Presentata nel 2015, la Opel Astra è una media dalle forme classiche, semplici e filanti, proposta nelle due versioni berlina e wagon (Sports Tourer). Adesso arriva un aggiornamento, con cambiamenti minimi nell'estetica (nuove la mascherina e le prese d'aria nel paraurti) ma sostanziali sotto il cofano: i motori sono tutti nuovi, alla ricerca di una consistente riduzione delle emissioni e dei consumi. La gamma comprende adesso solo dei tricilindrici turbo, già omologati Euro 6d. A benzina ci sono un 1.2 (nelle versioni con 110, 131 e 145 CV, deriva dal precedente 1.0) e un 1.4 da 145 cavalli, abbinato solo a un cambio a variazione continua di rapporto. Quanto ai diesel, invece dei 1.6 a quattro cilindri arriva un 1.5 con 105 o 122 cavalli, quest'ultimo anche con cambio automatico. C'è da precisare che i motori sono Opel al 100%: la casa tedesca ne aveva iniziato lo sviluppo prima del 2017, quando la General Motors la cedette al gruppo francese PSA.
In questo primo test abbiamo guidato una Opel Astra Sports Tourer diesel da 122 cavalli, con cambio automatico, nel molto ricco (e per questo costoso) allestimento Ultimate, che include anche gli ottimi fari a matrice di led; le altre versioni sono la GS Line e la Business Elegance, per le quali, a parità di meccanica, si spenderanno circa 5.000 euro in meno. Le prime auto arriveranno nelle concessionarie a ottobre; i listini non sono ancora stati comunicati, ma i prezzi partiranno da 23.800 euro (1.2 berlina GS Line da 110 CV), con le wagon a circa 1.000 euro in più. Tutte le Astra avranno di serie il “clima” automatico bizona, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il mantenimento automatico in corsia, il cruscotto che mostra i segnali stradali, la frenata automatica d’emergenza, i cerchi in lega e il display di 7” con Apple CarPlay e Android Auto.
Nell’abitacolo dell’Opel Astra Sports Tourer, le variazioni sono minime. Si nota innanzitutto il nuovo cruscotto, ripreso dalla più grande Insignia. Molto ben leggibile, prevede una parte centrale digitale, con tachimetro e computer di bordo e può mostrare due strumenti che ricordano un po’ le sportive dei tempi andati: il voltmetro, che indica la ricarica della batteria, e il termometro del lubrificante. Il sistema multimediale di questa versione prevede un display “touch” centrale di 8” rapido al tocco, con grafica aggiornata e connessione al web per aggiornare le mappe e ottenere informazioni su parcheggi, punti d’interesse e così via. Piccole modifiche riguardano poi la consolle, che ora prevede una fessura dove infilare (in verticale) lo smartphone per la ricarica senza fili e un piccolo vano portaoggetti supplementare. L’impressione generale resta quella di un abitacolo elegante, pratico e ben realizzato, soprattutto in questa versione con i sedili (molto comodi) rivestiti in pelle e Alcantara, riscaldabili e ventilati. Restano, però, alcuni piccoli difetti: i tasti degli alzavetro elettrici sono troppo arretrati, il cassetto nella plancia è abbastanza ampio, ma privo di luce e di apertura frenata dello sportello (che “cade” fastidiosamente sulle gambe del passeggero). E mancano le bocchette del “clima” per chi sta dietro.
Invariato il bagagliaio, che è profondo (del resto, con i suoi 470 cm l’Opel Astra Sports Tourer è l’auto più lunga della sua categoria) ma non molto alto; ne risente un po’ la capienza (540/1630 litri). In compenso, è molto ben realizzato e di facile accesso (la soglia di carico è a 61 cm da terra e si può avere anche il portellone apribile elettricamente, a circa 400 euro); non mancano le levette vicine alla bocca di carico per abbassare a distanza lo schienale, che è utilmente diviso in tre parti.
Ma come va su strada la Opel Astra Sports Tourer 1.5 diesel? Con 122 CV e 285 Nm di coppia motrice (la versione col cambio manuale ne ha 300) le prestazioni paiono adeguate anche per un uso a pieno carico. In effetti i valori ufficiali sono ottimi per quanto riguarda la velocità massima (grazie all'aerodinamica migliorata, ottenendo un Cx di 0,25, la casa dichiara 205 km/h) e discreti per l'accelerazione (10,8 secondi). L'impressione, però, non è quella di un'auto grintosa: il tre cilindri allunga al massimo fino a 4000 giri, e la spinta inizia a scemare parecchio prima. La rumorosità è un rombo sommesso, mai fastidioso, ma delle sottili vibrazioni arrivano al volante finché si è sotto i 1800 giri. Il che accade spesso, perché per ridurre i consumi il cambio automatico inserisce il prima possibile le marce alte. La trasmissione, con ben nove rapporti (a 130 orari in nona si viaggia a soli 2000 giri) ha innesti molto fluidi ma non rapidi; a volte, accelerando e poi decelerando a bassa velocità, causa lievi contraccolpi, ma in genere garantisce una marcia “morbida”. Peccato però che non ci siano le palette al volante per cambiare manualmente (occorre usare la leva centrale spostandola prima a sinistra). Mancanza meno fastidiosa in un'auto di questo tipo è quella delle modalità di guida selezionabili. Quanto ai consumi, a fine test il computer di bordo indicava 17 km/litro: niente male, considerando la guida decisa che avevamo tenuto. Ma per valutare l'entità del miglioramento rispetto alla vecchia (e già economa) 1.6, aspettiamo di effettuare una prova strumentale che pubblicheremo nella rivista.
Il comfort sullo sconnesso della Opel Astra Sports Tourer è buono e la tenuta di strada e stabilità sono di alto livello, con reazioni progressive e sicure anche nelle manovre d'emergenza e uno sterzo piuttosto pronto e “corposo”; precisiamo che l'Astra guidata aveva il pacchetto Dynamic (circa 250 euro), che comprende delle sospensioni posteriori più sofisticate (con parallelogramma di Watt, che limita i movimenti trasversali nocivi delle ruote) e uno sterzo più diretto: 2,5 giri da un fine corsa all’altro. Ottima la frenata (invece del servofreno ora c'è una pompa elettrica, di tre volte più rapida), con pedale dalla corsa breve e facile modulabilità.
Pregi
> Comfort nei viaggi. I sedili sono particolarmente comodi e l’insonorizzazione efficace.
> Dotazione. Questa versione è costosa, ma anche molto ben dotata.
> Sicurezza. La guida è facile e precisa, gli aiuti alla guida e i fari a matrice di led sono assai efficaci.
Difetti
> Bagagliaio. Non è dei più capienti della categoria (ma è davvero pratico).
> Dettagli interni. I tasti degli alzavetro sono arretrati, il cassetto è poco curato e non ci sono le palette del cambio al volante.
> Ruvidità del motore. Quando il 1.5 lavora ai bassi regimi (cioè molto spesso) sottili vibrazioni filtrano nell'abitacolo.
*Prezzo indicativo.
Carburante | gasolio |
Cilindrata cm3 | 1496 |
No cilindri e disposizione | 3 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 89 (122)/3500 giri |
Coppia max Nm/giri | 285/1500-2750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 112 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 9 (automatico) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 205 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 10,8 |
Consumo medio (km/l) | 24,4 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 470/181/151 |
Passo cm | 266 |
Peso in ordine di marcia kg | 1395 |
Capacità bagagliaio litri | 540/1630 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Opel Astra sports tourer usate 2019 | 12.999 | 13.000 | 1 annuncio |