* valore espresso in km/m3 e non in km/l
MONOCARBURANTE

La eco up! è la declinazione a metano della Volkswagen più piccola: rispetto alle versioni a benzina costa tra 2.250 e 2.700 euro in più (in base all'allestimento), e le prime consegne sono previste a inizio 2013. Da fuori, l'unico modo per riconoscerla è guardare la sigla sulla coda, ma anche dentro si deve aguzzare la vista: di nuovo c'è solo l'indicatore del serbatoio, un unico strumento a lancetta che, nei primi 2 secondi dopo l'avviamento, mostra il livello della benzina, per poi passare a quello del metano. Assente anche il pulsante per comandare il passaggio da un combustibile all’altro: la eco up! è un’auto “monocarburante”, cioè pensata per andare solo a gas, con una piccola riserva di benzina (10 litri: per la casa bastano per circa 220 km) per le emergenze. Come tutte le auto di questo tipo, questa piccola tedesca gode di incentivi nazionali e locali (il bollo è ridotto del 75%). Per il resto, la eco up! è venduta negli stessi allestimenti e con gli stessi optional (cambio robotizzato escluso) delle altre up! (qui), delle quali conserva sia i pregi (spaziosità e airbag laterali di serie) sia i punti deboli (come la cappelliera che non si alza col portellone e il fatto che il guidatore non dispone di comandi per l’alzavetro del passeggero).
NIENTE “TAGLI” AL BAULE

È sottopelle che la eco up! cambia radicalmente. Due bombole sono ospitate sotto il divano e sotto il bagagliaio (al posto della ruota di scorta, sostituita da un kit “gonfia e ripara”): hanno una capienza rispettivamente di 35 e 37 litri, per un totale di 11 kg di metano che, secondo la Volkswagen, bastano in media per 380 km. Il bagagliaio conserva una capacità identica a quella della up! a benzina: 251 litri, che diventano 951 abbassando lo schienale del divano. Anche il “mille” a tre cilindri è stato oggetto di interventi mirati: il rapporto di compressione è cresciuto da 10,5:1 a 11,5:1, mentre le candele e la taratura della centralina sono specifiche. Nuovi anche il catalizzatore e i materiali delle valvole, delle loro guide e delle sedi di tenuta (devono compensare la minore capacità di lubrificazione del metano). Nonostante queste ottimizzazioni, però, la potenza originale è calata, da 75 cavalli a 68. In compenso, la eco up! non richiede una manutenzione più frequente rispetto alle versioni a benzina (da non dimenticare, però, la revisione quadriennale delle bombole, obbligatoria per legge).
INDOLE TRANQUILLA

La trasformazione a metano ha portato a un sovrappeso di circa 100 kg che, sommandosi alla riduzione della potenza del 1.0, porta la eco up! a essere più pigra delle “sorelle” a benzina: la casa, infatti, parla di uno “0-100” in 16,3 secondi e di una velocità massima di 164 km/h, dati peggiori non solo rispetto alle up! con 75 CV, ma anche a quelle con 60. Una volta avviato il motore, la eco up! non pare diversa dalle altre, col suo tre cilindri che, al minimo, fa filtrare nell'abitacolo poche vibrazioni, i comandi leggeri (ok nel traffico) e una sensazione di solidità di solito riservata alle vetture più grandi. Seguendo poi le indicazioni dell'indicatore di cambiata, che suggerisce di mettere mano al comando già attorno ai 2.000 giri, non si minimizzano solo i consumi, ma anche una certa rumorosità del motore, piuttosto evidente quando si affonda il pedale del gas e si superano i 3000 giri: un regime oltre il quale, comunque, le riprese non diventano così brillanti come ci si aspetterebbe. Guidando sugli 80-90 km/h, lungo un tratto di strada scorrevole e pianeggiante, durante il test abbiamo ottenuto con facilità (secondo il computer di bordo) una media di 32,3 km/kg: un dato che, se fosse confermato dagli strumenti, non sarebbe lontano dai 34,5 km/kg (pari a 22,7 km al m3) dichiarati come media dalla Volkswagen. Peccato che, a differenza delle altre up!, la versione a metano non possa montare il cambio robotizzato ASG, che aiuta a ridurre ancora di più lo “stress da traffico” e promette di far consumare ancora meno.
SECONDO NOI
PREGI
> Economia. Il metano è oggi uno dei carburanti più economici, con risparmi che arrivano al 50% sulla benzina. E, per i veicoli che vanno solo con questo gas, non mancano forme di agevolazione, come l’accesso ai centri storici e il bollo ridotto.
> Finiture. Benché piccola, ha finiture “da grande”: materiali e assemblaggi paiono curati e fatti per durare nel tempo.
> Spazio. La up! è fra le utilitarie più generose di centimetri per persone e bagagli; e la versione a metano offre lo stesso identico spazio.
DIFETTI
> Cambio automatico. A differenza delle auto a benzina, sulla eco up! non si può ordinare: un bell'handicap per una “cittadina”.
> Dettagli. Se la qualità delle finiture è buona, la up! scivola su un paio di particolari: la cappelliera che non si solleva aprendo il portellone (va tirata su a mano) e il tasto dell'alzavetro anteriore destro, presente solo sulla portiera del passeggero.
> Vivacità. Già la up! non è un fulmine, ma la eco up! è ancor più “seduta”: per riprendere velocità con brio si è spesso costretti a scalare marcia.