Usare il climatizzatore dell'auto in inverno porta degli enormi vantaggi e in questa guida andremo a scoprire quali. È vero che spesso quando si parla di aria condizionata la si associa a temperature esterne bollenti e poco gradevoli e alla stagione calda, ma l’utilizzo dell’aria condizionata in auto è fondamentale anche in inverno, per utilizzare al massimo e nella maniera più completa possibile questo dispositivo, sotto ogni suo aspetto. Anzi, bisogna anche precisare che se si usa il climatizzatore dell'auto solo durante l’estate, c’è il serio rischio di comprometterne l’efficienza.
Sicuramente molti di noi lo fanno già, ma è bene sapere che l’utilizzo dell’impianto di aria condizionata, oltre a disappannare rapidamente i vetri della nostra auto e a togliere l’umidità, consente anche una costante lubrificazione di guarnizioni e compressore, comportando un notevole risparmio in termini economici e un enorme vantaggio in termini di efficienza (stiamo parlando di manutenzione tout court).
Nell’articolo che segue, elencheremo i principali vantaggi che comporta l’utilizzo dell’aria condizionata in auto durante la stagione invernale e quali sono gli aspetti legati alla manutenzione che bisogna considerare per aumentare l’efficienza dell’intero sistema.
Il climatizzatore dell'auto utilizza l’aria calda presente all’interno del veicolo e la immette nell’evaporatore, dove viene raffreddata, grazie a un gas refrigerante. A questo punto entra in gioco il compressore, che fa circolare questo gas nell’impianto: il gas freddo si trasferisce al condensatore dove diventa liquido e viene poi inoltrato presso un serbatoio finalizzato alla raccolta e alla trattenuta delle impurità. A questo punto il liquido subisce la vaporizzazione all’interno dell’apposito evaporatore grazie all’azione della valvola di espansione, che ne spruzza liquido all’interno favorendo il cambiamento di stato, e viene reimmesso all’interno del veicolo. Da lì in poi la gestione del flusso d’aria sarà regolata da pressostati e termostati che influiscono sulla temperatura interna dell’abitacolo.
Esistono due tipi di climatizzatore dell'auto:
Di seguito elenchiamo quali sono le componenti dell’impianto di climatizzazione dell’auto:
Spesso il climatizzatore dell'auto è associato a clima torridi e a temperature estive, e magari in inverno ce ne si dimentica. Eppure, usare il climatizzatore dell'auto durante la stagione invernale apporta molti vantaggi, primo tra i quali quello di deumidificare l’auto. Grazie a questa funzione di deumidificazione, il climatizzatore consentirà di respirare un’aria più salubre all’interno dell’abitacolo, rimuovendo l’umidità in eccesso e i cattivi odori.
D’inverno, infatti, i vetri dell’auto si appannano con molta frequenza: questo fenomeno è generato dallo scarto termico e dall’umidità presente all’interno del veicolo, che crea quella condensa che appanna i vetri e il parabrezza. Un modo rapido per disappannare i vetri e il parabrezza è quello di accendere il climatizzatore e il riscaldamento, facendo confluire il flusso di aria calda verso il parabrezza (a patto che non vi sia del ghiaccio), ma evitando di attivare la funzione di ricircolo dell’aria, perché così facendo l’aria utilizzata sarebbe sempre la stessa e l’operazione di disappannamento sarebbe più lenta: a ogni modo, meglio questo metodo rispetto a quello di usare uno straccio, che potrebbe lasciare aloni sul vetro i quali influirebbero negativamente sulla visibilità in condizioni di luminosità scarsa o, al contrario, eccessiva.
La funzione di ricircolo dell’aria può essere invece utilizzata per riscaldare più velocemente l’auto, perché a venire riscaldata sarebbe la stessa aria fredda che si trova all’interno del veicolo: basterà quindi attivarla per pochi minuti, quando accendiamo il motore, senza mettere necessariamente la ventola del riscaldamento al massimo, ma solo la temperatura. Questa attivazione risulta quindi utile se l’interno della macchina è freddo, ma i vetri non sono appannati.
Un altro aspetto da considerare è quello legato alla manutenzione: utilizzare il climatizzatore dell'auto solo d’estate e dimenticarlo completamente durante tutti gli altri mesi, porterà più rapidamente dal meccanico a sistemare l’impianto. Un utilizzo costante, anche se sporadico, aiuterà a mantenere efficiente l’intero sistema, consentendo la lubrificazione del compressore e delle guarnizioni ed evitando perdite del liquido refrigerante: basta accenderlo per una decina di minuti ogni settimana per fare questo intervento automatico di manutenzione ed evitare dispendiose visite dal meccanico.
Per usare correttamente il climatizzatore dell'auto d’inverno è bene sapere che bisognerebbe prima verificare che tutte le bocchette siano aperte, per consentire un più regolare flusso dell’aria, poi accendere il motore, ma senza avviarlo subito: quindi, prima bisogna accendere il motore, poi il climatizzatore con il riscaldamento. Ricordiamo che si può attivare la funzione di ricircolo dell’aria per qualche minuto per riscaldare più rapidamente l’aria fredda presente nell’abitacolo. Invece, se i vetri sono appannati si raccomanda di non attivare questa funzione e di indirizzare il flusso di aria calda verso il parabrezza, a meno che su questo non sia presente del ghiaccio, perché lo scarto termico sarebbe così ingente che potrebbe creare dei problemi ed eventuali rotture, soprattutto se il vetro ha già subito degli urti.
Inoltre, non dobbiamo regolare il ventilatore subito alla massima velocità, perché il motore non ha ancora raggiunto la temperatura di esercizio e quindi sarebbe inutile e inoltre rallenterebbe il procedimento. Meglio attivare al massimo il riscaldamento, ma impostare il ventilatore alla velocità più bassa, quindi aspettare che il motore abbia raggiunto la temperatura di esercizio e infine regolare tranquillamente e a propria discrezione la velocità della ventola. Va tuttavia precisato che in molti modelli moderni di auto, esiste una funzione di preriscaldamento automatica, che fa già questo lavoro.
Proprio per quanto scritto sopra, sta qui la differenza tra ciò che avviene nei motori a benzina e quello che avviene nei motori diesel. Nei primi, il motore raggiunge la temperatura di esercizio più velocemente rispetto ai motori diesel, e questo influenza anche la velocità di riscaldamento dell’abitacolo. Nei motori diesel a iniezione diretta, tuttavia, sono generalmente presenti dei riscaldatori ausiliari che aiutano a velocizzare la procedura di riscaldamento.
Una cosa da sapere è che quando la temperatura scende sotto i 2 gradi, il condizionatore non funziona, per via di un sistema di autotutela, che evita anomalie e problemi all’evaporatore e al suo corretto funzionamento. Per questo motivo, i climatizzatori auto sono provvisti di sensori che, quando la temperatura si abbassa a quei livelli, disattivano il compressore. Questo, tuttavia, non ci impedisce di far confluire il getto d’aria calda verso il parabrezza per disappannare i vetri o di utilizzare per brevi periodi il ricircolo dell’aria per riscaldare l’abitacolo.
Infine, qual è la migliore temperatura: la stessa, sia di estate sia d’inverno, ovvero tra 20 e 22 gradi (negli impianti manuali, è quando la manopola si trova tra il blu e il rosso).
Ecco cosa significano i simboli che troviamo sul quadro riservato al climatizzatore dell'auto:
Auto: funzione di climatizzazione automatica. Una volta impostata la temperatura desiderata, il sistema agirà in modo tale da raggiungere e mantenere quella temperatura costante.
Distribuzione dell’aria: nella manopola di distribuzione dell’aria, sono solitamente presenti 5 elementi.
Ventilatore: l’utilizzatore può gestire questa manopola regolando la velocità. Se si tratta di manopola, ci saranno dei numeri che stanno a simboleggiare il livello di potenza. In alternativa, saranno mostrati sul display i gradi che si vogliono impostare, che possono anche risultare differenti relativamente a ogni singolo passeggero.
Ricircolo aria: simbolo di una freccia che disegna un cerchio all’interno dell’auto. In alternativa, possono essere tre frecce che s’inseguono a vicenda.
Nella manutenzione del climatizzatore dell'auto una particolare importanza la riveste il filtro anti-polline, noto anche come filtro di ventilazione. Il filtro è capace di assorbire l’umidità dell’aria per poi rilasciarla quando passa davanti al getto d’aria della ventola. Il filtro anti-polline ha bisogno di un’adeguata manutenzione e infatti subisce delle sostituzioni periodiche, generalmente a ogni tagliando dell'auto. La sua sostituzione è necessaria per evitare intoppi e intasamenti, e quindi la creazione di cattivi odori o una cattiva circolazione dell’aria. Infatti, tra gli scopi principali di questo filtro figura anche la prevenzione della formazione di germi a batteri.
Nelle auto elettriche il climatizzatore influisce in modo considerevole sull’autonomia delle batterie, questo perché nelle auto elettriche non è presente il motore termico e quindi la funzione di riscaldamento si basa su sistemi elettrici, con conseguenze inevitabili sulle batterie.
Per ovviare a questo problema, è utile la funzione di preriscaldamento presente in numerosi modelli, che si attiva al momento del collegamento alla rete elettrica per la ricarica: quando la vettura sarà in marcia, all’interno la funzione di riscaldamento provvederà a mantenere la temperatura costante, influendo positivamente sul consumo di energia.
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