* prezzo indicativo
Poche modifiche

Dopo quattro anni e quasi 600.000 esemplari venduti in tutto il mondo, la Skoda Superb si concede un velo di fard. I cambiamenti riguardano frontale e posteriore, e non hanno stravolto l’insieme. Ora i fari sono più squadrati e il cofano prosegue fin dentro la mascherina per abbracciare il logo della casa, mentre il paraurti presenta delle nervature orizzontali e la presa d’ara è più grande. Dietro, la targa è migrata dal paraurti al portellone e le porzioni di fanali su quest'ultimo puntano ora verso l'alto. Inoltre, le luci sono caratterizzate da elementi a led che disegnano motivi a forma di “C” concentrici. Più limitate le novità “di sostanza”: tutti i motori sono stati confermati (a benzina si va dal 1.4 TSI da 125 CV al potente 3.6 V6 da 260 cavalli, quelli a gasolio sono il 1.6 TDI da 105 CV e il 2.0 TDI da 140 o 170 CV) ma ora, grazie anche allo Stop&Start e al recupero dell'energia in frenata, i consumi dichiarati sono inferiori, e arrivano addirittura a 23,8 km/l in media per il diesel più piccolo. Confermati anche i quattro allestimenti, mentre i prezzi sono lievitati di poche centinaia di euro: si parte dai 23.860 euro per le Skoda Superb a benzina e da 27.250 per quelle a gasolio (la wagon, invece, costa 1.070 euro in più a parità di versione). Le consegne avranno inizio a settembre.
Baule e portellone insieme

Nell’abitacolo della Skoda Superb le novità si limitano al nuovo disegno del volante e a inediti rivestimenti. Se gli assemblaggi sono esenti da critiche e i materiali gradevoli a tocco, più criticabili possono essere gli inserti nella plancia (grigi per la versione Active, simil alluminio per la Ambition e in finto legno per la più ricca Elegance), che non danno quell'idea di pregio che il tipo di vettura richiede. Alla Skoda Superb, comunque, non mancano né lo spazio né la praticità, grazie anche a piccole “furbizie” e optional presenti in poche altre auto. Per esempio, si può dotarla di un tetto di celle solari che alimentano l'impianto di ventilazione a vettura spenta (la casa promette che tale sistema abbassa la temperatura interna fino a 25 °C); non manca il riscaldatore/climatizzatore da attivare a vettura parcheggiata per trovarla poi “alla giusta” temperatura. Chi è intimorito dalle generose dimensioni della Skoda Superb (ben 483 cm da un paraurti all'altro), può montare il sistema di parcheggio automatico che funziona anche nei posteggi a pettine da eseguire in retromarcia. Infine, anche l'apertura Twindoor del baule è stata migliorata: ora per cambiare modalità ci sono due comandi esterni separati, anziché uno solo con selettore (premendo quello centrale, il baule si apre come nelle berline tradizionali, mentre con quello più a destra si solleva anche il lunotto, come se fosse un portellone in un unico pezzo). A 71 cm da terra, si spalanca quindi un grande bagagliaio (595 litri il volume di carico, che salgono a 1700 reclinando lo schienale del divano), largo fino a 104 cm e profondo 108.
Dietro? in prima classe

Il generoso passo di 276 cm (6 in più dell'intera lunghezza di una Smart) permette a cinque persone di viaggiare comodamente sulla Skoda Superb. Chi siede dietro ha sempre a disposizione almeno 16 cm per le ginocchia e, qualora non bastassero, si può ricorrere al nuovo optional che permette di comandare elettricamente il sedile anteriore destro direttamente dal divano. Quasi superfluo dire che l'abitacolo è disseminato di portaoggetti (anche refrigerati) e che i passeggeri posteriori dispongono di comandi separati per il climatizzatore, oltre che di bocchette d'aria nei montanti. Che la Skoda Superb sia pensata per essere guidata da un autista lo si vede anche dall'ombrello, nascosto nel pannello della porta posteriore sinistra: proprio dove “Ambrogio” andrebbe a prenderlo prima di scendere per aprire la porta posteriore destra, per far uscire la sua contessa. Peccato solo che, così studiato, questo parapioggia sia meno utile per chi guida l'auto da solo. E stupisce che, in una macchina curata e di rappresentanza, le guide delle poltrone anteriori siano prive di protezioni per le scarpe di chi siede sul divano.
Poca grinta e qualche “sussulto”

La Skoda Superb convince per il comfort: l'insonorizzazione è ben studiata (quasi assenti, anche in autostrada, i fruscii) e le sospensioni “lisciano” con efficacia buche e tombini senza risultare eccessivamente “molli” in curva. I comandi leggeri e i 1457 kg di peso impongono, comunque, una guida rilassata; anche perché, specie in ripresa, i 140 CV del 2.0 TDI, pur senza essere pochi, risultano un po' “svogliati”. La coppia massima di 320 Nm si trova fra i 1750 e i 2500 giri ed è inutile insistere, visto che già prima dei 4000 giri il motore ha già “dato tutto”; tanto più che, seguendo le indicazioni dell'indicatore di cambiata, ci si trova spesso con l'ago nella parte bassa del contagiri. In queste condizioni, tra l’altro, il quattro cilindri fa arrivare qualche vibrazione di troppo nell'abitacolo, fin sul volante. Secondo la Skoda, questa Superb passa da 0 a 100 km/h in 10 secondi netti e promette di toccare i 212 km/h. Numeri non certo impressionanti ma, in compenso, i valori ufficiali parlano di consumi ridotti del 16% rispetto a prima, con percorrenze medie di 21,7 km/l. Verificheremo tutto in una prova su strada, corredata dai rilevamenti strumentali, che potrete leggere in uno dei prossimi numeri di alVolante.
Secondo noi
PREGI
> Abitabilità. Lo spazio, specialmente dietro, abbonda in ogni direzione.
> Comfort. L'auto è ben isolata dall'esterno: in autostrada come sui sampietrini, si viaggia “sul velluto”.
> Praticità. I vani non mancano e la doppia apertura Twindoor aiuta parecchio quando si caricano i bagagli più voluminosi. E, a richiesta l'auto, si parcheggia e si rinfresca (o riscalda) da sola.
DIFETTI
> Dettagli. Gli inserti nella plancia dall’immagine cheap e l'assenza di protezioni per le scarpe di chi siede dietro stonano in una vettura di questo livello.
> Vivacità. Il due litri a gasolio non è certo sottodimensionato, ma, anche senza marciare a pieno carico, a volte si vorrebbe più brio.
> Vibrazioni. Ai bassi regimi (dove ci si trova spesso, seguendo l'indicatore di cambiata), il motore trasmette qualche vibrazione di troppo.