La più piccola delle suv BMW ha forme possenti, soprattutto nel frontale, che la fanno sembrare più grande; ricca di spigoli e piuttosto vistosa, la BMW X1 si distacca sensibilmente dalle più sobrie serie precedenti. L'abitacolo è ampio: anche dietro c'è molto agio e tre adulti non stanno scomodi. Il divano è in due parti scorrevoli, per dare più spazio ai bagagli se serve; peccato, però, che spostandolo in avanti si crei un buco nel pavimento dove possono cadere i piccoli oggetti. in generale, la capienza è buona e il baule ha una forma regolare. Ben realizzate le finiture, con l'abitacolo disponibile nei più sportivi toni scuri o nelle più eleganti tinte chiare. Nella plancia spicca la cornice ricurva che ingloba due schermi. Uno è per la strumentazione, con le anticonvenzionali scale graduate a formare un rombo, e l'altro per i servizi di bordo organizzati come icone, che si possono disporre a piacimento nel display. L'impianto multimediale è sofisticato, offre svariate funzionalità e si segnala per gli efficaci comandi vocali che rispondono anche a un linguaggio "naturale" (non occorre usare frasi ben definite). Tuttavia, ogni volta che si cambia modalità di guida nello schermo appare un'immagine decorativa astratta, che costringe a rientrare nel menu per visualizzare quanto c'era prima (per esempio, la mappa del navigatore). La BMW X1 propone una delle scelte più articolate per quanto riguarda i motori: ci sono versioni a benzina, ibride (anche a gasolio) ed elettriche. Le prestazioni sono brillanti anche nelle versioni meno potenti: la BMW X1 si presta a una guida briosa e moderatamente sportiva, dove si apprezzano la precisione dello sterzo e la fluidità del cambio robotizzato a doppia frizione (solo l'elettrica non ce l'ha). Più che soddisfacente anche il comfort. Due i tipi di trazione: anteriore o integrale. Non meno articolata di quella per i motori la scelta degli allestimenti, tutti con prezzi piuttosto sostenuti e una dotazione spesso da integrare.