BMW X3: accogliente, svelta, non sempre pratica

Lunga 476 cm (cinque più di prima) la quarta generazione della suv BMW X3 (già in vendita, a partire da 64.200 euro) abbandona la sobrietà delle precedenti per forme più massicce, che danno una sensazione di maggiore protezione per i passeggeri. Possente il frontale, dove spicca la tradizionale mascherina BMW particolarmente grande, che presenta due novità: la cornice illuminata e la griglia non solo a barre verticali ma per la prima volta anche oblique.

Al momento la nuova BMW X3 è disponibile soltanto col cambio automatico a 8 marce e a trazione integrale. La meccanica, che è un’evoluzione di quella del vecchio modello, prevede solo versioni ibride. Le mild hybrid a benzina col 2.0 da 190 CV e un motore elettrico integrato nel cambio con 18 CV per 204 CV combinati (è la versione del test) oppure col 3.0 a 6 cilindri e un'unità a corrente per 398 CV complessivi della sportiva variante M50. La 2.0 ibrida leggera a gasolio dispone di 197 CV. La versione ibrida plug-in col 2.0 a benzina offre 299 CV e promette fino a 90 km in elettrico grazie alla sua batteria da 19,7 kWh, che si può ricaricare fino a 11 kW in corrente alternata (servono circa due ore e 15 minuti per una rigenerazione completa). Le sospensioni riprendono il tradizionale schema della casa col diffuso avantreno tipo McPherson, ma nella più sofisticata variante a doppio snodo (per una maggiore precisione di guida, invece di un solo braccio inferiore ce ne sono due, separati) e un raffinato retrotreno a bracci multipli (a cinque leve) che controlla al meglio i movimenti delle ruote.

L’abitacolo della nuova BMWX3 è spazioso e ben rifinito come per i modelli che l’hanno preceduta, ma si distingue per la modernità dello stile, delle dotazioni e dei comandi (non sempre pratici). La plancia, ad esempio, è sormontata da una cornice ricurva che ingloba i due schermi per la strumentazione e l’impianto multimediale. Quello di 12,3” del cruscotto riprende la grafica elaborata delle ultime BMW: è ricca, ma un po’ pasticciata. Tre le configurazioni selezionabili con il tasto nella razza destra del volante: due con la grafica a rombi più o meno distanziati per tachimetro e contagiri oppure con una banda obliqua sulla sinistra: indica la velocità e lascia maggiore spazio per le informazioni richiamabili al centro del display (come la mappa del navigatore). 

L’altro schermo di 14,9” è per il nuovo impianto multimediale. Piuttosto reattivo al tocco, illustra più informazioni per volta, offre parecchie funzioni (anche i videogiochi) e, nella parte inferiore, comandi tattili per variare la temperatura impostata col climatizzatore. Si evita, così, di dover entrare nel menù dello schermo, che è necessario per le altre regolazioni: richiedendo più passaggi, può far distrarre. Altro aspetto che rende meno immediato l’utilizzo dei comandi è l’immagine decorativa con un motivo astratto (vuole creare un’atmosfera da lounge nell’abitacolo) visualizzata nel monitor ogni volta che con il tasto nel tunnel si cambia modalità di guida (sei nel nostro caso): costringe a toccare lo schermo per richiamare ciò che si stava visualizzando in precedenza, come la mappa del navigatore. Altra finezza tecnologica che non va molto a braccetto con la praticità è la regolazione della portata dell'aria per i diffusori nella plancia: si varia passando il dito su una superficie tattile, meno immediata della classica rotella (mantenuta per cambiare la direzione del flusso).

La posizione di guida è alta, il sedile della BMW X3 xDrive20i ampio, non eccessivamente fasciante e rivestito di un  gradevole tessuto. Accogliente il divano, anche se l’ingombro dell’albero di trasmissione intralcia con i piedi di chi siede nel mezzo. Il baule è grande, ben fatto, con ganci per le borse estraibili nelle pareti e doppio fondo: è sagomato per contenere la cappelliera quando non serve.

Nella guida la BMW X3 xDrive20i è confortevole, facile e brillante. L’abitacolo è isolato con cura dai rumori e il rombo del 4 cilindri si avverte leggermente soltanto in piena accelerazione. Aiutato dall’unità elettrica, il 2.0 risponde con prontezza e ha vigore a tutti i regimi. Fluido nell’erogazione, si presta ad andature rilassate come a quelle brillanti. All’altezza della situazione il cambio, dolce nei passaggi di marcia e svelto nella modalità sportiva. E per i più appassionati, ci sono le palette dietro il volante per la (svelta) selezione manuale degli otto rapporti. Lo sterzo, che si mantiene leggero anche in Sport, è preciso e abbastanza diretto. I freni ci sono sembrati efficaci e il pedale ben modulabile. Aiutata dalle sospensioni a controllo elettronico (1.020 euro) la BMW X3 xDrive20i filtra bene le buche e il modesto rollio aiuta a inserirsi con rapidità nelle curve, dove l’auto si mantiene stabile. Quanto consumo, nel test su strade extraurbane il cruscotto ha indicato circa 14 km/l. 

La BMW X3 xDrive20i del test nell'allestimento "base" è anche la meno cara di tutte con i suoi 64.200 euro, che includono il necessario: dal cruise control adattativo, al navigatore. Per 3.800 euro in più la M Sport aggiunge una caratterizzazione estetica sportiva e le sospensioni ribassate. Per 70.600 euro la M Sport Pro offre pure i fari a matrice di led e l'impianto frenante maggiorato.