La BMW M5 Touring è la variante famigliare della cattivissima berlina tedesca. Il frontale ha forme elaborate: la mascherina è grande, ci sono ampie prese d’aria nella parte bassa del paraurti e un cofano scolpito. Dietro, il paraurti è caratterizzato da linee squadrate e da vistosi elementi neri a contrasto che incorniciano i classici quattro terminali di scarico.
Nel modernissimo e spazioso abitacolo della BMW M5 Touring (3 metri di passo sono un record per la categoria), quasi completamente privo di tasti fisici, spicca il display curvo orientato verso il guidatore: è formato dal cruscotto digitale di 14,9’’ e dallo schermo di 12,3" del sistema multimediale. L’infotainment risponde prontamente ai comandi, ma i menù sono poco intuitivi; inoltre, il cruscotto ha delle grafiche elaborate ma non delle più immediate nella lettura. Intelligente la possibilità di impostare le configurazioni preferite sulle modalità di guida e di richiamarle poi facilmente coi pulsanti M1 e M2 sul volante.
Buona, anche se non eccezionale per una wagon di oltre 5 metri di lunghezza, la capacità del baule della BMW M5 Touring.
Il sistema ibrido plug-in della BMW M5 Touring è costituito dal V8 biturbo 4.4 abbinato a un motore elettrico da 197 CV (integrato nel cambio automatico a otto marce) e a una batteria da 22,1 kWh per oltre 700 CV complessivi. Completano il quadro la trazione integrale xDrive, le ruote posteriori sterzanti (che esaltano l’agilità della vettura nelle curve strette e aumentano la stabilità nei curvoni) e le sospensioni attive. Per la casa l’autonomia in elettrico è di meno di 70 km.