OCCHIO A ORIENTE - Le case automobilistiche cinesi che vendono le loro vetture in Europa sono finite nel mirino degli investigatori della Commissione Europea. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, nelle prossime settimane verranno infatti avviate delle ispezioni come parte dell’indagine per valutare l’opportunità di imporre dazi più severi sui prodotti importati. Tre persone coinvolte nell’operazione hanno confermato che queste misure avrebbero l’obiettivo di proteggere i produttori europei di veicoli elettrici dalla concorrenza cinese. Secondo l’agenzia di stampa, che cita due fonti anonime, gli ispettori analizzeranno le BYD, Geely e SAIC, mentre non si soffermeranno sull’operato di altre aziende non cinesi che però producono auto nel paese asiatico, come la Tesla, la Renault e la BMW.
NO COMMENT - Con l’indagine, iniziata a ottobre e destinata a durare 13 mesi, gli ispettori della UE vogliono verificare le auto elettriche di fabbricazione cinese non beneficino ingiustamente dei sussidi statali. Per il momento la Reuters ha trovato bocche cucite sia sul fronte della Commissione Europea sia dalla parte cinese: il ministero del commercio cinese, la BYD e la SAIC non hanno risposto alle richieste di commento, mentre la Geely ha riportato una sua dichiarazione di ottobre, secondo la quale l’azienda avrebbe rispettato tutte le leggi e sostenuto la concorrenza leale a livello globale.
QUOTE IN AUMENTO - Gli ultimi dati rivelano che i veicoli elettrici fabbricati in Cina rappresentano attualmente l’8% del mercato EV dell’Unione Europea e le stime prevedono che questa quota possa salire al 15% nel 2025, grazie a prezzi generalmente più vantaggiosi rispetto a modelli simili europei. Nel frattempo, l’Europa sta cercando di ridurre la propria dipendenza dalla Cina, in particolare proprio per i prodotti e i materiali utili alla transizione “green”. Di contro, le case cinese stanno intensificando gli sforzi per espandersi sui mercati esteri e quello europeo rappresenta una priorità per molti brand. Non è un caso che la Cina abbia superato il Giappone come maggior esportatore di auto a livello mondiale (qui per saperne di più) e che alcuni marchi stiano aprendo le proprie fabbriche in Europa, con la BYD che sta per iniziare la costruzione di uno stabilimento in Ungheria.