RUOLO PRINCIPALE - Dopo l'invito del governo di tornare a produrre un milione di vetture l'anno in Italia, i rapporti con Stellantis rimangono tesi (qui i dettagli). Ma come stanno le cose? Anche se la produzione nazionale di auto è in calo (in vent’anni si è passati da oltre un milione di esemplari a meno della metà), il comparto resta importante. Non a caso, il gruppo ha fatto sapere che "il 63% dei veicoli prodotti lo scorso anno negli stabilimenti italiani di Stellantis sono stati esportati all’estero, contribuendo così alla bilancia commerciale italiana". Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in passato ha auspicato anche l'arrivo di un altro costruttore, ma per ora è proprio Stellantis, con 45.000 dipendenti, a fare la parte del leone. Ha fabbriche di veicoli (le maggiori nel centro-sud, come Pomigliano), altre che producono motori e cambi, e una fonderia per basamenti e teste: la Teksid di Carmagnola (TO). E nel futuro, l’elettrico avrà una parte preponderante. Nella “Motor Valley” in Emilia Romagna si concentrano invece eccellenze come Ferrari e Lamborghini.
Fabbriche | Auto prodotte | |
GERMANIA | 24 | 3.480.000 |
SPAGNA | 8 | 1.785.000 |
REPUBBLICA CECA | 4 | 1.218.000 |
FRANCIA | 12 | 1.010.000 |
SLOVACCHIA | 4 | 1.000.000 |
ROMANIA | 2 | 509.000 |
ITALIA | 9 | 473.000 |
ALTRI | 17 | 1.425.000 |
TOTALE UE | 80 | 10.900.000 |
PRODUCIAMO MENO DELLA ROMANIA - Nel 2022 (ultimo anni di cui si hanno i dati completi per tutte le nazioni), nella UE si è prodotto il 19% delle auto al mondo. La Germania (vedi tabella qui sopra) è al primo posto (e al quarto al mondo, dopo Cina, Giappone e India), ma a impressionare sono i numeri dei tre Paesi dell’est, che hanno pochi stabilimenti in rapporto alla produzione. Con 775.000 auto realizzate (e ben 19 siti produttivi, molti piccoli) è forte anche l’ex membro dell’Unione, il Regno Unito.
NON SOLO VETTURE - In questo articolo trattiamo comunque solo delle fabbriche di auto e non quelle, pur importanti, di componenti (settore in trasformazione, data la specializzazione di molti nei motori termici) e mezzi commerciali. Di questi ultimi, nel 2022 ne abbiamo sfornati 323.000: come la Francia e un terzo in più della Germania, che producono ben più auto. Da noi, la seconda fabbrica di Stellantis per numero di dipendenti (5.400) è quella di Atessa (CH), dove nascono il furgone Fiat Ducato e i “fratelli” con altri marchi, come il Citroën Jumper. E nel 2023 è andata anche meglio: in totale Stellantis in Italia ha prodotto 752.000 veicoli (fra auto e veicoli commerciali), con una crescita del 9,6%. Di questi, oltre 474.000 sono stati commercializzati all’estero.
COSA CAMBIA CON L’ELETTRICO - Il gruppo Stellantis ha già annunciato la riconversione di quattro suoi siti. Melfi e Cassino continueranno a produrre auto. Nel primo nasceranno modelli basati sulla nuova piattaforma STLA Large (anche elettrica, fino a 800 km di autonomia): probabilmente le eredi di Alfa Romeo Stelvio e Giulia. Tra fine 2024 e il 2026 da Cassino usciranno, invece, cinque crossover medio-grandi su base STLA Medium (quella della nuova Peugeot 3008, qui i dettagli): saranno delle DS (2 modelli), Jeep, Lancia e Opel (su quest'ultima, però, circolano voci di uno stop al progetto).
SI PUNTA SULLE BATTERIE - Nel 2026 Termoli (produceva motori) diventerà la terza fabbrica di batterie per auto elettriche del gruppo, mentre a Mirafiori si assembleranno i cambi per il recente 1.2 ibrido, si studierà come migliorare gli accumulatori e ci si occuperà di riciclaggio e ricondizionamento dei veicoli.
Vediamo ora in dettaglio i vari poli produttivi dei costruttori che operano in Italia.
STELLANTIS, MIRAFIORI (TO) - Lo storico stabilimento Fiat (nato nel 1939) produce la Nuova 500 elettrica e quasi tutte le Maserati: 85.000 unità nel 2023, il 93% delle quali per l'export. È prevista una sua progressiva riconversione per la produzione di veicoli elettrici.
STELLANTIS, MODENA (MO) - È la “casa” delle Maserati: qui è prodotta la supercar MC20. Verrà ampliata in vista della produzione delle varianti elettriche.
FERRARI, MARANELLO (MO) - Da qui escono tutte le “rosse” (13.221 esemplari nel 2022): l’impianto ha perfino una fonderia per l’alluminio con cui realizzare i motori.
STELLANTIS, CASSINO (FR) - Ci lavorano 4000 persone. Nascono qui le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, oltre alla Maserati Grecale: quasi 49.000 auto nel 2023, il 75% va all'estero. Nel 2025 si cambia dato che arriveranno cinque nuovi modelli su base STLA Medium per i marchi DS, Jeep, Lancia e, se saranno smentite le voci sullo stop al progetto, Opel.
PAGANI, SAN CESARIO SUL PANARO (MO) - In questa fabbrica-gioiello sono prodotte le supercar (come la recente Utopia da 864 CV, a oltre € 2 milioni l’una) del costruttore italiano: non più di 40 l’anno.
LAMBORGHINI, SANT’AGATA BOLOGNESE (BO) - È la “culla” delle sportive della casa del toro (di proprietà dell’Audi), compresa la suv Urus, che qui viene assemblata con scocche e parti meccaniche che arrivano dall’estero: nel 2022 ne sono state vendute 5.367, su 9.233 auto totali. E nel 2023 la produzione ha superato le 10.000 unità.
DR, MACCHIA D’ISERNIA (IS) - Qui si completano, con l’impianto a Gpl e con alcune parti specifiche, le auto (prodotte da Chery, JAC e altre) arrivate dalla Cina e vendute con i marchi DR, Evo, Ickx e Sportequipe.
STELLANTIS, MELFI (PZ) - Con 5.900 dipendenti, è l’impianto più grande d’Italia: attualmente si producono la Fiat 500X e le Jeep Renegade e Compass: 170.000 "pezzi" nel 2023, il 53% dei quali per l'esportazione.
STELLANTIS, POMIGLIANO D’ARCO (NA) - Da questo sito escono la Fiat Panda e l’Alfa Romeo Tonale (assieme alla ”gemella” Dodge Hornet, risevata ad alcuni mercati esteri): per numero di dipendenti (4400) è la terza fabbrica del gruppo in Italia: 215.000 veicoli nel 2023.