Fiat Doblò: la sua dote è l’equilibrio

Pronto fin dai bassi regimi, il 1.6 turbodiesel della Fiat Doblò offre una spinta omogenea e più che sufficiente per effettuare comodamente un sorpasso. Niente male i consumi dichiarati dalla Casa, che verificheremo con una prova.

Quel che lascia a desiderare è l’insonorizzazione del motore, anche se, dei tre provati, è quello meno rumoroso. Non molto leggero, lo sterzo offre però una buona precisione, al pari del cambio (l’unico dei tre del nostro test con sei marce), che ha anche il pedale della frizione morbido da premere.

Nonostante la carrozzeria molto alta, il rollìo della Fiat Doblò in curva è contenuto. A guadagnarci sono la tenuta di strada e la stabilità, che hanno ben poco da invidiare a quelle di una buona berlina.

Parte del merito va alle nuove sospensioni posteriori, che però rispondono in maniera secca quando si transita su sconnessioni dell’asfalto o piccole buche.

Con il più completo allestimento Emotion, la Fiat Doblò non ha un prezzo da “furgoncino”.

Tutt’altro, con gli stessi soldi si possono acquistare monovolume come la Renault Scénic X-Mod 1.5 dCi Dymamique (22.750 euro), o station wagon come la Peugeot 308 SW HDi Ciel (21.725 euro).
 

Pregi
> Guidabilità. Di buon livello, tenuta di strada e stabilità sono sicure.
> Motore. Progressivo e sufficientemente vivace.

Difetti
> Prezzo. Elevato, stiamo pur sempre parlando di un’auto derivata da un veicolo commerciale.
> Sospensioni. Quelle dietro rispondono in maniera secca quando le ruote “cadono” nelle buche.