ALZA IL VOLUME - Con l’aggiornamento della tecnologia il modo di ascoltare la musica in auto è cambiato, passando dalle vecchie musicassette, ai cd, fino agli MP3 e ora i servizi di streaming. Ma il desiderio di ascoltare le proprie canzoni preferite durante gli spostamenti è rimasto e talvolta è talmente forte da voler “condividere” con gli altri la propria passione, alzando un po’ troppo il volume dell’autoradio. Un comportamento che non solo potrebbe essere fastidioso per gli altri, ma che rischia di avere conseguenze amministrative (una multa).
C’È UN LIMITE - Il Codice della Strada, all’articolo 155, impone che nell’utilizzo di “apparecchi radiofonici o di riproduzione sonora a bordo dei veicoli non si devono superare i limiti sonori massimi di accettabilità fissati dal regolamento”. L’articolo 350 del regolamento di attuazione del CdS spiega quali siano tali limiti: 60 dB misurati a 10 cm dall’orecchio del guidatore, con il microfono rivolto verso la sorgente e con il veicolo a portiere e finestrini chiusi. Si tratta di un valore simile a quello che si può ottenere in un ufficio rumoroso. Gli agenti sanzionano usando il fonometro o anche solo il buon senso (ammende da 42 a 173 euro), tenendo conto che i suoni non devono compromettere la guida (si devono udire i clacson o le sirene dei mezzi di soccorso).
SI RISCHIA L’ARRESTO - Ma non finisce qua, perché ascoltare la musica a un volume troppo elevato potrebbe rientrare nel reato disturbo della quiete pubblica. All’articolo 659, il Codice Penale prevede infatti che “chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche […] disturba le occupazioni o il riposo delle persone […] è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309”.