Avendo sentito parlar molto di lei sia male che bene, ho voluto far carta bianca nella mia testa e far finta di non saper e ricordar nulla.
Infatti, per apprezzare il motore e le prestazioni di questa vettura ci si deve spogliare da qualsiasi pregiudizio e modo di intendere la coppia, da ogni precedente esperienza, qui l’automobilismo apre un mondo totalmente a se.
Appena affrontate le prime curve lente, si sente che su questo modello i progettisti del marchio hanno voluto dare un’impronta comoda al comportamento, per quanto sia pronta nei comandi, è comunque docile nelle risposte e mai inaspettata. Sul veloce è precisa, regala subito confidenza a chi vuole osare un po’ di più specie nella guida sporca magari senza controllo della trazione. Il telaio è fantastico, uno tra i migliori tra i tanti provati, la distribuzione dei pesi è ugualmente ottima. Nessun comportamento brusco o improvviso, veramente facile da portare. Persino un principiante può trovare il gusto del sovrasterzo controllato in maniera semplice e intuitiva.
Per le prestazioni devo far per forza di cose una digressione.
Ho provato due RX8, entrambe originali, con 231 CV, italiane, ed entrambe con un bassissimo chilometraggio percorso. Ebbene sembravano veramente due motori diversi sulla medesima vettura. La prima mi ha deluso la seconda mi ha letteralmente conquistato. Con molta probabilità la differenza sta nell’uso del proprietario, come la vettura è stata trattata nel suo primo approccio con la strada. Questo probabilmente svela anche l’arcano sui pareri così discordanti delle persone che hanno avuto il piacere di salirci a bordo.
Ovviamente prendo di riferimento la seconda, quella che mi ha impressionato di più.
Il motore ha un comportamento molto particolare: nonostante la mancanza di coppia, in qualsiasi regime di giri la vettura riprende. La curva di potenza è in assoluto la più lineare, aumentando sensibilmente nella parte alta del contagiri. Punto forte del suo comportamento è sicuramente l’allungo incredibile, veder l’ago del contagiri a 8.000 e sentire che il Renesis spinge ancora non è cosa da poco. Il sound rabbioso da molta soddisfazione a chi lo controlla, una schiarita di voce grazie a sistemi d’aspirazione e scarico sportivi, può regalare una lirica inebriante da supersportiva. Il cambio è ottimo, veloce e preciso, la leva è veramente corta, da Joystick, con un’escursione altrettanto contenuta. Non ha però quella pericolosità della S2000 per capirci, qui sbagliar marcia è più impegnativo, ma non impossibile.