La Clio non ha una guida sportiva, ma riesce a cavarsela in tutte le situazioni. Lo sterzo non è abbastanza rapido e non trasmette un buon feeling con le ruote e i sedili non trattengono come si deve il corpo in curva, ma sono difetti che vengono riscontrati solo nella guida sportiva, guida che si ripete raramente nelle strade di tutti i giorni. In compenso la stabilità è buona e la tenuta di strada non fa rimpiangere concorrenti più sportive. Solo il retrotreno reagisce in modo abbastanza brusco nei cambi improvvisi di direzione, ma è tutto facilmente controllabile.
Il pezzo forte di questa utilitaria è il propulsore, che con una cubatura di 1.500 cc e con consumi che si attestano intorno ai 18 Km/l, è in grado di erogare 86 cavalli, tutti ben gestibili e sempre pronti a fornire un ottima ripresa, andando a compensare la scarsa rapidità del cambio, che nella guida sportiva tende ad impuntarsi salvo ricorrere alla tecnica del punta-tacco nelle scalate.
La frenata è molto potente ed in grado di fermare l'autovettura in spazi ridotti, sconosciuti a molte delle rivali dirette.
In autostrada si dimostra a suo agio, per effetto dell'elevata silenziosità del motore e della sua regolarità di funzionamento, che permettono di sostenere medie elevate senza affaticare minimanete gli occupanti. Gli unici rumori che si avvertono, sono causati dalla meccanica dei comandi elettrici dei finestrini anteriori, che inizia a vibrare non appena si passano i 100 Km/h. Nota dolente va fatta all'impianto di condizionamento, regolare nel funzionamento ma sottodimensionato per l'abitacolo della Clio: nelle giornate di caldo torrido si fatica un po' prima di far raggiungere una temperatura accettabile.