- L'aspetto decisamente più sorprendente che non mi aspettavo di riscontrare su una bmw dalla vocazione sportiva è l'elevato comfort: non si avvertono fastidiosi fruscii aerodinamici né rumorini della plancia il che testimonierebbe una maggiore cura nell'assemblaggio e nella scelta dei materiali.
- Tuttavia, chi compra BMW non lo fa certo per avere un'auto confortevole. Anche questa serie 1, infatti, riesce a soddisfare il cliente più esigente in fatto di prestazioni: il motore, un 2 litri dalla ragguardevole potenza di 184 cv, nasconde efficacemente la classica rombosità del diesel: risulta molto ben insonorizzato, concedendosi qualche "ruggito" solo ad un elevato numero di giri. Questo gioiello motoristico si segnala per grande prontezza ed elasticità: divora il contagiri con una velocità notevole, complice il nuovo cambio zf ad otto marce, che bmw denomina Steptronic, che ho preferito adoperare in "manuale" con i comodi paddles al volante. Mi ha stupito la dolcezza nell'innesto dei rapporti, quasi fosse un doppia friizone. A onor del vero, però, rispetto al dsg di Vw presenta un lieve ma fisiologico "delay". Molto puntuale ed "aggressiva" la funzione kick down che permette riprese fulminee.
- Meno convincente, invece, la taratura del servosterzo in modalità normal. Il volante è bello da impugnare, cicciotto e di diametro ridotto ma poco comunicativo e con un carico non adeguato alla guida sportiva. Per quest'ultima occorre necessariamente selezionare la modalità sport che regala una taratura della servoassistenza ottimale, trasformando il volante in un comando preciso e diretto.
- Nota negativa: da una bmw mi aspettavo un minor rollio in curva: non siamo ai livelli di una a3 sportback ma un po' di rollio è sempre presente. Tuttavia, per gli incontentabili c'è la possibilità di attingere alla infinita lista di optional che annovera assetto sportivo, pacchetto M, active steering, in attesa dei bmw performance kit.