*Prezzo indicativo
Dopo l’aggiornamento di fine 2018 (leggi qui il primo contatto), l’offerta della Jeep Cherokee si arricchisce della versione 2.0 turbo (l’unica a benzina) nell’allestimento Trailhawk: contraddistingue le Jeep più votate al fuoristrada “duro”. Già l’aspetto la dice lunga sulle ambizioni di questa suv di medie dimensioni (462 cm la lunghezza): i paraurti e i passaruota sono rinforzati e piastre specifiche vanno a proteggere il sottoscocca. Modificata anche la meccanica: l’assetto è rialzato di 2 cm (22 centimetri di altezza da terra) e gli angoli di attacco e di uscita sono più ampi, rispettivamente 29,9° e 32,2°. Più specialistico rispetto alle altre Cherokee anche il sistema di trazione integrale, con il Jeep Active Drive Lock, che prevede il bloccaggio del differenziale posteriore e il Selec-Terrain con 5 modalità di guida: Auto (automatica) Snow (neve), Sand (sabbia) e Mud (fango) e Rock (esclusiva della Trailhawk), ideale per affrontare terreni rocciosi. Quando il gioco si fa davvero pesante, premendo il tasto 4WD Low nella consolle, s’inseriscono le marce ridotte, per affrontare passaggi difficili o le salite più ripide a velocità bassissime (e con un elevato livello di sicurezza).
Per quanto riguarda il motore, la Jeep Cherokee Trailhawk è equipaggiata con il quattro cilindri 2.0 litri turbo a benzina da 272 CV e 400 Nm di coppia massima, abbinato al cambio automatico a 9 rapporti (completo di levette al volante). Dolce e progressivo nell’erogazione della potenza, il 2.0 ha una notevole coppia, che lo rende adatto sia alla guida in souplesse a bassa andatura sia alla marcia in fuori strada (terreno in cui fa apprezzare la sua prontezza ai bassi regimi). Meno convincente il cambio automatico: talvolta è lento nel passare al rapporto successivo, anche nell’uso in manuale. Quanto a morbidezza, invece, non delude affatto: un vantaggio per il comfort.
Nella guida su asfalto la Jeep Cherokee Trailhawk è confortevole, anche per merito della valido isolamento acustico e dalle sconnessioni per l’abitacolo, ma non guasterebbe uno sterzo più preciso. Tuttavia, è fuori dall’asfalto che la Jeep Cherokee Trailhawk convince maggiormente. Nel test su sterrati, rocce e fango, la macchina si è comportata da autentica off-road, senza mai metterci in difficoltà, anche sui fondi viscidi più insidiosi. È in queste situazioni che abbiamo potuto apprezzare l’utilità dell’Hill descent Control (il controllo di velocità in discesa, inseribile premendo un tasto nella consolle), che consente di preoccuparsi solo della direzione dell’auto tenendo saldo il volante tra le mani: a frenare le ruote e mantenere la velocità impostata ci pensa il sistema elettronico. Davvero efficace, la Jeep Cherokee Trailhawk ha superato dossi, buche e rocce senza difficoltà e pure nel fango ha mantenuto un’ottima motricità, nonostante le gomme non avessero battistrada e mescola specifici. Quanto ai consumi, al di là dell’off-road, terreno che mette a dura prova la meccanica, su strade extraurbane ricche di curve e con alcuni tratti a traffico intenso, la Jeep Cherokee Trailhawk non si è comportata male, con una media (da computer di bordo) vicina ai 12 km/l.
Rifinito con sobrietà, l’abitacolo della Jeep Cherokee Trailhawk non presenta significative differenze rispetto a quello delle altre versioni e si conferma spazioso (anche per chi siede dietro), oltre che pratico: tanti i portaoggetti (ma nessuno è refrigerato). Utile, in particolare, il divano che scorre in senso longitudinale (di serie) per dare più agio ai passeggeri o ai bagagli. Ok anche la posizione di guida (rialzata e con un’ampia poltrona ben regolabile) e l’intuitiva disposizione dei comandi.
Nelle concessionarie da settembre 2019 la Jeep Cherokee Trailhawk ha una dotazione completa, che comprende la frenata automatica di emergenza con il riconoscimento dei pedoni, il sistema che avverte il conducente se oltrepassa involontariamente le linee che delimitano la corsia di marcia, quello che monitora i punti ciechi dei retrovisori e il dispositivo che avvisa della presenza di veicoli in arrivo quando si fa retromarcia. Di serie anche i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il cruise control adattivo, il moderno sistema multimediale con lo schermo tattile di 8,4”, il navigatore, l’integrazione con gli smartphone attraverso Apple CarPlay e Android Auto e l’hi-fi con 9 altoparlanti e subwoofer.
PREGI
> Comfort. Gli interni sono ampi, le poltrone comode e le imperfezioni della strada ben filtrate.
> Divano. Può scorrere in senso longitudinale di 16 cm, migliorando lo sfruttamento degli spazi.
> Off-road. La versione Trailhawk è ben protetta dai sassi e con la trazione integrale e il blocco del differenziale posteriore è in grado di affrontare anche passaggi difficili.
DIFETTI
> Cambio. È dolce nei passaggi di marcia, ma poco pronto nella risposta.
> Portaoggetti. Neppure uno è refrigerato con l’aria del “clima”.
> Sterzo. È un po’ duro in manovra e manca di precisione.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1994 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 200 (272)/5250 giri |
Coppia max Nm/giri | 400/3000-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 215 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 9 (automatico) + ridotte + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 177 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,6 |
Consumo medio (km/l) | 10,6 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 462/190/172 |
Passo cm | 272 |
Peso in ordine di marcia kg | 1928 |
Capacità bagagliaio litri | 448-570/1555 |
Pneumatici (di serie) | 245/65 R17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Jeep Cherokee usate 2019 | 13.812 | 20.170 | 28 annunci |
Jeep Cherokee usate 2020 | 39.000 | 39.000 | 1 annuncio |