Stile giulia
Dopo 330.000 unità vendute dal 2010 a oggi, l’
Alfa Romeo Giulietta ha un aspetto ancora attuale e si concede un leggero lifting per somigliare alla nuova Giulia (in vendita da aprile 2016). Ecco, quindi, lo scudetto frontale con la griglia a nido d’ape e l’inserto nero al centro dello spoiler anteriore, ispirati proprio a quelli della “sorella maggiore”. I motori (a benzina, a gasolio e a Gpl) sono i precedenti, con potenze comprese fra 120 e 240 cavalli (da 22.200 euro per le versioni a benzina e da 24.800 per quelle a gasolio), mentre gli allestimenti sono quattro: “base” (cerchi in lega di 16” e climatizzatore manuale), Business (con in più il cruise control e il navigatore), Super (aggiunge il climatizzatore automatico bizona e le ruote di 17”) e Veloce (solo per la versione con il 1750 turbo a benzina da 240 CV, che sostituisce la Quadrifoglio). La vera novità è il cambio robotizzato a doppia frizione TCT, disponibile anche per la Giulietta col 1.6 turbodiesel da 120 CV, che è oggetto di una promozione lancio: si può acquistare allo stesso prezzo del modello con la trasmissione manuale (da 24.800 euro anziché da 26.700), con un pagamento rateizzato (taeg 5,8%) che prevede un anticipo del 37% del totale e 37 rate mensili di 185 euro l’una. Dopo di che il cliente può scegliere se tenere l’auto (pagando un un’unica soluzione la cifra rimasta e pattuita alla firma del contratto) o sostituire la vettura con una nuova. L’Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDm TCT del test era in allestimento Super (28.200 euro), arricchito del pacchetto Veloce (1.500 euro) che include dettagli estetici come il filetto rosso nei paraurti, la finitura tipo fibra di carbonio per l’interno dei fari, il tubo di scarico maggiorato e particolari in color antracite (come le maniglie), oltre all’assetto sportivo e alle ruote di 18”. Nemmeno a pagamento, però, sono disponibili sistemi di aiuto alla guida, come quello che monitora l’angolo cieco nei retrovisori.
Dentro, cambia poco
Rifinito con una certa cura, ma non molto spazioso (né accessibile) dietro, l’abitacolo dell’Alfa Romeo Giulietta mantiene il suo aspetto sportivo. Nelle Super, la fascia tipo legno scuro che attraversa la plancia aggiunge un tocco di eleganza. Nel caso della vettura in prova con il pacchetto Veloce, questo elemento è color antracite, la plancia e i pannelli delle porte presentano un rivestimento morbido con una trama simile a quella della fibra di carbonio e i sedili sono in Alcantara e pelle. Un’altra novità è l’aggiornamento dell’impianto multimediale, ora dotato di “app” per connettersi ai social network e di funzionalità sportive: indicano alcuni parametri come l’accelerazione laterale, consentono di prendere i tempi sullo “0-100” e di valutare l’efficacia della guida in un giro di pista. Peccato che, con l’aggiornamento, non siano stati migliorati dettagli come l’esiguo numero di portaoggetti (fastidiosa l’assenza di un vano alla base della consolle) o la mancanza di un rivestimento morbido nelle tasche delle porte e della placca alla base del divano per favorire l’aggancio dei sedili Isofix. Invariato anche il baule, ben accessibile, ma dalla capacità soltanto discreta.
Si guida volentieri
Pur garantendo un buon comfort, la taratura delle sospensioni dell’Alfa Romeo Giulietta favorisce l’agilità e la tenuta di strada (molto elevata). L’auto è quindi intuitiva e piacevole da guidare, anche grazie allo sterzo piuttosto diretto che, nella più sportiva modalità Dynamic, acquista una valida consistenza. Il 1.6 turbodiesel fa sentire poco la sua voce, è pronto, fluido e, sempre in Dynamic, sale di giri in scioltezza. L’abbinamento con il cambio a doppia frizione è convincente. La trasmissione è morbida e abbastanza veloce nei passaggi di marcia (ma ancora con qualche margine di miglioramento). Non manca la modalità manuale con le levette dietro il volante. La percorrenza media nel corso del test, condotto con pochi riguardi per i consumi, è più che apprezzabile: circa 15 km/l.
Secondo noi
Pregi
> Guida. Facile e divertente
> Linea. Anche se con diverse primavere sulle spalle, l’auto ha ancora un aspetto moderno e personale.
> Motore. Fluido e poco rumoroso, spinge con decisione.
Difetti
> Aiuti alla guida. Mancano quelli proposti dalla concorrenza, come l’avviso di uscita di corsia.
> Portaoggetti. Pochi e piccoli.
> Posti dietro. Non facilmente accessibili e poco ampi.