in 10 anni. se voi come spero non comprerete auto elettriche , io risparmiero la maggior parte dei sodli. Poi se non avete la nostra fortuna di avere una carica free e gratuita, esistono abbonamenti 30 euro mese iva compresa per 300 kw mese. fanno 360 euro per fare 1800/2400 km mese se proprio volete una certezza di spesa. voi quanto spendereste al mese con una termica?io spendo tra i 160 e i 250 al mese di benzina. Più il bollo, piu cambi olio, filtri, parti che sono da sostituire, cambio eccetera. LA matematica dice che: cambiando stile di vita alla fine la macchina si ripaga rispetto a un termico. I Freni: con Epedal non frenate più in ciclo urbano, c'è un tassista spagnolo che ha fatto 260.000 km e ha ancora i freni in ordine, lui afferma di non avere mai frenato... mah. Io due conti seri e senza pregiudizi li farei. Buon calcolo.
Ritratto di Miller
10 settembre 2020 - 17:43
concordo & confermo, percorrevo 75k km annui con TUTTI i modelli EV, NON tornerei + indietro, NON c'è paragone, basta leggere la tabella A.C.I. costi km per capire la differenza costi d mantenimento / manutenzione tra EV ed endotermico (anche ricaricando a pagamento), oltre al > confort d viaggio
Ritratto di MotorG
5 gennaio 2020 - 21:14
2
Mi aspettavo di piu dall autonomia, ma il motore e forte !
Ritratto di Miller
8 settembre 2020 - 14:22
Nissan Leaf 2018+ 40 kWh, test da Predoi/BZ a Marsala/TP, partito con l'80% d batteria, arrivato con il 46% d batteria, 1884 km percorsi in 23 ore e mezzo scarse + 10 ore e mezzo abbondanti per ricaricare 14 volte, consumo medio 205 Wh/Km - 4.88 km/kWh, ho dovuto rallentare in varie zone, per evitare d 'rimanere a piedi', per carenza d colonnine
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