La prima impressione, saliti a bordo, è quella di grande, grandissima robustezza. In effetti, per tutto il tempo che fu tenuta, gli interni si sono mantenuti in modo pressoché perfetto. Ampi e comodi sedili in tessuto, materiali duri ma che mai danno la sensazione di economico. Il cruscotto, molto completo, chiaro e leggibile comprendeva anche l'indicatore del livello dell'olio, una chicca che quasi mai si trova in auto anche moderne. La plancia, sobria, era dominata dall'autoradio in alto, sotto la quale vi erano le bocchette d'areazione, ancora più in basso l'orologino analogico (ebbene si, con lancette), i comandi per i cristalli elettrici e per finire, alla base, l'impianto d'areazione. La vettura era un modello GTS ed era priva di aria climatizzata, grave mancanza ma che allora era spesso consuetudine. Enorme il vano porta oggetti davanti il sedile passeggero cosi come le tasche negli sportelli. Comoda anche dietro con ampio spazio per gambe e testa, non c'erano i cristalli elettrici posteriori ma bensì erano a manovella. Portabagagli immenso, in grado di caricare diversi trolley, dotato di luce di cortesia.