PRIMATO AL RING - Che l'
Alfa Romeo 4C sia un'auto nata per affascinare è chiaro sin dalla sua nascita; che sia anche molto veloce in pista è qualcosa di certificato dalla casa, che afferma di aver ottenuto un 8' e 04” sulla Nordschleife (
guarda il video sotto). I 20,8 km del
Nürburgring, pista più difficile e impegnativa al mondo, sono stati coperti con la miglior prestazione mai registrata per un'auto stradale con potenza compresa entro i 250 CV. Per meglio rendere l'idea, l'
Alfa Romeo 4C pilotata da Horst Von Saurma, giornalista e gentlemen driver, in un ideale testa a testa sarebbe arrivata appaiata al traguardo con un'Audi R8 del 2007, accreditata dello stesso tempo in una prova a suo tempo condotta dalla rivista Sport Auto.
SE LA GIOCA CON LE GRANDI - Quando si parla di record sul giro, il riscontro cronometrico tiene conto di vari fattori: condizioni meteo, preparazione dell'auto stessa e - non certo da ultimo - pilota. Gli 8' e 04” di Von Saurma sull'Alfa Romeo 4C può essere meno empiricamente comparato alle prestazioni ottenute dallo stesso driver sul Ring: Von Saurma ha girato in 8' 02” con un'Aston Martin DBS, 8' 03” con un'Aston Martin V8 Vantage e una Porsche 911 GT3 (nel lontano 1999) e in 8' 05” con una BMW M3 E92. In tempi diversi, ma anche con auto che spesso sfioravano il doppio della cavalleria della 4C. Paragone indiretto è l'8'04 staccato da un pilota d'eccezione come il pluriridato rally Walter Rohrl con una Porsche Cayman S di penultima generazione rispetto a quella attuale.
SCARPE SPECIALI - Ridotta al minimo la preparazione dell'Alfa Romeo 4C protagonista al Ring: l’esemplare era equipaggiato con pneumatici Pirelli AR P Zero Trofeo, una versione speciale sviluppata appositamente per questo modello. Disponibili in due combinazioni (17″ davanti e 18″ dietro o 18″ davanti e 19″ dietro), questi pneumatici hanno una specifica taratura per la guida in pista pur conservando la piena omologazione per utilizzo stradale. Insomma, l'Alfa che ha domato il Ring ha contato su scarpe speciali, è vero. Ma il resto è stato farina del suo sacco, dei suoi 250 CV ottenuti da un piccolo motore di 1.750 cc, degli 895 kg a secco e di una telaistica di prim'ordine. Nonché, ovviamente, del piede pesante di uno specialista del terribile e affascinante circuito tedesco.