Suzuki Vitara: più tensione, meno consumi

La nuova versione della suv giapponese Suzuki Vitara non cambia nell’estetica della carrozzeria e degli interni, ma porta al debutto un’importante novità tecnica, ovvero un sistema ibrido a benzina di nuova generazione, caratterizzato da una batteria con una tensione di 140 volt abbinata a un inedito 1.5, che a listino si affianca a quella con il 1.4 mild hybrid a 48 V. Disponibile a partire da 30.400 euro con la trazione anteriore nella sola versione full optional StarView (con il tetto apribile panoramico), la Suzuki Vitara 1.5 Hybrid costa 6.000 euro in più della 1.4 Cool 2WD e 3.800 in più rispetto alla 1.4 Top. Come nelle altre Vitara, gli interni si fanno apprezzare per la buona disponibilità di spazio, ma non convincono del tutto per la qualità delle plastiche (a eccezione di quella morbida della parte superiore della plancia, gradevole al tatto e  alla vista) e per lo scomodo e poco preciso sistema di regolazione a scatti dello schienale dei sedili anteriori.

Progettato dalla Suzuki, il sistema full hybrid della Suzuki Vitara 1.5 Hybrid è composto dal 4 cilindri aspirato 1.5 da 102 CV di potenza e 138 Nm di coppia, abbinato a un piccolo motore elettrico (Motor Generator Unit o MGU, collegato tramite il riduttore ad un albero parallelo all’albero primario del cambio) da 33 CV e 60 Nm; la potenza complessiva del sistema ibrido è di 114 CV. L’MGU ha sia la funzione di generatore che recupera energia nei rallentamenti sia quella di motore di trazione (tanto che a batteria carica, in partenza e a velocità costante tra i 60 e gli 80 km/h consente di percorrere circa 4 km a emissioni zero, cosa che non è possibile con le Vitara a 48 V). È alimentato da una batteria agli ioni di litio titanato (una versione più efficiente e più veloce nella ricarica) a 140 V, con una capacità di 0,84 kWh. Quest’ultima, collocata nel doppiofondo sotto il baule, immagazzina l’energia elettrica recuperata in decelerazione e in frenata, ma viene anche rigenerata dal motore termico quando si viaggia a velocità costante.

Alla batteria a 140 V della Suzuki Vitara 1.5 Hybrid si affiancano altri due accumulatori, uno al piombo a 12V nel vano motore e uno al litio a 12 V sotto il sedile del guidatore. Queste due unità partecipano alla gestione dell’ISG (Integrated Starter Generator) che svolge le funzioni di motorino di avviamento e alternatore, oltre ad alimentare i sistemi di bordo durante le fasi di arresto o di guida in modalità elettrica. Due le modalità di guida selezionabili: Eco e Standard. In quest’ultima la MGU assiste più frequentemente il motore a benzina. Inedito anche il cambio robotizzato AGS (Automatic Gear Shift, posizionato tra la frizione e il motogeneratore elettrico), sviluppato dalla Suzuki appositamente per integrarsi con il nuovo sistema ibrido a 140 V. Questa tecnologia sarà estesa anche ad altri modelli Suzuki, come la S-Cross di recente profondamente aggiornata (leggi qui il primo contatto)

La nuova Suzuki Vitara 1.5 Hybrid 4WD (fa spendere 2.500 euro in più della 2WD) beneficia dell’efficace e apprezzato sistema di trazione integrale AllGrip, con albero di trasmissione. Quattro le modalità di guida: Auto (che privilegia il risparmio di carburante, inviando la coppia principalmente alle ruote anteriori), Sport (che rende più reattiva la risposta del motore alle sollecitazioni dell’acceleratore e ricorre più spesso alla trazione 4x4), Snow (progettata per sfruttare al meglio la trazione integrale, migliorando la motricità su fondi sdrucciolevoli, come la neve) e Lock (che prevede uno slittamento limitato dei differenziali, trasferendo la coppia motrice ai soli pneumatici in presa). Nel test abbiamo percorso diversi chilometri in autostrada, in cui abbiamo potuto viaggiare per brevi tratti in elettrico a velocità costante e in decelerazione, riuscendo perfino a recuperare tre dei quattro stadi che visualizzano nel cruscotto la quantità di carica della batteria: bastano pochi chilometri, infatti, per la rigenerazione delle celle con il motore e nelle rare fasi di decelerazione.

In città e sulle tortuose strade di montagna dell’Appennino toscano nei pressi di Massa (dove si è svolto il test), la Vitara ci è piaciuta per l’elevata maneggevolezza, assicurata dalle sospensioni solide e da una buona risposta del sistema ibrido in modalità Sport. Nell’uso in modalità Eco e con un’andatura molto tranquilla, invece, la Suzuki Vitara 1.5 Hybrid è caratterizzata da una discreta fluidità di marcia, ma appare poco pronta nella risposta. Il cambio robotizzato non è un fulmine nei passaggi di marcia, specie nel salire al rapporto superiore (anche usandolo in manuale, agendo sulle levette al volante) e nel momento della cambiata fa percepire una certa irregolarità, che alla lunga può risultare fastidiosa (un comportamento che nell’uso sportivo diventa ancor più evidente, senza mai apparire sgradevole, però, come un CVT).

Nel test abbiamo anche affrontato un lungo tratto in fuori strada, in mezzo ai boschi, su sentieri stretti e sassosi, con passaggi abbastanza impegnativi, che hanno messo in evidenza l’elevata efficienza sui terreni difficili della suv giapponese (con il sistema AllGrip impostato su Lock). Specie se si considera che la Suzuki Vitara 1.5 Hybrid 4WD utilizzata non aveva alcuna preparazione speciale per l’off-road, adottando invece normalissime gomme stradali e l’assetto comune a tutte le versioni, con le sospensioni di serie e l’altezza minima da terra di 17,5 cm (buona, ma non eccezionale). Quanto ai consumi, nella prova su asfalto il computer di bordo ha segnalato una media di quasi 18 km/l, e di 13 in totale, compreso il difficile tratto in fuoristrada. Davvero non male.

La Suzuki Vitara 1.5 Hybrid 4WD, è in vendita a 32.900 euro nella sola versione StarView, la più ricca della gamma. Di serie, oltre a sette airbag (compreso quello per le ginocchia del guidatore), ai fari full led, ai cerchi in lega di 17”, al navigatore, al tetto panoramico apribile e al “clima” automatico, ha una completa dotazione di sicurezza, che comprende la frenata automatica d’emergenza, il monitoraggio dell’angolo cieco con avviso di traffico trasversale posteriore, il riconoscimento della segnaletica stradale e il cruise control adattativo con la funzione Stop&Go.

PREGI
> Abitabilità. Gli interni sono ampi e luminosi: sembra quasi di essere a bordo di una suv più grande.
> Dotazione.  Quella di serie è davvero completa, anche sul piano della sicurezza, con i fari full led e il cruise control adattativo con funzione Stop&Go.
> Sistema di trazione 4x4 AllGrip. Raffinato ed efficace, offre varie modalità di guida a seconda del tipo di fondo 

DIFETTI
> Baule. Non è molto capiente e a causa della presenza della batteria sotto il piano perde 73 litri rispetto a quello delle Vitara con tecnologia a 48 V. 
> Dettagli. Alcune plastiche rigide e sottili hanno un aspetto economico.
> Poltrone. La regolazione dell’inclinazione a scatti degli schienali tramite una leva non è precisa.