E' alla guida che la Swift rivela tutto il suo valore. Le sospensioni anteriori sono a bracci indipendenti secondo lo stile MacPherson e al posteriore c'è una barra antirollio. Come freni abbiamo due bei dischi anteriormente e dei tamburo posteriori. Non ho volutamente comprato la versione con l'ESP in quanto non prevedeva i dischi anche al posteriore, quindi l'ho ritenuta abbastanza inutile come opzione.
Il motore è direttamente derivato dal 1.3 Multijet Fiat e ha una potenza di 75 cv. Combinata con il peso che supera di poco la tonnellata e con la spaziatura delle marce abbastanza grintosa nelle prime tre marce abbiamo un risultato di tutto rispetto in termini di ripresa. Infatti la Swift mostra il suo carattere dai 2500 giri in su e, scalando, il piccolo motore multijet regala delle buone soddisfazioni, specialmente nel traffico cittadino che è, infatti, il suo terrirtorio naturale. Il setup della macchina è, in ogni caso, più virato verso lo sportività, dato che le sospensioni sono abbastanza rigide (a discapito del comfort generale) ed è molto divertente da guidare anche in montagna o su strade secondarie piene di curve.
Il motore è molto parco nei consumi, visto che con una guida improntata all'enomicità si possono anche fare i 22 km con un litro di gasolio nel misto. In autostrada ovviamente questo dato scende ma si attesta comunque sui 19 km con un litro. La Swift dunque è un'automobile dai costi piuttosto contenuti da questo punto di vista, specialmente in questo periodo di rincari dei prezzi dei carburanti.
Dal punto di vista dell'handling si rivela un'auto piuttosto divertente da guidare, prevedibile in ogni sua reazione e dalla tenuta di strada soprendentemente accurata per un auto simile. Ci si diverte davvero fra le curve e lo sterzo risulta essere molto sensibile e accurato. Raggiunge dopo un discreto lancio i 170 km all'ora (quasi 180 sul tachimetro) e con un pieno si riescono a fare più o meno 800 km.