Auto a Gpl: come comportarsi in traghetto

Vivere con l'auto
Pubblicato 31 luglio 2024

Le vetture alimentate a Gpl possono imbarcarsi senza problemi a bordo dei traghetti, anche su quelli con ponti parcheggio coperti, ma devono seguire alcune accortezze.

UN GAS CHE RISTAGNA - Chi guida un’auto a Gpl sa che deve rispettare alcune regole che non riguardano gli altri automobilisti. I parcheggi sotterranei multipiano, per esempio, vietano a questo genere di vetture di arrivare fino ai piani più profondi, permettendo di parcheggiare solo al primo piano interrato. Infatti, nel caso in cui ci dovesse esserci una perdita, il Gpl ristagna al suolo e fa fatica a disperdersi nell’aria: quando si accumula diventa pericoloso perché può causare incendi e forti esplosioni. Ma come si deve comportare chi guida un’auto alimentata a Gpl nel momento in cui deve prendere un traghetto?

BISOGNA DICHIARARLO - Ogni compagnia di navigazione ha regole diverse, ma in generale, se il traghetto ha un ponte scoperto utile per il parcheggio non ci sono restrizioni: l’eventuale gas fuoriuscito verrebbe immediatamente disperso nell’aria. Diverso il discorso per quelle navi, molto utilizzate dai turisti durante le vacanze, che dispongono invece di garage sottocoperta. Innanzitutto quando si deve salire a bordo di un traghetto con un’auto a Gpl (ma vale anche per quelle a metano, anche se per quest’ultimo diversi armatori non applicano restrizioni) è importante comunicarlo: al momento di acquistare il biglietto (molte compagnie obbligano a dichiarare l’alimentazione a gas in questo momento) e all’imbarco. Su alcune navi sono state predisposte aree attrezzate con appositi sistemi antincendio e molte chiedono che il serbatoio sia vuoto o semivuoto e le valvole d’intercettazione chiuse. 

NON COSTA DI PIÙ - In ogni caso, non esiste un divieto di imbarco e la presenza di un impianto a gas non comporta una maggiorazione del biglietto per il traghetto, quindi non bisogna nasconderlo per paura di pagare di più. L’importante è, come detto, segnalarlo sempre per consentire una traversata sicura per tutti.



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Ritratto di pierfra.delsignore
1 agosto 2024 - 13:14
4
Qualsiasi fonte di energia è pericolosa, i serbatoi come le batterie esplodono solo nei film americani, nella realtà gli eventi sono rarissimi, gli incendi delle auto, a gpl, metano, benzina, diesel, ibride, elettriche derivano quasi sempre dalla componentistica, cablaggi, freni, centraline, valvole di regolazione delle tensioni o da specifiche parti del motore termico: iniettori, sistema di lubrificazione, valvola EGR, turbo e condotti del turbo, prima di arrivare ad esplodere un'auto è già stata consumate dalle fiamme da un bel pezzo nella stragrande maggioranza dei casi.
Ritratto di zundapp
1 agosto 2024 - 13:56
Ascoltando gli aggiornamenti sul traffico molto spesso citano code per veicoli che hanno preso fuoco . Li sento solo io ? E se il veicolo avesse 2 serbatoi ? Peccato non ci siano statistiche su quanti siano e le cause dell'incendio , sarebbe utile . Mi basta citare un dirigente di una grossa azienda ( ero autista ) che causa perdita carburante da iniettore difettoso ha rischiato la pelle ( io ero in ferie ). Rari si ma non impossibili . Certo che anche la mia potrebbe prendere fuoco ( full hybrid con motore 1500 aspirato ).
Ritratto di pierfra.delsignore
1 agosto 2024 - 15:35
4
Le statistiche ci sono basterebbe leggerle, non sono i serbatoi a prendere fuoco nella stragrande maggioranza dei casi, quando il fuoco arriva al serbatoio se fossi ancora dentro l'auto, saresti già morto da un po', le esplosioni quasi immediate si verificano solo nei film di azione made in USA, nella realtà ci sono stati casi ma rarissimi, solitamente le auto ibride sono quelle che hanno maggior rischio incendio, dato la loro complessità costruttiva, perché a bruciare per prima non è quasi mai la parte di alimentazione, ma l'innesco parte da cablaggi, valvole di regolazione della tensione, centraline difettose, alcune componenti termiche specifiche come egr, turbo e relativi manicotti o sistema di lubrificazione, l'olio brucia facilmente, sistema frenante. Piccolo esempio capitato ad un mio conoscente, si rompe la parte ibrida per un problema ad un sensore della centralina che gestisce la parte elettrica e l'auto continua a viaggiare ovviamente con il termico, ma il potere frenante è diverso, perché si è persa la parte di inverter e recupero energia, questo mio conoscente viene giù dalla discesa in montagna pure di fretta diciamo allegro e verso la fine prende fuoco l'impianto frenante anteriore troppo stressato dalla perdita dell'invert (staccato un tubo? essendo bruciato non si capirà mai) tutto risolto con un piccolo spavento ed un estintore ma è un caso esemplificativo di come parta un incendio nella stragrande maggioranza dei casi.
Ritratto di Citty75
1 agosto 2024 - 14:05
1
senza contare che il serbatoio ha una valvola che sfiata il gas sopra una certa pressione, proprio per prevenire un'esplosione. Quindi al limite avrai una fiamma che esce dal serbatoio.
Ritratto di zundapp
1 agosto 2024 - 14:19
quindi un bella fiammata e siamo più tranquilli ......
Ritratto di Citty75
1 agosto 2024 - 15:03
1
Anche i sedili sono infiammabili. Gli pneumatici. E credo qualsiasi altra cosa che non sia metallica all'interno ed all'esterno dell'auto. Quindi vai a piedi e fai prima. C'è una bella differenza tra una fiamma ed un'esplosione. Motivo per cui possiamo cucinare in casa senza morire 3/4 volte al giorno.
Ritratto di zundapp
1 agosto 2024 - 21:31
Forse non mi sono spiegato bene. Tutto o quasi è infiammabile . Personalmente ritengo più pericoloso avere 2 serbatoi di carburanti ALTAMENTE infiammabili e potenzialmente esplosivi . Ci sono tante sicurezze , per fortuna , ma io lascio perdere . Si risparmia ? sicuramente .

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