5 porte con fari a scomparsa. La figlia di un inciucio magico tra una Tipo e Supercar, il mito che ha cresciuto noi, l'atari generation. La mia prima macchina arrivava dopo aver militato per 2 anni con l'ex auto di famiglia, una mitica 131 supermirafiori 1600TC. Vivevo in Trentino Alto Adige e l'idea della sportiva su tutte quelle curve di montagna un po' mi spaventava. L'inverno è rigido da quelle parti e le strade ghiacciano facilmente, ma avendo provato l'alfa 155 di un collega con le gomme invernali sui tornanti natalizi del Passo del Falzarego, presi la mia decisione. L'auto non era ancora importata in Italia, infatti era targata Olandese e venne immatricolata per me. Era il 1995, in discoteca c'era Dancing with an Angel dei Double You, il bollo si pagava in base ai cavalli fiscali e in auto si sentivano le cassette. L'auto era dotata di un motore da 1,8 litri, 16v DOHC che sviluppava 145cv, trazione anteriore, assetto sportivo con molle Eibach, sedili Recaro, cerchi da 15", tetto apribile, e lampeggio "spaziale"; infatti, lampeggiando sotto i 100Km/h, i fari si alzavano già accesi e si riabbassavano, in autostrada, sopra i 100Km/h, i fari si alzavano, lampeggiavano 2 volte e si richiudevano.