*In base al nuovo ciclo Wltp
A quasi nove anni dalla sua presentazione, la più piccola e originale delle Range Rover va in pensione e viene sostituita da una suv che ne riprende nome e forme. I passaruota della nuova Range Rover Evoque sono sporgenti, le fiancate alte e il tetto piatto scende rapidamente verso il posteriore. Identica persino la lunghezza di 437 cm: il modo più semplice per riconoscere la nuova Evoque è fare caso alle scenografiche maniglie a scomparsa nelle porte anteriori e posteriori.
Se le linee della sono simili a quelle dell’auto appena uscita dal listino, la scocca è interamente nuova: solo le cerniere delle porte sono le medesime. La nuova piattaforma è in acciaio e alluminio: le altre Land Rover, salvo la Discovery Sport, (che tra l’altro hanno anche il motore longitudinale anziché trasversale) utilizzano solo quest’ultimo materiale, più leggero ma che richiede anche una costruzione più ingombrante. Nel caso della nuova Range Rover Evoque, era tassativo non far crescere le dimensioni. La nuova struttura si chiama Premium Transverse Architetture e sostituisce la D8 (che era imparentata con quella della Ford Mondeo, frutto del matrimonio, fallito nel 2008, fra le due case). Motori e trasmissioni, invece, sono un’evoluzione di quelli già conosciuti: i primi sono dei “duemila” a quattro cilindri, a benzina (da 200, 249 o 300 cavalli) o a gasolio, con 150, 179 o 241 CV. Salvo la 2.0 turbodiesel da 150 cavalli (che ha la trazione anteriore e il cambio manuale a sei marce), tutte le altre versioni sono 4x4, hanno un cambio automatico a 9 rapporti e un sistema “mild hybrid” a 48 Volt: sfrutta un motorino di avviamento da 15 CV collegato all’albero motore tramite la cinghia: nelle accelerazioni fornisce una spinta aggiuntiva (fino a 140 Nm), mentre nei rallentamenti viene trascinato dalle ruote e genera corrente per ricaricare una batteria da 0,2 kWh posta sotto il pianale. All’inizio del 2020 arriverà anche una variante ibrida plug-in, che porterà al debutto un tre cilindri a benzina.
Profondamente rivisto l’abitacolo della nuova Range Rover Evoque: la plancia sottile e a sviluppo orizzontale riprendere elementi e stile della più grande Velar, con uno schermo centrale di 10 pollici, motorizzato e orientabile elettricamente, per il sistema multimediale. È ricco di funzioni (ma non sempre immediato nella risposta) e ora integra Android Auto e Apple CarPlay, di serie per tutti gli allestimenti, salvo per quello base. Poco sotto, nella consolle, c’è un secondo monitor di pari dimensioni: è anch’esso sensibile al tocco e permette di gestire il “clima” (ma la temperatura si regola da due rotellone che letteralmente sbucano in mezzo al display) e altre funzioni, a cui potranno aggiungersene di nuove negli anni, grazie al fatto che il sistema si aggiorna via web come i telefonini. A vettura spenta i due schermi sembrano eleganti superfici vetrate nere: come i comandi al volante, che si illuminano rivelandosi solo quando si accende il quadro dell’auto. Digitale anche il cruscotto di 12,3’’ (€ 718), mentre il selettore delle marce a rotella è stato sostituito da una più convenzionale leva: ciò ha permesso di ricavare spazio per due portabottiglie. Non prevista la piastra di ricarica wireless per i cellulari (arriverà solo col restyling atteso fra circa quattro anni), mentre la radio Dab si può avere solo sborsando 359 euro.
Grazie anche al passo allungato di 2 cm, l’abitabilità posteriore della Range Rover Evoque è leggermente migliorata: le auto spaziose sono altre, ma chi è alto 190 cm viaggia senza “toccare” con le ginocchia o la testa, anche se (come nel caso della nostra prova) l’auto è dotata di tetto in vetro: un optional da 1.057 euro che ruba qualche centimetro in altezza a causa della tendina scorrevole per oscurarlo. Anche il baule si è ingrandito leggermente: la profondità è la medesima ma ci sono 4 cm in più sotto il tendalino e un paio in larghezza. Assente il doppiofondo, interamente occupato dal ruotino. Che il concetto di lusso stia cambiando, lo si nota dai rivestimenti interni per i quali, alla “solita” pelle (2.522 euro o, se traforata, 5.147) si affiancano i tessuti in pregiate fibre naturali ricavate dall’Eucalipto (stesso prezzo del cuoio) oppure quelli simili al velluto, realizzati con 53 bottigliette riciclate per auto (5.147 euro come la pelle più pregiata, più altri 774 per le regolazioni elettriche delle poltrone, obbligatorie).
Per la nuova Range Rover Evoque non mancano diversi gadget, tanto utili quanto scenografici. Con 422 euro si può per esempio dotare l’auto del ClearSight Rear-View Mirror, ovvero lo specchietto centrale che integra un monitor a tutta larghezza che mostra quanto ripreso da una telecamera sul retro dell’antenna sul tetto: permette di vedere cosa c’è dietro l’auto con un angolo molto maggiore, anche quando il lunotto è oscurato (ad esempio perché si è caricato il bagagliaio fino al soffitto). Le telecamere perimetrali (€ 460), invece, oltre a mostrare cosa c’è attorno alla vettura, hanno la funzione ClearSight Ground View: quella anteriore e le due sotto gli specchi esterni registrano cosa c’è davanti, combinando le immagini per mostrare il terreno sotto e immediatamente davanti alle ruote, che sono rappresentate grazie alla grafica in 3D: una funzione utile tanto in fuoristrada, per sapere su cosa si sta passando, quanto in città per evitare di graffiare i cerchi contro i marciapiedi.
Nel caso della nuova Range Rover Evoque, l’obiettivo della casa inglese era rendere l’auto più “matura” e simile alle altre Range Rover per quanto riguarda il comfort; e l’obiettivo si può dire raggiunto. Anche con le sospensioni di serie l’assorbimento è di qualità persino con i cerchi di 20’’ (da 1.708 euro) e in autostrada fruscii e rumore di rotolamento sono ridotti. Si è persa un po’ di agilità e si avverte un certo rollio, ma la tenuta di strada è a tutta prova e lo sterzo è rigoroso e preciso, sebbene un po’ demoltiplicato. Come ogni Land Rover, inoltre, in fuori strada l’auto sa il fatto suo, grazie anche alla generosa altezza da terra di 21 cm: ne abbiamo avuto prova su salite e discese piene di fango, buche e rocce del Peloponneso. Purtroppo, l’auto guidata non disponeva del cruise control adattativo e non abbiamo potuto valutare il suo funzionamento in autostrada: è nel pacchetto Drive da 1.333 euro, assieme al monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori e alla frenata di emergenza oltre 80 km /h (60 per rilevamento pedoni e ciclisti).
A dispetto della nuova architettura, il peso della Range Rover Evoque è aumentato: le versioni più accessoriate sfiorano i 1900 kg: tutto materiale necessario, secondo gli ingegneri della casa con cui abbiamo parlato, per raggiungere l’obbiettivo di migliorare il comfort, in particolare la silezionsità. Questo, però, si riflette anche sul carattere dell’auto. Il 2.0 a benzina da 200 CV ha la potenza che serve e spinge in silenzio già dai prima dei 2000 giri ma non è mai vigoroso. In parte, è “colpa” anche del cambio automatico a nove rapporti: ha passaggi di marcia rapidi e inavvertibili ma privilegia le marce alte, per ridurre i consumi. E per farlo scalare per affrontare con più sicurezza un sorpasso, si deve premere con decisione il pedale destro. I 500 Nm di coppia del 2.0 diesel da 241 CV, sono più adeguati alla massa dell’auto: trovate il primo contatto di questa versione sul numero di alVolante in edicola dal 10 aprile. A prima vista, inoltre, paiono ottimistici anche i consumi dichiarati per questa Evoque a benzina: in un percorso sulle scorrevoli strade collinari della Grecia, qualche chilometro in città e molta autostrada, secondo il computer di bordo non siamo andati oltre gli 8,5 km/l. Il giudizio definitivo, però, lo daranno i nostri strumenti in una prossima prova.
PREGI
> Comfort. Insonorizzazione e molleggio sono di qualità, anche con gli ammortizzatori di serie e i cerchi di 20’’.
> Fuori strada. Pochi porteranno quest’auto su pietraie e fango: un peccato, visto quello di cui è capace.
> Interni. I materiali convincono e il doppio schermo della consolle è futuribile ma non scomodo da usare. Belli e originali i rivestimenti ecocompatibili in plastica riciclata.
DIFETTI
> Grinta. Da un motore da 200 CV ci saremmo aspettati maggiore vivacità.
> Reattività schermi. L’impianto multimediale è sofisticato: per questo saltano all’occhio i leggeri ritardi di risposta quando si impartiscono dei comandi tattili.
> Ricarica wireless. Non è prevista neppure come optional. Vetture meno costose la offrono di serie.
Motore a benzina | |
Cilindrata cm3 | 1997 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 147 (200)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 340/1300-4500 |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 11 (15)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 140/n.d. |
Potenza max complessiva kW (CV)/giri | 147 (200)/5500 |
Emissione di CO2 (gr/km) | 176 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
Rapporti del cambio | 9 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 216 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 8,5 |
Consumo medio (km/l) | 10,9 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 437/190/165 |
Passo cm | 268 |
Peso in ordine di marcia kg | 1770 |
Capacità bagagliaio litri | 472*/1156 |
Pneumatici (di serie) | 235/60 R18 |
*Misurato al soffitto
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Land rover Range rover evoque usate 2019 | 18.950 | 30.390 | 101 annunci |
Land rover Range rover evoque usate 2020 | 20.999 | 32.520 | 109 annunci |
Land rover Range rover evoque usate 2021 | 19.800 | 35.000 | 54 annunci |
Land rover Range rover evoque usate 2022 | 34.500 | 41.920 | 24 annunci |
Land rover Range rover evoque usate 2023 | 36.000 | 42.250 | 27 annunci |
Land rover Range rover evoque usate 2024 | 55.000 | 59.920 | 5 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Land rover Range rover evoque km 0 2023 | 55.900 | 55.950 | 2 annunci |