Ben riuscita anche dietro
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Questa nuova edizione della Skoda Octavia Wagon (le versioni station wagon hanno sempre rappresentato l’85% delle immatricolazioni della Skoda Octavia in Italia) è di 9 centimetri più lunga della precedente, rispetto alla quale appare anche decisamente più moderna (sostituisce un modello che risale al 2005). Riuscita, in particolare, la parte posteriore della carrozzeria, filante (grazie anche al lunotto piuttosto inclinato) e ben raccordata con il resto della vettura. Rispetto alla berlina a due volumi, di cui mantiene gli ingombri (è di un solo centimentro più alta) migliorano la visibilità posteriore e la praticità (il baule è molto più grande e c’è più spazio per la testa di chi siede dietro).
In quattro lo spazio abbonda
![Skoda Octavia Wagon](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAMLCwgAAACH5BAAAAAAALAAAAAABAAEAAAICRAEAOw==)
Salendo a bordo della Skoda Octavia Wagon ritroviamo l’ambiente sobrio e ben fatto della versione berlina. Le finiture sono valide, i materiali di qualità. Non in tutto quanto l’abitacolo, però: i pannelli delle porte, in plastica rigida e non rivestiti, contrastano con il materiale morbido usato per la plancia. Comoda la posizione di guida, piuttosto bassa ma ampiamente regolabile; completa e di facile lettura la strumentazione. Qualche perplessità, invece, per il navigatore: non per le sue caratteristiche (quello per la Elegance è un sofisticato, e caro, dispositivo con schermo a sfioramento da 8 pollici, che costa 2.050 euro), quanto per la posizione, dal momento che è collocato troppo in basso e obbliga a distogliere lo sguardo dalla strada per essere consultato. L’abitabilità è ottima, ma solo con quattro persone a bordo: la conformazione dello schienale e l’ingombrante tunnel centrale non rendono la vita facile al passeggero che siede in mezzo al divano. In compenso, lo spazio per le gambe è davvero notevole: dai 15 ai 40 centimetri.
Valige a volontà
Il bagagliaio della Skoda Octavia Wagon, con una soglia d’accesso a soli 64 cm da terra, è uno dei punti di forza della vettura. Molto ampio per le dimensioni dell’auto (da 610 a 1740 litri), è pure ben rifinito e pratico: sotto il piano c’è un pozzetto profondo 13 centimetri. Interessante il comando per abbassare lo schienale del divano: basta tirare una levetta ai lati del vano di carico.
Guida sempre piacevole
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Il motore della versione della Skoda Octavia Wagon che abbiamo guidato è il più potente tra quelli a gasolio: si tratta del 2.0 turbodiesel common-rail da 150 CV, condiviso con altri modelli del gruppo Volkswagen (di cui la Skoda fa parte). Piuttosto silenzioso, non è brusco nell’erogazione della potenza e spinge con grande progressione da subito (già dai 1500 giri), rendendo i sorpassi un gioco da ragazzi. La Skoda dichiara 8,6 secondi nel passaggio da 0 a 100 orari e 216 km/h di velocità massima: prestazioni che ci sono sembrate alla portata dell’auto. Il consumo medio dichiarato è davvero basso (23,8 chilometri con un litro di gasolio), ma in occasione del nostro test, svolto soprattutto su autostrade e statali, il computer di bordo ha fatto segnare 19 km/l. La guida è sempre piacevole, grazie anche a uno sterzo leggero e preciso, a un cambio a sei marce dagli innesti morbidi e fluidi e a un assetto che concede poco al rollio in curva. Le sospensioni, pur non eccedendo in morbidezza, assorbono a dovere le asperità della strada.
In arrivo anche 4x4
La nuova Skoda Octavia Wagon, già ordinabile ma presentata in occasione del weekend “porte aperte” del 25 e 26 maggio, parte da un prezzo contenuto: 18.610 per la versione 1.2 TSI Active da 105 CV. Ma anche nel caso della vettura guidata, la 2.0 TDI Elagance, il listino non è “pesante” (24.910 euro), considerando che si tratta dell’allestimento più lussuoso (comprende i sensori di parcheggio posteriori e i cerchi in lega di 17”). Gli altri motori disponibili sono il 1.4 e il 1.8 turbo a iniezione diretta, con potenze di 140 e 179 cavalli, e il 1.6 TDI da 105. Entro l’estate sarà disponibile anche la versione 4x4, ma solo in abbinamento ai motori a gasolio.
Secondo noi
PREGI
> Bagagliaio. È tra i più ampi della categoria, ed è pure ben sfruttabile.
> Guida. Sempre piacevole: tenuta di strada notevole, cambio ben manovrabile e sterzo preciso sono le frecce al suo arco.
> Motore. Un 2.0 turbodiesel common-rail vivace e sempre pronto.
DIFETTI
> Navigatore. Lo schermo è troppo in basso: per consultarlo si distoglie lo sguardo dalla strada.
> Pannelli porta. In un contesto di materiali di qualità, stonano un po’: sono in plastica rigida e non sono rivestiti.
> Quinto posto. Chi siede dietro, al centro, è penalizzato dalla forma del divano e dall’ingombrante tunnel che “spunta” dal pianale.