Profondamente aggiornata nel 2024, la BMW SERIE 1 ha il frontale penetrante grazie ai fari sottili e a una mascherina bassa e larga (che può anche essere illuminata). Nella parte posteriore spiccano i fari orizzontali, parzialmente interrotti da una sorta di “dente” in tinta con la carrozzeria che sale dal paraurti. Come optional si può richiedere il tetto a contrasto, una novità per la BMW.
Ma è all’interno dove la BMW SERIE 1 mostra un vero salto generazionale, riprendendo molto dalle "sorelle" più grandi. Tutte le versioni sono equipaggiate con una plancia che ingloba una cornice ricurva con due schermi: uno per il cruscotto, di 10,3” e con tre possibilità di configurazione, e l’altro di 10,7”, per l’infotainment. Il monitor centrale può visualizzare più informazioni allo stesso tempo e mantiene sempre in evidenza nella parte inferiore i comandi tattili per il “clima”; tuttavia, l’utilizzo di alcune funzioni può distrarre dalla guida. I sedili promettono un elevato comfort per i lunghi viaggi: entrambi sono riscaldabili, mentre la regolazione elettrica è opzionale. Meno comodo il divano posteriore, sul quale in tre si sta stretti e non c’è molto spazio per allungare le gambe. Dal portellone si accede al vano bagagli, regolare e realizzato con cura: ha una capacità di 380 litri (o di 300 per le ibride).
Tutte le BMW SERIE 1 adottano una fluida trasmissione a doppia frizione con sette rapporti, che trasferisce la potenza alle ruote anteriori (tranne sulla M135 e sulla 123 che sono integrali). Lo sterzo è preciso e non eccessivamente diretto, mantenendosi leggero in tutte le modalità di guida. L’insonorizzazione è ben curata, tanto che nemmeno il tipico “frullare” del motore a tre cilindri (adottato nelle versioni meno potenti a benzina o mild hybrid) dà fastidio nell’abitacolo.