La spaziosa suv Subaru Forester arriva alla sesta generazione: cambia tanto all’esterno (fra l’altro è più lunga di 3 cm, arrivando a 467 cm in totale) e si aggiorna dentro, con un nuovo sistema multimediale. A livello meccanico resta quasi uguale, confermandosi una 4x4 adatta anche ai terreni più scivolosi e al fuori strada discretamente impegnativo. Merito della altezza minima da terra di ben 22 cm e dell’efficace trazione integrale, con albero di trasmissione che dà motricità anche alle ruote posteriori. Il 2.0 boxer mild hybrid, invece, perde 14 CV (ora ne ha 136) per limitare le emissioni inquinanti.
Fuori è un po’ meno spigolosa e soprattutto più moderna e armoniosa, soprattutto nel frontale, che ha luci affusolate e collegate al logo frontale da una striscia cromata. Le fiancate hanno finestrini ampi, con cerchi in lega che in questa versione Premium sono di 19”; le protezioni in plastica dei passaruota, esagonali, ne sottolineano l’aspetto massiccio. Dietro mantiene un lunotto quasi verticale e si distingue per le luci che ora sono collegate al logo al centro del portellone (che in questa versione Premium è motorizzato).
Gli interni della Subaru Forester sono stati solo ritoccati e, come tutta la vettura, hanno un’impostazione classica; le plastiche sono gradevoli e i pannelli ben assemblati danno un’impressione complessiva di robustezza. Nuovo è il sistema multimediale, identico a quello della crossover Subaru Crosstrek (qui il primo contatto) che dispone di uno schermo principale dallo sviluppo verticale di 11,6”: rimpiazza i due display della vecchia versione (di 8” e di 6,2”). Il cruscotto, con indicatori a lancetta di facile lettura e uno schermo di 4,2” al centro che è poco configurabile e ha un aspetto superato. Restano alcuni comandi fisici per il “clima” automatico bizona (di serie in tutte le versioni) e il volume dell’impianto audio, mentre il resto si gestisce, meno agevolmente, dal display.
L’abitabilità è ottima. Sulle ampie e comode poltrone (riscaldabili e regolabili elettricamente) anche i più alti si trovano a proprio agio. Dietro, tre adulti di media corporatura si accomodano facilmente, pur in presenza di un ingombrante tunnel al centro del pavimento; in questa Premium anche i posti laterali del divano sono riscaldabili. Regolare il baule, che ha una capienza piuttosto buona: da 508 litri (viaggiando in cinque e fino al tendalino) a 1.731 (con divano reclinato e caricando fino al soffitto). Il portellone è motorizzato e l’imboccatura larga; non molto distante da terra la soglia, dato che abbiamo misurato 74 cm.
Il 2.0 quattro cilindri boxer a benzina mild hybrid della Subaru Forester si abbina a un motore elettrico da 16,7 CV posto nel cambio CVT a variazione continua; la batteria da 0,6 kWh è sotto il baule e la trazione integrale è permanente, con ripartizione variabile della coppia motrice. La spinta è sempre molto omogenea, ma quando si preme con decisione l’acceleratore il 2.0 sale bruscamente di giri, con un noioso “effetto scooter” compensato solo in parte dall’elettronica che simula i cambi marcia. Le prestazioni non sono brillanti, come è ovvio dati i 136 CV e i 1.717 kg di peso a vuoto: lo “0-100” ufficiale è di 12,2 secondi, invece degli 11,8 di prima. Invariato il consumo ufficiale, di 12,3 km/litro: il dato ci pare realistico, ma non è un granché per un’ibrida.
Una delle caratteristiche che distingue la Subaru Forester è il sistema 4x4 sempre in presa, con due modalità di funzionamento che si selezionano dalla zona superiore del display principale: neve/terra o neve alta/fango (disinserisce il controllo di trazione, facendo slittare un po’ le ruote per non perdere l’abbrivio e, grazie alla forza centrifuga, liberare gli intagli del battistrada dal ghiaccio o dalla fanghiglia). Quest’ultima funzione le permette di trarsi d’impaccio senza grossi problemi anche sui fondi molto viscidi e scivolosi, come i sentieri melmosi che abbiamo attraversato durante il test. Rassicurante la guida su asfalto, con sterzo progressivo e dalla giusta consistenza e sospensioni che “digeriscono” con efficacia le imperfezioni del fondo.
La Subaru Forester è offerta nelle versioni Free, Style, 4Adventure e Premium. Tutte hanno di serie la guida semiautonoma, il climatizzatore automatico bizona e i sedili riscaldabili. Rispetto a prima sono rincarate di 1.000 euro (fa eccezione la versione 4Adventure il cui listino è aumentato di 500 euro). Si parte dai 41.950 euro della Free e si arriva ai 48.450 della Premium oggetto di questo test che in più, fra l’altro, ha il tetto panoramico, i sedili in pelle e il navigatore. Fino al 31 dicembre 2024, comunque, la casa propone uno sconto di ben 6.050 euro su tutte le versioni e anche 8 anni di garanzia senza limiti di chilometraggio.
Motore termico | |
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1995 |
No cilindri e disposizione | 4 orizz. contrapposti |
Potenza massima kW (CV)/giri | 100 (136)/5600 giri |
Coppia max Nm/giri | 182/4000 |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 12,3 (16,7)/n.d. |
Potenza massima compessiva kW (CV)/giri | 100 (136) |
Batteria | ioni di litio 0,6 kW |
Emissione di CO2 grammi/km | 183 |
No rapporti del cambio | automatico CVT + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 188 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 12,2 |
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP) | 12,3 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 467/183/173 |
Passo cm | 267 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1717 |
Capacità bagagliaio litri | 508/1731 |
Pneumatici (di serie) | 235/50 R 19 |
Serbatoio litri | 48 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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