L’AUTO DELLA SVOLTA - Il lancio vero e proprio avrà luogo a marzo 2021, con l’inizio delle consegne. Ma intanto la Volvo XC40 Recharge P8 elettrica (foto qui sotto) si può ordinare (il prezzo di listino è di 59.600 euro) e Michele Crisci (foto qui sopra), presidente e amministratore delegato di Volvo Italia, parte proprio da questo modello per fare il punto sulle strategie della casa svedese in questo complicatissimo 2020. “La XC40 è la nostra prima elettrica ‘pura’ e mostra dove stiamo andando. La svolta green annunciata anni fa dal gruppo ci ha portati a rinnovare radicalmente i nostri prodotti, oggi tutti elettrificati. Stiamo, di fatto, abbandonando il diesel, che ormai proponiamo quasi esclusivamente in versione ibrida accanto alle varianti a benzina. Poi ci sono le ibride plug-in, che si ricaricano anche dalla presa di casa e, a seconda dei modelli, assorbono tra il 20 e il 30 per cento della domanda di nuove Volvo”.
UN ASSAGGINO - La Volvo XC40 Recharge P8 è un’auto sofisticata, con due motori a pila da 150 kW (uno muove le ruote anteriori, l’altro quelle posteriori) per un totale di 408 CV e un’autonomia stimata di circa 400 chilometri nel ciclo WLTP. Le batterie agli ioni di litio da 75 kWh si ricaricano con corrente alternata fino a 11 kWh e continua fino a 150 kWh: facendo il “pieno” alle colonnine veloci, in mezz’ora si rigenerano all’80% circa. Abbiamo avuto modo di guidarla in anteprima nel traffico di Milano, e ci ha impressionato per la facilità con cui la straordinaria coppia di 660 Nm riesce a spostare un’auto non proprio leggera (ha una massa di 2145 kg, 500 dei quali dovuti agli accumulatori). Le batterie sono nel pianale, sotto i sedili, e contribuiscono ad abbassare il baricentro, oltre che ad assicurare una ripartizione dei pesi del 50% tra l’avantreno e il retrotreno.
GRANDI NOVITÀ IN ARRIVO - La vettura ha un ricercato impianto d’infotainment su base Android, ed è la prima Volvo che si potrà aggiornare in modalità over the air, come le Tesla. Quando verrà lanciata, in marzo, la Volvo XC40 Recharge P8 (che al netto degli incentivi costa circa 50.000 euro, optional esclusi) dovrà dividere le “luci della ribalta” con un’altra full electric. Si tratterà, probabilmente, del concept di una vettura non troppo grande, del cosiddetto segmento C. “Di quest’altra novità, oggi, non posso raccontarvi altro”, dice Crisci. Spiegando, però, che “la Volvo sta sviluppando una nuova piattaforma dedicata ai futuri modelli a trazione elettrica. Vetture dal design esclusivo, che saranno in vendita tra 20-24 mesi”.
UNA SITUAZIONE DIFFICILE - Nel frattempo, la casa di Goteborg (di proprietà della cinese Geely) si avvia ad archiviare il primo anno in flessione dopo sette consecutivi di crescita. “Nelle vendite siamo sotto del 7% circa, comunque un buon risultato nell’anno della pandemia”, afferma Crisci. “Chiuderemo il 2020 con 640-650.000 vetture vendute a livello mondiale”. Nel nostro Paese, i numeri sono più critici (-21,7% per Volvo Italia da gennaio a novembre) per quanto migliori di un mercato totale che, nei primi 11 mesi, ha perso il 29% delle vendite e che alla fine di dicembre difficilmente supererà il tetto di 1,4 milioni di unità. In pratica, rispetto al 2019 si è volatilizzato oltre mezzo milione di clienti. Con quali ricadute per il comparto auto? “Pesantissime. In assenza di un rinnovo degli incentivi, stimiamo una perdita di almeno 30.000 posti di lavoro, a partire dal 31 marzo, quando scadrà il blocco dei licenziamenti deciso dal governo Conte”. Crisci, che è anche presidente dell’Unrae (l’Unione delle case automobilistiche estere), si riferisce sia alle reti di distribuzione, cioè filiali e concessionarie di tutti i marchi operanti in Italia, sia al personale impegnato nelle fabbriche che producono veicoli e componentistica.