Evidentemente, la peculiarità di quest'auto è rappresentata dal motore: è sufficiente l’accensione e il garbato borbottio dello scarico che ne consegue ad infondermi una intensa emozione (cfr. slogan pubblicitario) Una volta in marcia, si resta sconcertati dall’assoluta silenziosità del motore al minimo, (anche se, rispetto al rodaggio, è decisamente più rumoroso), cosa che potrebbe far imbestialire i puristi del “racing sound”. Una delle sonorità più gradevoli, sapientemente orchestrate dal doppio tubo cromato, viene emessa tra i 1500 e i 2000 giri, molto piacevole. La vera goduria, però, si ha agli alti regimi in fase di cambiata o di rilascio: basterà alleggerire il piede sull’acceleratore da velocità proibitive in pista ché l’abitacolo sarà pervaso da una rombosità tanto accattivante quanto invasiva. Passando al “piatto forte”, le prestazioni, beh, il motore cela bene le sue reali potenzialità nella modalità “normal”, facendosi apprezzare per progressione e riuscendo a gratificare il fortunato guidatore soltanto intorno ai 4000 giri, regime a partire dal quale la turbina inizia a sbuffare in maniera molto più energica, cosa per altro segnalata dalla molteplice accensione delle tacchette sul manometro, per, poi, toccare il picco a quota 5000 giri, prolungando la goduria fino a 5500, regime oltre il quale, insistere mi sembra voler pretendere troppo. Pertanto, mi capita piuttosto spesso di scalare anche una o due marce , dalla sesta, per avere più sprint, sfruttando il range di coppia ottimale (4000-5500, ma in realtà, il massimo si ha da 5000-5500). E’ senz’altro, la pressione dello Sport booster a spogliare, in maniera brutale e sfrontata, la Gpa dell’abito da utilitaria, svelando la sua vera natura corsaiola per cui gli appassionati come me l’hanno comprata. In primo luogo, si resta favorevolmente colpiti dal maggior carico del volante, in virtù della minor servo assistenza, per altro, molto ben calibrata, per cui da piacevole comando “utilitario” si trasforma in uno strumento quasi da corsa, capace di trasmettere al pilota tutte le informazioni utili per una guida estremamente sportiva, rivelando una notevole precisione e una spiccata sensibilità, per cui, spesso, si rende necessario l’uso di entrambe le mani sulla splendida corona in pelle intrecciata con cuciture rosse. A giovare del fantastico tastino, è indiscutibilmente il motore che sembra, d’un tratto (in realtà dai 3 ai 5 secondi), cambiare volto, vitaminizzato nella coppia massima di 230 nm, espressa intorno ai 3000 giri. Infatti, è sufficiente agire anche non brutalmente sull’acceleratore per vedersi proiettati con forza in avanti, sensazione che si percepisce soprattutto in fase di ripresa dopo un lieve rallentamento (parlo sempre di percorsi autostradali). Il motore, dunque, diventa molto più elastico, ma soprattutto rabbioso, supportato energicamente da una turbina sbruffona, che sembra solo una lontana parente di quella pacata della “normal mode”. Il tiro, abbastanza costante, è avvertibile dai 2500-3000 fino a 5500, il tutto impreziosito dal già citato “sound” che troneggia in abitacolo. In questa modalità, ci si può quasi dimenticare del cambio, anche in sesta marcia, ché la ripresa non delude mai, a patto di tener d’occhio l’ago del contagiri. A testimonianza di quanto questo motore sia davvero generoso in termini di prestazioni, si segnala la velocità massima da me raggiunta, per altro, senza troppa difficoltà, di 220 km/h di tachimetro, con la possibilità di ulteriore miglioramento, con il percorrere dei Km, credo intorno ai 230. Vedremo...
PS: merita un elogio a sé, l’impianto frenante sviluppato appositamente dalla Brembo, che si dimostra sempre all’altezza della situazione, soprattutto alla alte velocità, esibendo una frenata potente e molto ben modulabile e trasmettendo una sensazione al piede destro davvero invidiabile, piacevole e rassicurante. Unico neo, una certa tendenza al serpeggiamento, ultimamente meno avvertibile e più controllabile.
PS2: l'assetto, per quanto ribassato e irrigidito rispetto alla sorella GP sport, non gratifica del tutto nella guida al limite in pista dove si registra una certa tendenza al rollio nella fase di appoggio sulle ruote esterne, per quanto risulti ben calibrato nella guida di tutti i giorni, in cui mostra di assorbire bene anche feritoie, tombini, e quant'altro caratterizza le nostre strade disastrate, senza trasmettere particolari scossoni all'abitacolo.