Pur conservando le proporzioni e l’impostazione meccanica delle precedenti Porsche 911, questa è tutta nuova. Decisamente brillante il 3.0 biturbo boxer, abbinato a un nuovo e valido cambio robotizzato a doppia frizione a otto marce (prima erano 7). A migliorare l’agilità contribuiscono anche le ruote posteriori sterzanti, e persino il comfort è buono. Pur con alcuni richiami alla tradizione, l’abitacolo è moderno. Tuttavia, alcuni dettagli non convincono. Questa sportiva è meno cara di alcune rivali, ma la sua dotazione va integrata: considerati gli “extra”, la vettura in prova costa oltre € 160.000. E non è neppure full optional...
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Aiuti alla guida | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La coupé tedesca sembra soltanto “rinfrescata”, ma è (quasi) tutta nuova: la si riconosce dal cofano squadrato e dai fanali sottili e “collegati” tra loro. In tutte le edizioni della sportiva tedesca (otto, con questa), il look si è sempre ispirato alle forme del primo modello del 1963. Inedite, però, le maniglie a filo della carrozzeria e le ruote posteriori più grandi di quelle anteriori (21”contro 20”). Come da tradizione, la Porsche 911 è una sportiva dalle prestazioni elevate, ma tutt’altro che spartana: ben fatto l’abitacolo (solo la leggibilità del cruscotto non è ottimale), con richiami al passato. Valido il comfort, e niente male pure lo spazio per i bagagli. Specialmente con le ruote posteriori sterzanti (valgono tutti gli oltre duemila euro richiesti), la guida migliora. Una coppia di motorini elettrici fa sterzare il retrotreno: in direzione uguale all’asse anteriore (per dare più stabilità), oppure opposta (favorendo l’agilità). Rispetto al sistema usato in precedenza, il software di controllo è sviluppato “in casa” e non più fornito dalla ZF.
Inedito il cambio della Porsche 911: il robotizzato a doppia frizione (con otto marce anziché sette) ha una logica automatica impeccabile, a cominciare dall’impiego in pista. Rapidissimo, sceglie sempre la marcia più adatta in base allo stile di guida, al percorso (“letto” nelle mappe del navigatore), al traffico e a quanto rilevato dal radar del cruise control adattativo. Chi, invece, non può fare a meno della trasmissione manuale, dovrà pazientare ancora un po’ di tempo. Nell’impostazione meccanica, questa sportiva è fedele alle sue origini e sfrutta un potente motore (“a sbalzo”, ovvero dietro l’asse posteriore) boxer: i sei cilindri sono orizzontali, e i pistoni che si “fronteggiano” si muovono simultaneamente ma in direzione opposta, annullando le vibrazioni. La nuova unità deriva dalla precedente, ma ha i turbo modificati, e la trappola antiparticolato. I filtri dell’aria e gli intercooler (14% in più di capacità) sono in posizione invertita: i primi, dietro le ruote posteriori anziché sotto lo spoiler, ora si possono sostituire senza smontare il paraurti.
Di livello molto elevato, e non solo per una coupé sportiva il comfort della Porsche 911: non si notano fruscii d’aria o rumori di rotolamento. E le sospensioni (McPherson davanti e multilink dietro) assorbono decorosamente le sconnessioni. Altissima la tenuta di strada: a differenza che nel vecchio modello, il valido Esp ha la stessa taratura in ogni modalità di guida. Se viene disinserito (è possibile farlo anche parzialmente), le reazioni restano progressive. Peccato solo che per equipaggiare a dovere questa sportiva occorra spendere parecchio: si paga persino il servosterzo ad assistenza variabile. Optional pure molti degli aiuti alla guida, come il mantenimento in corsia. È di serie, invece, la modalità Wet per i fondi bagnati: riduce le perdite d’aderenza sul bagnato rendendo meno reattivo il comando dell’acceleratore, modificando la logica del cambio e anticipando l’intervento di Abs ed Esp. Questa modalità viene suggerita automaticamente al guidatore quando i sensori nei passaruota avvertono la presenza d’acqua sulla strada. La Carrera S c’è anche nelle varianti Cabriolet e 4S, a trazione integrale, riconoscibili in passato per la maggiore larghezza, ma oggi identiche alle altre.
Plancia e comandi
Anche nell’abitacolo l’evoluzione è evidente: la plancia, bassa e larga, pur ricordando quella delle prime Porsche 911 integra con gusto elementi moderni, quali i bilancieri dalla finitura zigrinata (estesa pure al minuscolo selettore del cambio). Pochi i comandi fisici: ma sono quelli “giusti”, e risultano intuitivi da usare e gradevoli al tatto. Come le rotelle del climatizzatore e il tasto che attiva una funzione a piacere, posizionato sotto lo schermo centrale vicino all’hazard. Le finiture includono apprezzabili finezze “racing”: come, nel volante GT (optional), le viti nere a vista attorno ai tasti inseriti nelle razze. E in pacchetto Sport Chrono comprende una rotella fra le razze per selezionare le varie modalità di guida. Adeguati i portaoggetti: a quello (largo, ma non profondo) sotto il bracciolo si aggiungono il pozzetto sul tunnel e le tasche nelle porte. Parlando del cruscotto, i cinque strumenti tondi sono un “classico” di questo modello; però, quelli alle due estremità restano coperti dalla corona del volante. Solo il contagiri ha una vera lancetta: ai suoi lati ci sono degli schermi configurabili (quello destro può mostrare pure il navigatore). Evoluto il sistema multimediale, dalla grafica minimalista e curata. Schermo tattile di 10,9’’, collegamento al web (anche per navigatore, news, meteo e altro) e Apple CarPlay sono di serie, mentre non si possono avere neppure a pagamento Android Auto e la piastra di ricarica senza fili per cellulari; e il valido hi-fi Bose va acquistato a parte.
Abitabilità
Le poltrone anteriori della Porsche 911 sono accoglienti anche per persone alte e robuste, al contrario dei due (piccoli) posti posteriori; ma, d’altronde, questa è una sportiva. I sedili sportivi con ben 14 regolazioni elettriche e memoria (comodi e non costrittivi) costano oltre duemila euro. I rivestimenti in pelle (estesi anche ai pannelli delle porte e alla plancia) quasi il doppio. Infossati e non troppo imbottiti, i due sedili posteriori sono “di fortuna”: lasciano poco spazio per le gambe e in verticale, e mancano di poggiatesta. Scarso l’agio pure in larghezza: sotto il rigonfiamento centrale c’è il cambio.
Bagagliaio
Con 132 litri, il vano anteriore della Porsche 911 non è generoso, ma ha una forma regolare. Però, la sua altezza si riduce di 16 cm (da 60 a 44 cm) passando dalla zona di fondo a quella anteriore. Inoltre, la tedesca consente di triplicare il volume totale per le valigie sfruttando gli schienali posteriori abbassati a formare una mensola extra. Così trova posto anche una valigia media (la casa dichiara 264 litri utili); e non mancano pratiche “alette” fermacarico in rilievo.
In città
Il 3.0 della Porsche 911 Carrera S spinge da subito e il cambio innesta con dolcezza le marce. Utile il sistema (a pagamento) che solleva l’avantreno di 4 cm per evitare “grattate” su dossi e rampe. Consigliabili pure gli optional specchi esterni ripiegabili elettricamente e telecamere perimetrali (col parcheggio automatico). Parlando di percorrenze, abbiamo rilevato 8,3 km/l.
Fuori città
In Sport Plus la Porsche 911 è esaltante: cambio e motore sono più reattivi, l’impianto di scarico sportivo (optional) “suona” meglio, gli ammortizzatori e le barre antirollio attivi (entrambi da pagare a parte) azzerano il già ridotto rollio, le ruote posteriori sterzanti (soldi ben spesi) rendono la guida più diretta. Ben modulabili i freni. Senza andare “allegri”, siamo arrivati a leggere nei nostri strumenti una media di 12,7 km/l.
In autostrada
A 130 km/h, in 8a marcia, il sei cilindri “sonnecchia” ad appena 1900 giri e i suoi consumi non sono preoccupanti: 11,5 km/l. In pratica, col serbatoio opzionale di 90 litri (anziché di 64) ci si ferma dopo oltre 1000 chilometri. Ben tarati, ma optional, il cruise control adattativo e il monitoraggio dell’angolo cieco che, però, vanno pagati a parte.
CAMBIO
Più che per la rapidità, impressiona perché sceglie sempre la marcia “giusta”.
INTERNI
Materiali e montaggi sono a prova di critica, e lo stile miscela modernità e richiami alla tradizione.
STERZO POSTERIORE
Non è soltanto diretto, ma anche tanto preciso quanto naturale nella risposta.
VERSATILITÀ
Questa è davvero un’auto a proprio agio nel traffico come in pista; è veloce ma non affaticante, e offre anche spazio sufficiente per il bagaglio.
ANDROID AUTO
Non arriverà: richiederebbe un accesso a dati che la casa vuole tutelare.
DOTAZIONE
Specie per la sicurezza c’è da spendere: per un’auto “come si deve”, almeno € 20.000.
RICARICA WIRELESS
La casa dice che nella plancia non c’è posto per la piastra e, fra i sedili, il cambio scalda troppo. Non c’è stato modo di integrarla...
VISIBILITÀ DEL CRUSCOTTO
I display “fanno scena”, ma i due più esterni restano nascosti dal volante.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 2981 |
No cilindri e disposizione | 6 boxer |
Potenza massima kW (CV)/giri | 331 (450)/6500 |
Coppia max Nm/giri | 530/2300-5000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 205 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 452/185/130 |
Passo cm | 245 |
Posti | 2+2 |
Peso in ordine di marcia kg | 1515 |
Capacità bagagliaio litri | 132/264 |
Pneumatici (di serie) | 245/35 R20 ant. 305/30 21 post. |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 6800 giri | 307,2 km/h | 308 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 3,5 | 3,5 secondi | |
0-400 metri | 11,6 | 196,6 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 21,0 | 2515 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DS | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 20,4 | 251,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 19,6 | 252,2 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 1,4 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 2,2 | 2,2 secondi | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 8,3 km/litro | 9,3 km/litro | |
Fuori città | 12,7 km/litro | 12,7 km/litro | |
In autostrada | 11,5 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 11,0 km/litro | 11,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 32,9 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 55,7 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,4 metri | 11,2 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Porsche 911 usate 2019 | 107.991 | 147.800 | 24 annunci |
Porsche 911 usate 2020 | 107.999 | 141.940 | 27 annunci |
Porsche 911 usate 2021 | 115.000 | 165.010 | 41 annunci |
Porsche 911 usate 2022 | 119.000 | 163.340 | 28 annunci |
Porsche 911 usate 2023 | 990 | 211.200 | 31 annunci |
Porsche 911 usate 2024 | 149.990 | 294.310 | 6 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Porsche 911 km 0 2024 | 429.000 | 429.000 | 1 annuncio |