Non banale
La quarta generazione della
Kia Sportage si conferma una spaziosa suv di medie dimensioni proposta a prezzi interessanti, che punta molto sull’aspetto dinamico e personale. Già in prevendita (ci si può registrare sul sito
www.kia.com per vedere l’auto in anteprima nelle concessionarie e approfittare di condizioni di vendita particolari), e attesa al debutto ufficiale il 15 febbraio 2016, la Kia Sportage è disponibile in una gamma “sdoppiata”. Da una parte ci sono le versioni a trazione anteriore, con il 1.6 a benzina da 132 CV (da 21.000 euro) o con il 1.7 a gasolio con 115 (da 23.500 euro), che (già nell’allestimento meno costoso Active) includono nel prezzo il necessario: climatizzatore manuale, radio, ruote in lega di 16”, sette anni (o 150.000 km) di garanzia. Dall’altra, ci sono i più ricchi modelli a trazione integrale, con motori più potenti: il 1.6 a benzina da 177 CV con cambio a doppia frizione (34.500 euro) e i 2.0 a gasolio con 136 (34.500 euro) o 185 cavalli (35.250 euro). La
Kia Sportage 2.0 CRDi AWD nel più sportivo allestimento GT Line del test costa 34.500 euro e di serie ha tutto: cerchi in lega di 19”, fari bixeno, navigatore (schermo di 8”) con retrocamera, sedili in pelle riscaldabili, sistemi che segnalano se si esce inavvertitamente dalla propria corsia e che riproducono alcuni segnali stradali nel cruscotto. Altri aiuti alla guida sono nel pacchetto Techno (2.000 euro), che include il monitoraggio dell’angolo cieco nei retrovisori e, nelle retromarce, dell’area dietro la vettura, oltre al sistema di frenata automatica.
Un salotto da viaggio
L’abitacolo della Kia Sportage è ampio e, nella GT Line del test, con tetto apribile in cristallo di serie, luminoso. Dietro, in due si sta alla grande e anche in tre non si è costretti a troppi sacrifici. La plancia ha comandi ordinati (completo e di facile lettura il cruscotto) e un aspetto accattivante, anche se solo la fascia superiore è in materiale morbido al tatto. La posizione di guida è comoda, regolabile (elettricamente) e permette di dominare la strada. La disponibilità di portaoggetti è più che adeguata: peccato che nessuno sia refrigerato e che la finitura del cassetto di fronte al passeggero anteriore lasci a desiderare. Il baule è capiente, ha una forma regolare e, sotto il fondo, c’è un ulteriore vano diviso in scomparti e profondo 23 cm. Il divano si ripiega automaticamente agendo sulle comode leve ai lati della seduta: così, si può ottenere un piano di carico senza gradini e profondo 195 cm.
Comoda, ma con poca verve
Nonostante l’aspetto muscoloso, la Kia Sportage 2.0 CRDi AWD GT Line (riconoscibile per gli inserti metallizzati sotto lo spoiler anteriore e per i fendinebbia a led) con il cambio automatico a sei rapporti con convertitore di coppia (2.000 euro) resta una tranquilla vettura da famiglia: facile da guidare e confortevole (ok l’assorbimento delle buche). Anche in autostrada si viaggia bene, a parte i sibili aerodinamici generati dai retrovisori a velocità superiori ai 100 km/h. I 136 cavalli muovono la vettura con disinvoltura ma senza grande vivacità, anche per via del cambio: è più morbido che veloce nel selezionare le marce. Che si possono inserire pure manualmente, azionando in senso longitudinale la leva fra i sedili (peccato manchino le palette dietro il volante). Dotata di grandi pneumatici 245/45 R 19 e di trazione integrale (il moto alle ruote posteriori viene trasmesso quando quelle anteriori slittano), la Kia Sportage ha una tenuta di strada rassicurante (la GT Line ha una taratura più solida per gli ammortizzatori) e una agilità soddisfacente (ma il peso elevato dell’auto non è d’aiuto). Nella guida brillante lo sterzo manca un po’ di prontezza mentre la sua leggerezza torna utile nelle manovre. Attenti alle “frecce” ai lati del paraurti: sono esposte alle toccatine. Su fondi difficili si può bloccare la ripartizione fra i due assi e utilizzare il limitatore di velocità nella discese. Nel corso del test, su strade extraurbane, secondo il computer di bordo la Kia Sportage 2.0 CRDi AWD GT Line ha totalizzato un consumo non proprio basso: circa 11 km/l.
Secondo noi
Pregi
> Dotazioni di sicurezza. Di serie o a pagamento, sono disponibili molti aiuti alla guida.
> Posizione di guida. Comoda, ben regolabile e con i comandi disposti razionalmente.
> Spazio. L’abitacolo e il baule sono grandi.
Difetti
> Fruscii. Oltrapassati i 100 km/h quelli generati dai retrovisori sono ben avvertibili.
> Guida. Da un suv dall’aspetto grintoso e nell’allestimento più sportivo, l’avremmo detta più appagante.
> Indicatori di direzione. Quelli posteriori sono esposti agli urti.