Più classica e sportiva
Sostanziose novità per la
BMW Serie 1: in attesa del debutto, fra tre anni, del modello completamente nuovo a trazione anteriore (adesso è posteriore, o integrale), gli stilisti si sono dati da fare per cambiare volto a questa berlina media, senza interventi troppo drastici (e costosi). Risultato: un'auto meno personale, ma senz'altro più armoniosa e grintosa, con fari, mascherina e prese d'aria nuovi nella parte anteriore, mentre dietro si notano i fanali che si estendono fin sul portellone. Una vettura che, tuttavia, rimane ben diversa da tutte rivali, soprattutto nelle proporzioni, “dettate” dal cofano motore lungo e dall’abitacolo spostato verso l'indietro. Oltre alla linea, cambiano anche i motori, tutti turbocompressi: debuttano i tre cilindri 1.5 già montati nella Mini (a gasolio con 116 CV e a benzina con 109), mentre i 2.0 a gasolio sono del tutto nuovi, della stessa famiglia dei tre cilindri, e promettono consumi minori e potenze maggiori da sei a sette cavalli (adesso sono disponibili con 150, 190 e 224). Noi abbiamo guidato la versione più sportiva: la
M135i a tre porte, il cui sei cilindri 3.0 fornisce ora 326 CV (sei più di prima).
Divano poco accessibile
Minimi i cambiamenti nell'abitacolo della BMW M135i, dall'impostazione tipicamente sportiva: sedili avvolgenti e bassi, volante (molto bello, con le sue tre razze snelle) quasi verticale, alto tunnel centrale a separare nettamente la parte destra da quella sinistra. Abbastanza buone le finiture: il gradevole rivestimento dei sedili, in tessuto e Alcantara, contrasta però con alcune plastiche di fattura economica, e non tutti i comandi sono ben disposti (per esempio, il “rotellone” e i tasti del sistema iDrive troppo arretrati nel tunnel). Davanti si sta bene, mentre l'accessibilità al divano non è facile (realisticamente, c'è posto solo per due): oltre al notevole ingombro del tunnel e del mobiletto, a limitare la larghezza utilizzabile ci si mette anche lo schienale, rigonfio ai lati. In ogni caso, quattro adulti di statura media viaggiano abbastanza comodi. Il bagagliaio ha una capacità di 360 litri: adeguata, ma molte concorrenti offrono di più. Utile lo schienale reclinabile in tre parti (costa 300 euro): abbassando quella centrale, si caricano anche quattro paia di sci, e senza perdere spazio per le persone.
Va fortissimo
La BMW M135i che abbiamo guidato aveva il cambio manuale a sei rapporti: non il massimo, perché ha innesti duri, la leva va guidata con decisione per trovare la marcia giusta e anche la frizione è pesantuccia. Forse è per questo che la filiale italiana ha deciso (diversamente che per la vecchia versione) di importare la 135i solo con il pur ottimo automatico a otto marce. In realtà, ci sembra un peccato: non tanto per il risparmio (2.500 euro) che il “manuale” consentirebbe, quanto perché la 135i è un'auto da veri appassionati della guida e della meccanica, e tra loro c'è chi ama “dialogare” nella maniera più “diretta” possibile con la vettura. Cambio a parte, il resto della guida su strada è di tutta soddisfazione: sterzo preciso e diretto (è a rapporto variabile, per unire buona maneggevolezza a bassa andatura e facilità di controllo ad alta velocità) e rollio in curva molto ridotto (tra l'altro, l'auto del test montava le sospensioni elettroniche adattative, optional a 760 euro). Ma il vero punto di forza è il 3.0 turbo a iniezione diretta di benzina: il gran “tiro” disponibile dai 2000 ai 6500 giri è solo una parte della storia, perché il sei cilindri gira anche liscio come l'olio, senza la minima vibrazione, e delizia le orecchie con un miagolio che ci ha ricordato quelli dei 12 cilindri di qualche anno fa, quando non c'erano né catalizzatori né turbo a soffocare la voce dei motori. Eppure, questa 135i è una Euro 6. Certo, a dirla tutta, nei lunghi tratti in autostrada il “sottofondo” è fin troppo presente, ma del resto si tratta di una sportiva, e il comfort è senz'altro accettabile. E i consumi? Abbiamo letto nel computer di bordo circa 8 km/litro, ma occorre precisare che con il cambio automatico la BMW promette consumi un po' migliori (13,3 invece di 12,5 km/litro). In ogni caso, chi compra una M135i e poi si preoccupa delle soste al benzinaio, ha sbagliato qualche cosa…
Ricca o più ricca?
La BMW M135i ha di serie i cerchi in lega di 18”, i fari bi-led, la radio con Bluetooth e 7 altoparlanti, il cruise control con funzione di frenata di emergenza automatica e i sensori di parcheggio posteriori. Parecchi gli accessori a pagamento, anche se alcuni ce li saremmo aspettati inclusi nel prezzo: per esempio, il navigatore (990 euro con display di 6,5” o 1.990 euro con quello di 8,8” e l'immissione dei dati a sfioramento dalla manopola dell'iDrive), il supporto lombare regolabile elettricamente per i sedili anteriori (310 euro) e il “clima” bizona (560 euro, di serie c'è solo quello monozona).