Mito rinnovato
Nel 1964, la
Ford Mustang portò una ventata di freschezza nel mondo dell’auto americana applicando una carrozzeria di stile sportivo al pianale di una berlina per famiglia, una scelta che consentì di aggredire il mercato con un prezzo accessibile anche ai giovani. Negli anni, la Mustang è passata attraverso una serie di mutazioni stilistiche e dimensionali: il suo carattere giovane è stato rinnovato a partire dal 2005, quando alla vettura venne restituito, con gli opportuni aggiornamenti, lo stile originale. Questa nuova edizione completa il processo innovativo proponendo uno stile inconfondibile, seppure affinato nell’aerodinamica e negli assetti, associato a una vera rivoluzione ingegneristica e tecnologica: proposta nelle due versioni classiche, la coupé Fastback e la scoperta Convertible, la nuova Mustang ha dimensioni analoghe a quelle della penultima edizione, con una lunghezza di 4,78 metri che contribuisce ad una vera abitabilità 2+2 con in più un vano bagagli di buona volumetria. Si presenta più larga, per fare posto a carreggiate più ampie, ma soprattutto nasce su un autotelaio totalmente nuovo, con sospensioni posteriori multilink di disegno evoluto che sostituiscono il classico assale rigido. Due i motori proposti: un quattro cilindri bialbero 16 valvole Ecoboost 2.3 litri turbo, a iniezione diretta, da 317 CV, ed un 5.0 V8 bialbero 32 valvole da 421 cavalli. Di serie, cambio manuale a 6 marce; un 6 marce automatico è disponibile come optional.
Carattere forte e ottima finizione
La Ford Mustang Fastback non lascia indifferenti: bassa, solidamente piantata sulle sue ampie carreggiate, ha un frontale e un profilo che restano inconfondibili, nonostante l’aggiornamento aerodinamico. Gli interni segnano uno degli aspetti più positivi dell’evoluzione: la nuova Mustang offre una raffinata selleria in pelle, sedili anteriori di accurato disegno anatomico, abitabilità posteriore buona per due adulti e una plancia di ottimo disegno e rivestita di materiale gradevole al tatto, con un piacevole inserto centrale in alluminio satinato in cui sono inserite le bocchette di ventilazione. Il sistema di infotainment è basato sul sistema Sync 2 con schermo sensibile al tatto di 8” e include un sistema audio a 9 altoparlanti. Il monitor centrale funge anche da monitor per la retrocamera, anch’essa di serie. Il volante è regolabile in profondità e in altezza e la sua corona offre una presa corretta. Sarebbe stato tuttavia preferibile un diametro minore, vista l’efficienza del servosterzo elettrico dotato di software che ne modula l’azione in base al programma selezionato: Normal, Comfort, o Sport. Sotto lo schermo centrale si trova il pulsante d’avviamento affiancato da quattro levette, fra cui quella che consente la selezione delle modalità di erogazione della potenza da parte del motore e, in parallelo, la regolazione dell’assetto e l’attivazione di componenti aggiuntivi della strumentazione, come il rilevatore della accelerazione laterale in curva nella modalità Race Track. I comandi sono tutti ben collocati, anche se le opzioni a disposizione del pilota sono numerose e richiedono un certo studio del manuale.
Cofano lungo e alto
La personalità estetica della Ford Mustang è ispirata a una architettura classica di vettura sportiva stile anni 50/60, e questa scelta finisce per condizionare anche l’ambiente attorno al pilota: soprattutto per quanto riguarda la visibilità anteriore. Il cofano è lungo e alto, quasi una proiezione della potenza che cela, e il pilota deve regolare il sedile nella posizione più elevata, se vuole avere una buona visione della strada immediatamente davanti a lui. Ma, per ottimizzare il rapporto con l’altezza del volante, è opportuno che anche chi non super il metro e 75 di statura regoli il sedile nella posizione più bassa, con una conseguente limitazione di visibilità che si avverte in particolare nella guida urbana. Su strada aperta e in autostrada, invece, la visibilità anteriore è adeguata; un po’ meno quella posteriore, a causa del robusto montante. L’accessibilità ai posti anteriori è buona, come pure l’uscita. Meno agevole quella ai posti posteriori, che però hanno un’ottima configurazione anatomica e assicurano un buon comfort anche su lunghe percorrenze. A richiesta sono disponibili, ma solo sulla Mustang Fastback, i sedili anteriori Recaro con sola regolazione manuale, per risparmiare peso. Le poltrone anteriori sono riscaldate e ventilate, per un comfort veramente gradevole in ogni stagione. Il vano bagagli della Mustang Fastback offre una volumetria utile di 408 litri, superiore a quella di molte GT europee.
Potente, gran tenuta e pure sobria
Chi ha conosciuto le vecchie Ford Mustang si prepari a una grossa sorpresa: questa è una vera Gran Turismo nel senso più rigoroso della definizione, per di più capace di metterer a segno un rapporto prezzo/qualità e prezzo/prestazioni decisamente allettante. All’accurata finizione interna corrisponde un pregevole livello di comfort, a partire dall’isolamento acustico: anche viaggiando forte in autostrada non si avvertono fruscii né rumore di rotolamento dei pneumatici, e all’interno gli scricchiolii sono assenti. Il sistema di climatizzazione è efficace e ben regolabile e, nella modalità Comfort, le sospensioni assorbono molto bene le ruvidità della strada. L’Ecoboost 2.3 turbo a iniezione diretta eroga i suoi 317 CV con grande fluidità fin dai regimi inferiori e allunga con progressione potente, sfoderando pure, soprattutto in autostrada a 130-140 km/h, una resa chilometrica sorprendente: oltre 12 km/litro indicati dal computer di bordo. Il cambio manuale è rapido, preciso e scorrevole e la sua leva è collocata con molta razionalità. L’autotelaio si avvale di una nuova sospensione posteriore multilink in grado di mantenere la corretta geometria delle ruote anche sotto carichi laterali elevati; il che, in sintonia con un efficiente differenziale posteriore Torsen, offre qualità dinamiche da vera sportiva, soprattutto selezionando la modalità Sport o la RT (Race Track), che fa rinunciare a un po’ di comfort sui fondi irregolari. Lo sterzo è preciso, le variazioni di traiettoria nitide e immediate, con una risposta dinamica sempre neutra, senza sbavature e con una tenuta in curva di 1 g “letto” nell’accelerometro che appare selezionando la modalità RT. L’impianto frenante Brembo svolge, come sempre, un lavoro impeccabile anche nella versione base della vettura, equipaggiata con dischi anteriori da 352mm e pinze a 4 pistoni. Chi vuole emozionarsi al sound di un V8 americano ha a disposizione la versione GT, dotata di un 5.0 litri bialbero 32 valvole da 421 CV, che ovviamente beve di più, ma che dispone anche di due programmi esclusivi: il launch control, per partenze da F1, e il “line lock” per bloccare i freni anteriori e far pattinare le ruote posteriori. I gommisti ringraziano…
Di serie ti dà molto
Due gli allestimenti, in base ai motori: Ford Mustang, con l’Ecoboost 2.3 litri, e Mustang GT, con il V8 5.0, disponibili sia per la Fastback sia per la Convertible. I prezzi partono da 36.000 euro per la Mustang Fastback 2.3 con cambio manuale e arrivano a un massimo di 47.000 per la Mustang Convertible GT 5.0 con cambio automatico a 6 marce. Il cambio automatico costa 2.000 euro; per passare dall’Ecoboost al V8 ne occorrono 5.000. Il Mustang Pack, a 2.700 euro, include il Sync 2 con navigatore touch screen, ruote di 19” lucidate, sensori di parcheggio anteriori e posteriorie sedili climatizzati. I sedili Recaro costano 2.000 euro e la vernice metallizzata 800.
Secondo noi
Pregi
> Autotelaio. Nitido nella risposta allo sterzo, solido nella tenuta, stabilissimo in velocità: da vera GT.
> Controvalore. Eccellente per qualità esecutiva, dotazione e comfort.
> Prestazioni. L’Ecoboost 2.3 realizza un eccellente rapporto consumo/prestazioni.
Difetti
> Accessibilità posteriore. I sedili anteriori non scorrono agevolmente e non ritornano in posizione.
> Clacson. Non altrettanto “forte” quanto il resto dell’auto.
> Visibilità. Quella posteriore è limitata, e in avanti il cofano alto non semplifica le cose.