La BYD Seal U è una crossover di grandi dimensioni (è lunga quasi 480 cm) elettrica o ibrida plug-in (in quest’ultimo caso, al nome si aggiunge la sigla DM-i). Fuori, le due versioni si differenziano per il frontale: chiuso per l’elettrica, con una griglia al centro caratterizzata da elementi orizzontali satinati quello dell’ibrida “alla spina”. Non mancano gli elementi tipici delle suv, come le protezioni sottoscocca e il contorno dei passaruota in plastica nera. Nella parte posteriore, molto elaborata, i fanali hanno uno sviluppo orizzontale e sono collegati da una banda luminosa. Il lunotto è incorniciato nella parte alta da uno spoiler e in quella bassa da un codino appena abbozzato.
Una volta a bordo, balza all’occhio il grande schermo centrale (di 12,8” per l’allestimento Comfort e di 15,6” per il Design), in grado di ruotare di 90° per essere visualizzato in orizzontale o in verticale. Il sistema multimediale, compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, è reattivo e di facile lettura, così come il quadro strumenti digitale di 12,3”. Il rivestimento di plancia e sedili è in ecopelle e la ventilazione e il riscaldamento sono di serie per i sedili anteriori. Il divano assicura parecchio spazio a tre passeggeri: persino quello centrale sta comodo, grazie al pavimento completamente piatto anche nell’ibrida plug-in. Qualcosa in più ci si poteva aspettare dalla capacità del bagagliaio; inoltre, c’è il doppio fondo, ma è troppo piccolo per contenere i cavi di ricarica.
Le BYD Seal U ibride sono equipaggiate con un 1.5 a benzina, che può azionare il generatore del sistema elettrico o muovere direttamente l’auto. La variante Boost a trazione anteriore ha un solo motore elettrico per una potenza di sistema di 218 CV, mentre la Design ne ha due (uno davanti e uno dietro, che danno la trazione integrale) per 324 CV combinati. Due anche le varianti elettriche, la Comfort e la Design, che differiscono tra loro per qualche accessorio (la Design, per esempio, ha uno schermo più piccolo) e soprattutto per la capacità della pila: da 71,8 kWh la prima, da 87 kWh la seconda. Ne consegue un autonomia dichiarata rispettivamente di 420 o 500 km con un “pieno” di corrente. Per tutte, il comfort è molto buono; l’auto è sicura, ma nella guida decisa si nota qualche oscillazione e lo sterzo non è un campione di precisione.