Filante, bassa e con un frontale da aggressiva coupé, la nuova maxi berlina (483 cm la lunghezza) Kia Stinger si fa notare. In vendita da febbraio 2018, sarà disponibile soltanto con il cambio automatico a otto rapporti, abbinato a due motori: il 2.2 turbodiesel da 200 CV (con la trazione posteriore o integrale) oppure il 3.3 sei cilindri turbo a benzina con 370 cavalli (in combinazione soltanto con la trazione integrale). I prezzi dovrebbero essere compresi fra i circa 49.000 euro della 2.2 CRDI GT Line con le ruote motrici posteriori, e gli almeno 55.000 euro della 3.3 T-GDI GT del test. Completa la dotazione di serie di tutte le Kia Stinger: include i fari full led, l’impianto d’infotainment con il navigatore, i sedili in pelle a regolazione elettrica e riscaldabili, oltre a sistemi di aiuto alla guida come il cruise control adattativo (funziona fino a 180 km/h e può anche arrestare l’auto), l’avviso di uscita involontaria dalla propria corsia (in grado di agire sul volante per riportare l’auto in traiettoria) e la riproduzione nel cruscotto dei segnali con i limiti di velocità. Inoltre, come per tutte le Kia, la garanzia è di sette anni (o 150.000 km). L’unico optional è il tetto apribile (circa 1.000 euro).
L’abitacolo della Kia Stinger è sportivo, ben fatto, ma meno originale della carrozzeria: dalle bocchette circolari per la ventilazione alla forma dei panelli per le porte, sono molti i dettagli che ricordano le rivali già affermate. La lavorazione dei materiali plastici (morbidi al tatto nella parte superiore dell’abitacolo), come della pelle che riveste i sedili, è accurata, e il tunnel fra i posti anteriori è rivestito di alluminio. Comoda la posizione di guida bassa, distesa, e con il volante verticale come si conviene a una sportiva. I comandi ordinati sono di semplice utilizzo, al pari del sistema multimediale, completo di schermo tattile di 8” al centro della plancia e delle funzionalità Android Auto e Apple CarPlay. Più che apprezzabile la disponibilità di portaoggetti, ma l’unico con rivestimento antirumore è il cassetto nella plancia e nessuno è refrigerato. Per chi viaggia sui sedili anteriori lo spazio non manca affatto; viceversa, una persona più alta di 175 cm seduta sul divano (omologato per tre passeggeri, ma adatto per due) sfiora con la testa il soffitto. Anche per le gambe, in rapporto alla lunghezza della Kia Stinger, ci saremmo aspettati maggiore agio. Il baule è facilmente accessibile grazie all’estesa apertura del portellone (bassa la soglia di carico a 69 cm da suolo) e non molto capiente: 406/1114 litri.
Con ben 370 cavalli e 510 Nm di coppia massima già disponibili a 1300 giri, la Kia Stinger offre progressioni consistenti a ogni regime, ma questa non è una berlina “tutta cattiveria”, quanto una veloce e confortevole gran turismo. Il 6 cilindri è morbido nel funzionamento e ben accordato al cambio automatico, fluido nel selezionare le marce. Ai viaggi in relax contribuiscono anche l’insonorizzazione efficace e gli ammortizzatori a controllo elettronico (di serie): incassano a dovere buche e tombini, soprattutto scegliendo la modalità di guida Comfort delle cinque (più o meno sportive) selezionabili con la manopola fra i sedili (intervengono anche sulla risposta di motore, cambio e sterzo). Nonostante il peso elevato (1834 kg) e il passo lungo (291 cm), nella guida brillante su strade tortuose la Kia Stinger non manca di agilità e si fa apprezzare per la compostezza nelle risposte (anche grazie alla trazione integrale) e la buona rapidità del cambio nello scalare le marce (specie nella funzione manuale con le levette dietro il volante). Lo sterzo della Kia Stinger è piuttosto preciso e offre un valido compromesso fra comfort (è leggero e non troppo diretto) e sportività: è abbastanza pronto e, nella modalità Sport, si appesantisce leggermente. Forzando l’andatura, tuttavia, i freni hanno mostrato segni di affaticamento: modulabilità del pedale e spazi di arresto sono peggiorati. Altro aspetto poco convincente: la ridotta visibilità posteriore dovuta alla forma affusolata della carrozzeria. Fortunatamente la retrocamera è di serie. Quanto ai consumi, considerate le caratteristiche dell’auto, con una guida accorta è difficile far meglio di 8 km /l (9,4 km/l il dato dichiarato).
Pregi
> Cambio. La trasmissione automatica è dolce e anche abbastanza rapida.
> Comfort. Anche se sportiva, questa berlina tiene lontano rumori esterni e sconnessioni della strada.
> Dotazione. Di serie c’è praticamente tutto, compresi sette anni di garanzia.
Difetti
> Abitabilità posteriore. Per i più alti lo spazio non è molto.
> Freni. Tendono ad affaticarsi con una certa rapidità.
> Portaoggetti. Strano che per un’auto di questa categoria siano quasi tutti privi di rivestimento antirumore e che nemmeno uno sia refrigerato.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 3342 |
No cilindri e disposizione | 6 a V di 60° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 272 (370)/6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 510/1300-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 244 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 270 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 4,9 |
Consumo medio (km/l) | 9,4 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 483/187/140 |
Passo cm | 291 |
Peso in ordine di marcia kg | 1834 |
Capacità bagagliaio litri | 406/1114 |
Pneumatici (di serie) | 225/40 - 255/35 R19 |