Si chiama Mini ma la taglia è media
È cambiata molto la Mini Clubman, che come le “sorelle” della terza generazione guadagna parecchio in lunghezza (con 425 cm da un paraurti all’altro ne misura ben 29 più del vecchio modello) e nel passo (adesso è di 267 cm, 10 cm in più), a tutto vantaggio dell’abitabilità e del baule (che ora ha una capacità di 360/1250 litri, mentre prima si fermava a 260/930 litri). Insomma, la nuova Mini Clubman è diventata un’autentica famigliare, con le comode quattro porte al posto delle tre di prima (una, davvero scomoda, era controvento) e il classico portellone a due battenti, che però si apre elettricamente, anche passando un piede vicino a un sensore sotto il paraurti posteriore.
Lo stile non cambia
La linea della nuova Mini Clubman, comunque, mantiene i tratti stilistici tipici del modello: fari tondeggianti, fiancate alte, finestrini squadrati, tetto piatto. Cambia, invece, la parte posteriore, con i due sportelli un po’ più inclinati e i grandi fanali orizzontali al posto di quelli precedenti, piccoli e verticali. L’interno (sofisticato) riprende tanto dalle altre Mini, con la strumentazione centrale rotonda, circondata da un anello luminoso a Led e il grande schermo multifunzione di 8,8". Gradevole e ben leggibile anche il cruscotto, che si muove assieme al volante quando lo si regola in altezza. Nulla da ridire sulle plastiche di plancia e consolle, morbide e curate nell'assemblaggio. Tra i sistemi multimediali disponibili c’è pure un raffinato sistema hi-fi Harman Kardon. Immancabili, e numerose, le possibilità di personalizzazione, con una lunga lista di optional, fra cui fari, fanali e fendinebbia a led, sedili in pelle, head-up display, telecamera anteriore con il cruise control adattativo e abbaglianti automatici. Peccato che la consolle, davvero originale, sia piena zeppa di tasti, che all’inizio possono disorientare. E ci sembra eccessivo che il climatizzatore automatico bizona (500 euro) e i sensori di parcheggio (400 euro quelli posteriori) si paghino a parte, visto il prezzo non proprio leggero dell'auto. La posizione di guida è comoda, con il sedile ben regolabile, e consente di vedere bene la strada davanti e agli incroci; dietro, invece, la visibilità è penalizzata dal lunotto piccolo e tagliato in verticale dalle due ante. Confortevole anche il divano, tranne al centro, a causa dell’imbottitura un po’ rigida della seduta e dello schienale e per l’ingombrante tunnel e il mobiletto fra i sedili anteriori. Il baule è decisamente migliorato: è ben rifinito, abbastanza regolare nella forma e con la soglia di carico a 69 cm dal suolo.
Va forte, senza strafare
Ma come va questa nuova Mini Clubman? La Cooper S del nostro test non delude affatto, Ha sospensioni meno rigide di quanto ci si possa aspettare da una Mini, ma la carrozzeria si mantiene ben controllata in curva, senza cedere al rollio. Nei percorsi tortuosi, quindi, la vettura è piacevole da guidare. Rapida nell’entrare in curva, segue fedelmente le traiettoria, tiene bene la strada e ha uno sterzo preciso (specie se si seleziona la modalità Sport con la manopola del Driving Modes, che rende più reattivi motore e servosterzo e modifica l’intervento dell’Esp). Insomma, il carattere delle Mini c’è, magari un po’ attenuato (anche per effetto del peso e delle dimensioni maggiori dell’auto), ma senz’altro adatto a chi cerca un po’ di pepe. Anche il quattro cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina da 192 CV soddisfa: è pronto (spinge senza incertezze già a 1300 giri) e ha un’ottima progressione. E non sembra neppure troppo assetato: a fronte dei 16,1 chilometri con un litro di percorrenza media omologata, noi ne abbiamo percorsi, nel test,12,5. Niente male, anche se per ora ci si deve fidare del computer di bordo.
In vetrina a fine ottobre
La Mini Clubman sarà nelle concessionarie il 31 ottobre, a un prezzo di partenza di 24.800 euro, per la Cooper col 1.5 a tre cilindri a benzina da 136 CV. La Cooper D, con il 2.0 a gasolio da 150 CV, costa 27.300 euro. Il cambio automatico a otto marce ne fa spendere 1.900, che diventano 2.100 se si ordinano anche le levette al volante.
Secondo noi
PREGI
> Agilità. Pur con dimensioni ormai poco da Mini, la Clubman si muove bene anche in spazi stretti.
> Finiture. L’abitacolo e il bagagliaio sono curati e i materiali risultano gradevoli al tatto e montati con attenzione.
> Motore. Spinge forte ma, soprattutto, in modo regolare: un quattro cilindri spigliato e senza eccessi. Gradevole anche il rumore allo scarico.
DIFETTI
> Comandi. Come per le altre Mini la consolle è decisamente affollata di tasti, piccoli e troppo vicini tra loro.
> Dotazione. Considerando il prezzo elevato dell'auto (quasi 30.000 euro), non si può certo considerare ricca.
> Quinto posto. Al centro del divano, il mobiletto e il tunnel danno fastidio al passeggero che si trova a sedere in mezzo.