Dopo essersi presentato, il collaudatore mi mostra l' auto che mi accompagnerà in questo breve test: una Q7 (quella in foto è l' auto provata) color marrone chiaro tendente al grigio, con pacchetto S-Line, un concentrato di esclusività! Con il telecomando apre l' auto e di conseguenza le luci anteriori e posteriori si accendono automaticamente, fino alla nostra entrata. Mi illustra, una volta aperta, con una sottile maniglia, la leggera (come avranno fatto a farla pesare così poco?!) porta, i principali comandi e le funzioni più utili. Il sedile non è nella posizione più congeniale, quindi, con degli intuitivi bottoni elettrici (mai usati prima!), lo regolo in altezza, inclinazione e in avanti. I grandi specchi esterni inquadrano invece il retro dell' auto perfettamente, come quello interno. Allacciamo le cinture e partiamo, ma ora bisogna parlare dell' interno, quindi vi lascio ancora un pò col fiato sospeso fino al prossimo paragrafo. Intanto gustatevi questa (seppur sommaria) descrizione interna...
Dentro, è superfluo dirlo, si respira un' aria di precisione e lusso, che sembra, però, voler esser celato da elementi sportivi come la pedaliera sportiva e molti grintosi componenti come il quadro strumenti e il volante trirazza in pelle... Sul morbido bracciolo a sinistra del guidatore (quello sulla porta), trovano posto quattro bottoni per i vetri. Quelli anteriori sono per i vetri davanti e quelli posteriori per quelli dietro. Basta sfiorarli per completare la discesa dei 4 vetri (azionabili, come scritto in precedenza, anche dal telecomando). Più avanti, vi è una grossa rotella per la regolazione e lo sbrinamento degli specchi. Da questa i retrovisori possono essere ripiegati verso l' alto, cosa che non è avvenuta alla chiusura della vettura. Sotto l' incavo per la mano per la chiusura delle porte c' è una tasca dalle generose dimensioni. Mi sarei certamente aspettato che, premendo, questa (come lo stesso pannello!) non avrebbe accennato alla minima oscillazione. Mi sono dovuto ricredere quando ci ho provato. Inaccettabile per una simile vettura! Per aprire le portiere si tira una maniglia grigia, accanto alla quale (su ogni porta) si trova una striscia di alluminio spazzolato, elegante e sportiva. Il volante a tre razze (uguale a quello dell' A1), è comodo da impugnare, morbido e sportivo; al suo centro campeggia l' immancabile logo Audi. E' ovviamente possibile regolarlo in altezza e profondità. I comandi per la gestione della radio e dell' MMI sono sulle due razze orizzontali. Dietro vi sono le palette per cambiare le marce in modalità più sportiva e, più dietro, le leve per luci e tergi (la cui attivazione automatica è disattivabile, anche per non rischiare di vedersi spalmato sul parabrezza un "ricordino" di qualche volatile) e per il cruise control (con l' utile funzione freno disattivabile). La posizione di guida è alta, ma ben allineata a pedaliera (sportiva) e volante. Il sedile è comodo e discretamente contenitivo; sarebbe stato gradito un poggiatesta più morbido e con maggior possibilità di escursione. Le alette parasole coprono bene anche dalla luce laterale. Guardando davanti ci si trova un quadro strumenti davvero completo, ma un po’ triste: avrei preferito un fondo bianco e i numeri rossi come nella R8, invece ci si deve accontentare di un fondo nero e numeri bianchi. Soluzione "antiquata" e che mal si intona all' abitacolo. Sulla sinistra vi è il contagiri, con un contorno cromato; a destra il tachimetro, con cifre dispari in evidenza, con fondo scala a 280 km/h. Al centro un computer di bordo (anche questo identico a quello dell' A1) che, nella configurazione prescelta, indicava i chilometri percorsi e rimanenti col pieno, la temperatura, la marcia inserita (dal cambio automatico) preceduta dalla lettera "D" e altre info cui non ho badato... A sinistra del volante, ma non sul suo piantone, bensì in posizione orizzontale, troviamo il blocchetto della chiave; subito a sinistra due bocchette (di misura simile a quelle laterali) d' areazione centrali con contorno cromato. Sotto queste ci sono tre comandi. Uno non è operativo, gli altri due sono per l' hazard e per disinserire l' ESP. Il flusso d' aria può essere interrotto da antiquati deviatori manuali... Tutto ciò è però sovrastato dall' enorme schermo della radio multimediale, che indicava la radio e i brani ascoltati. Alla sua sinistra, ecco (uno sopra l' altro) il tasto per disattivare o attivare i sensori di parcheggio, quello per il cruise control, sotto, il tasto, sempre per il regolatore di velocità, che la fa aumentare o meno. Sono comodi e ben raggiungibili, come quelli alla destra del grande schermo, utili a disattivare lo Stop and Start e ad altre sue funzioni. Non ci sono comandi della radio; tutto si gestisce mediante lo schermo e i comandi al volante. Sotto le bocchette c' è solo l' ingresso dei CD, il tasto per l' espulsione degli stessi e lo stemma, molto serioso, "Audi Multimedia". In basso (troppo: sarebbero benissimo potuti essere al posto del (fin troppo ingombrante) ingresso dei compact disc, che sarebbe stato più gradito sopra lo schermo del navigatore e delle altre funzioni) vi sono i comandi del climatizzatore. Premendo "AUTO" il clima lavora da se, basta variare la temperatura con una manopola e scegliere la direzione del flusso d' aria (lunotto, viso, piedi...). E' selezionabile il ricircolo e lo sbrinatore mediante tasti letteralmente nascosti dalla leva del cambio automatico (molto grande). Tra i comandi per guidatore e passeggero (molto simili) ci sono gli schermi per la temperatura prescelta da entrambi. Sotto questi comandi, un furbo pozzetto e, in orizzontale, un presa e vari comandi (non li ho utilizzati) per i molteplici controlli elettrici della vettura: sui tre a sinistra si comanda navigatore e telefono, su quelli a destra (interrotti da una manopola con 4 tasti senza scritte) la radio e le info multimediali. Leggermente troppo basso per i miei gusti il bracciolo centrale, che risulta scomodo per il passeggero vista la presenza di un comodo portabottiglie proprio dove questi dovrebbe appoggiare il gomito. La leva del cambio automatico ha alla sua sinistra le lettere (dall' alto in giù): "P", "R", "N", "D" (con accanto + e -) e "S". Queste servono a variare la risposta del cambio, e possono essere selezionate premendo il bottone alla sinistra della leva, che va poi fatta basculare a piacere. La lettera prescelta viene poi illuminata di un rosso più intenso delle altre e del resto dell' abitacolo. Il passeggero, che, come il guidatore, si accomoda su un duro ma comodo sedile, ha davanti l' airbag ed un sufficientemente capiente cassetto. Anche sul suo pannello porta c' è un bottone per il suo vetro ad impulso e un incavo per accompagnare la porta alla chiusura da dentro. Elegante la modanatura in alluminio spazzolato (richiama quella sul morbido pannello porta) sopra il cassetto portaoggetti (rigorosamente (come le maniglie sul soffitto beige) a ritorno ammortizzato e con copertura antirumore). Se ci si accomoda nei posti dietro la musica cambia: si sta larghi anche in 5 (ma i sedili sono troppo duri!) e lo spazio per le gambe consente anche di accavallarle. Inoltre, si può godere dell' aria dalle bocchette nel mobiletto centrale (leggermente ingombrante, come il tunnel centrale) o di quella esterna, mediante i comodi vetri automatici (non vanno giù tutti, ma hanno il pregio di non oscillare se aperti a metà alla chiusura dello sportello). I passeggeri dispongono di maniglie nel soffitto e di maniglioni nelle portiere. Comodi i 4 appendini posteriori per i vestiti, ed elegante l' ottimo impianto audio Hi-Fi Bose, con altoparlanti dalle rifiniture cromate. Fin troppo semplici e povere le retine negli schienali anteriori: sono "povere" e posticcie: qui ci volevano delle tasche vere e proprie! Orrendo e mal fatto il mobiletto centrale, costituito da due bocchette con dei poverissimi deviatori, che sotto hanno due prese da 12 V. La cosa orribile è la presenza di un inutile pozzetto: è brutto e non serve a nulla… Le tasche nei morbidi pannelli porte sono capienti ma di fattura migliorabile; i poggiatesta sono duri e sullo sconnesso, se alzati, trasmettono qualche rumorino. Chi è dietro gode anche di due luci (poveramente gialle, che sanno di vecchio, e non blu...) di lettura, attivabili mediante i tasti limitrofi. Ben protetti anche dietro, con airbag laterali e per la testa, come davanti. Eleganti i battitacco con logo S-Line, che contribuisce alla loro sportività. Grande e ben fatto il baule, apribile mediante un grosso portellone. I bagagli di una vacanza in cinque possono entrarci; nel caso lo spazio non bastasse, ci sono comunque due barre sul tetto. All' occorrenza, non mancano!
Traendo le somme di questa sommaria descrizione interna si può capire che per circa 100000 euro si potrebbe avere di più, ma il "di più" arriva alla guida.
Leggete pure...!