La BYD Atto 3 è una crossover a corrente che nasce in Cina e, in relazione al prezzo, è parecchio ricca. Valida anche per comfort e scatto, “dondola” parecchio in curva. Ben fatto l’abitacolo e discreta l’autonomia, ma per ricaricare dalle colonnine “rapide” serve più tempo che con le rivali.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Ricarica | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Aiuti alla guida | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Questa filante e ben fatta crossover elettrica arriva dalla Cina: è prodotta da un colosso dell’elettronica, che domina in patria le vendite di vetture “verdi” e che vende i suoi accumulatori anche ad altri costruttori (perfino alla Tesla). La BYD Atto 3 usa una piattaforma specifica per auto a batteria, con soluzioni raffinate come la pompa di calore (per riscaldare l’aria dell’abitacolo usa meno energia rispetto alle più diffuse resistenze elettriche). Non un granché, però, le prestazioni in ricarica: se con la corrente alternata (quella di casa e delle colonnine più diffuse) accetta fino a 11 kW, un valore nella norma, con la continua degli stalli super rapidi non va oltre gli 88 kW. Così, per un 10-80% servono almeno 44 minuti.
I 204 CV rendono scattante la BYD Atto 3, che è anche bene insonorizzata e passa morbida sulle buche. Tuttavia, non è il caso di “correre”: forzando l’andatura il rollio diventa evidente e l’avantreno tende ad allargare la traiettoria; l’Esp interviene al momento giusto, ma bruscamente. Inoltre lo sterzo, leggero e non molto preciso, presenta delle reazioni in piena accelerazione.
Niente male, invece, la frenata della BYD Atto 3: l’impianto è potente, sebbene soffra un po’ nell’uso più intenso e il pedale sia “spugnoso”. Ricca la dotazione: la versione del test è la “base”, eppure è ha già i sedili a regolazione elettrica, il tetto panoramico e tanti aiuti elettronici, inclusa la guida semiautonoma. Non sono previsti optional e pure le cinque tinte a scelta per la carrozzeria sono incluse nel prezzo. La più costosa Design dà poco di più: il display centrale di 15,6” anziché di 12,8”, il portellone motorizzato, il purificatore per l’aria interna e le luci d’ambiente anche nelle maniglie. Lunga infine la garanzia: di ben sei anni o 150.000 km, che salgono a otto anni o 200.000 km per la batteria.
L’Euro NCAP, l’ente europeo che verifica la sicurezza, ha sottoposto la BYD Atto 3 ai test nel 2022, assegnandole quattro stelle su cinque: anche grazie alla presenza di un airbag fra le poltrone, la protezione dei passeggeri in caso di incidente è elevata. Meno valida la sicurezza in caso di investimento di un pedone, ma questa eventualità è resa più remota dalla frenata automatica d’emergenza, che ha dimostrato di funzionare egregiamente in quasi tutte le situazioni (fa eccezione la retromarcia con un pedone fermo dietro l’auto).
Plancia e comandi
Se l’esterno è sobrio, l’abitacolo della BYD Atto 3 stupisce con arditi abbinamenti di colore, forme morbide e diffuse luci ambientali configurabili; ricercato il design, con il tema della forma cilindrica che si ritrova nel selettore per la marcia in avanti o indietro, nelle bocchette del “clima” e negli altoparlanti. Le finiture sono convincenti: la plancia, i pannelli porta e la parte alta del tunnel sono rivestiti morbidamente, con cuciture rosse a contrasto.
Al centro della plancia spicca lo schermo di 12,8”, da cui si controlla anche il “clima” (che è solo monozona): avremmo preferito dei comandi fisici. Perfino il ricircolo dell’aria si gestisce dal display e il relativo comando è in primo piano solo nella homepage: usando il navigatore o altre funzioni, va cercato in un’altra schermata. Sotto le bocchette centrali c’è la piastra di ricarica per i cellulari e non manca un utile doppio portabibita nel tunnel. Ampio e ben rifinito il pozzetto sotto il bracciolo centrale; peccato che non sia refrigerato, ma ha comunque, come l’altro, il fondo in gomma antirumore.
Sistema multimediale
Assai reattivo e personalizzabile, è in pratica un tablet Android; non molte ma utili le app installabili (come Spotify). Di serie Android Auto e Apple CarPlay e il navigatore; questo trova le colonnine di ricarica, ma non suggerisce se e dove fermarsi. Inoltre, le sue indicazioni non sono ripetute nel cruscotto, che è di soli 5”, poco configurabile e con alcune scritte piccole. Premendo un tasto (virtuale o fisico nel volante), lo schermo centrale di 12,8” ruota e si pone in verticale: in alcuni casi, come quando si usa il navigatore, questo facilita la visualizzazione.
Abitabilità
Tanto lo spazio a bordo della BYD Atto 3, che sembra ancora di più grazie alla luce che filtra dal tetto panoramico apribile (con tendina). Dietro, tre adulti viaggiano comodi, grazie alla forma del divano e al pavimento piatto (ma un po’ rialzato a causa della batteria piatta nel pianale: le ginocchia stanno molto piegate). Davanti i sedili sono ampi, bene imbottiti e non molto fascianti. Rivestiti con soffice ecopelle, presentano caratteristici poggiatesta integrati e sono riscaldabili e regolabili elettricamente (ma non nella zona lombare). Ben fatti anche dietro i pannelli delle porte e per chi sta sul divano non mancano un bracciolo centrale a scomparsa, le bocchette del “clima”, due prese Usb per la ricarica e vari portaoggetti; ce n’è anche uno fra le poltrone e altri sul retro dei loro schienali. Invece delle pareti, le tasche nelle porte hanno degli elastici, tanto caratteristici quanto poco pratici: non trattengono bene gli oggetti e, se “pizzicati”, emettono dei suoni. Immaginate di portare dei bimbi...
Bagagliaio
Con 440 litri, in assoluto il vano della BYD Atto 3 non è piccolo. Ma più di una rivale fa meglio. La bocca di carico è comunque ampia e squadrata: risulta facile caricare e l’anello a cui si aggancia il portellone è ben protetto. Il vano ha forme regolari, ma le pareti in plastica si rigano facilmente e manca una botola passante nello schienale. Il fondo può essere posizionato su due altezze a scelta, distanti ben 16 cm: in quella più bassa, ci stanno anche due grandi valigie impilate una sull’altra. Con 77 cm, la soglia del bagagliaio è piuttosto distante da terra.
In città
Le sospensioni della BYD Atto 3 “lisciano” l’asfalto e lo sprint non manca. Come ogni elettrica, sotto i 30 km/h emette un suono per avvisare i pedoni del suo arrivo; peccato che sia riprodotto pure all’interno e che non si possa disattivare (fa solo scegliere fra tre “temi musicali”). Preziose in manovra le telecamere perimetrali (di serie), ma non è prevista la modalità one-pedal che permette di gestire accelerazione e rallentamenti (fino all’arresto della vettura) senza dover premere il pedale del freno.
Fuori città
La BYD Atto 3 può scattare con molta decisione, ma lo sterzo leggero e l’evidente rollio in curva consigliano una guida dolce. Manca la modalità one-pedal per gestire anche i rallentamenti col solo acceleratore e, pur impostando la frenata rigenerativa sul livello maggiore, in rilascio l’auto decelera blandamente. Discreta l’autonomia rilevata: 420 km con una carica.
In autostrada
A 130 km/h non si percorrono molti chilometri (227 secondo i nostri strumenti), ma, impostando il cruise control sui 110 all’ora, si arriva a 290 km. Ben tarata la guida semiautonoma: l’auto si mantiene al centro della corsia e alla giusta distanza dai veicoli che precedono con manovre progressive. Ridotti i fruscii, presenti (e poco fastidiosi) solo oltre i 100 km/h.
COMFORT
Molleggio e insonorizzazione sono di qualità: il relax in marcia è assicurato.
DOTAZIONE
Perfino in questa versione “base” c’è molto: sia per il comfort, sia per la sicurezza.
FINITURE
Stile e colori degli interni possono piacere o no, ma la bontà di materiali e montaggi è indubbia.
SPAZI DI ARRESTO
Dopo ripetute frenate al limite l’impianto perde di efficacia, ma si tratta di situazioni estreme: di solito, ci si ferma in spazi molto ridotti.
“CLIMA”
Solo monozona, si gestisce dal display (che presenta dei menù poco pratici).
CORDE NELLE TASCHE
Sono originali, ma non trattengono bene gli oggetti. E i bambini potrebbero usarle per dar vita a “concerti” non proprio gradevoli.
PRESTAZIONI IN RICARICA
La batteria accetta fino a 88 kWh, mentre le migliori rivali arrivano al doppio.
SUONO PER I PEDONI
Non si capisce perché debba essere riprodotto anche dentro l’auto e ad alto volume.
Motori elettrico anteriore | trifase |
Potenza massima kW (CV)/giri | 150 (204)/5000 |
Coppia max Nm/giri | 310/0-4620 |
Tipo di batteria | ioni di litio |
Tensione-capacità | 403 V - 60,5 kWh |
Pot. max ricarica da colonnine | |
in corr. alternata | 11 kW |
in corr. continua | 88 kW |
Tempo max di ricarica | 9 ore e 42 min. a 7 Kw |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Traino kg | non consentito |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 446/188/162 |
Passo cm | 272 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1750 |
Capacità bagagliaio litri | 440/1338 |
Pneumatici (di serie) | 235/50 R 18 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
169,3 km/h | 160 km/h | ||
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 7,7 | 7,3 secondi | |
0-400 metri | 15,7 | 147 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,9 | 169,3 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 26,6 | 169,3 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 2,1 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 4,9 | non dichiarata | |
AUTONOMIA | Rilevata | Dichiarata | |
fuori città | 420 km | non dichiarata | |
in autostrada | 227 km | non dichiarata | |
media | 356 km | 427 km | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
Medio | 5,5 km/kWh | 6,9 km/kWh | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 35 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 60,5 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 10,7 metri |