Arriva un aggiornamento per la Mazda 2 Hybrid, l’utilitaria derivata (con lievi differenze) dalla Toyota Yaris: le due case hanno sottoscritto un accordo. Questa utilitaria full hybrid (con un 1.5 tre cilindri a benzina abbinato a un motore elettrico) affianca la Mazda 2 lanciata nel 2014 e prossima a uscire dal listino; pur se il nome è lo stesso, i due modelli non hanno nessun elemento in comune.
Con il restyling, le differenze rispetto alla Yaris sono più evidenti: davanti è comparsa una mascherina più ampia, mentre le cornici dei fendinebbia sono rettangolari (nella Yaris sono a “L” rovesciata). Dietro, è scomparsa la fascia nera a tutta larghezza che nella versione precedente univa i fanali, proprio come nella Toyota Yaris.
Le dimensioni esterne della Mazda 2 Hybrid sono invariate: è un’auto molto compatta, con 3,94 metri in lunghezza, 1,75 in larghezza e 1,5 in altezza. L’abitacolo è piuttosto raccolto, con posizione di guida distesa. Dietro, le portiere dalla forma rastremata complicano l’accesso ai più alti. Sul divano due adulti si accomodano senza problemi, in tre, invece, si sta molto scomodi: il tunnel centrale è poco ingombrante, ma la larghezza è limitata. Non da record neanche il bagagliaio: la capienza, di 286 litri a divano su, arriva a 935 litri reclinandolo (così facendo si forma un alto gradino) e caricando fino al soffitto; bene l’accessibilità, con soglia a soli 66 cm da terra.
I vari elementi dell’abitacolo sono assemblati con cura, ma con molta plastica rigida e alcuni dettagli da migliorare. È il caso, per esempio, dei braccioli poco imbottiti o del materiale che riveste il soffitto (l’auto del test aveva il tetto panoramico, con tendalino manuale in due parti che scorrono in senso opposto: non molto comodo). I sedili avvolgenti con poggiatesta integrato nello schienale convincono e danno un tocco di sportività in più; comoda, poi, la rientranza sopra il cassetto: torna utile come svuotatasche o per appoggiarci lo smartphone.
Salto in avanti per il sistema multimediale della Mazda 2 Hybrid, che in questa lussuosa Homura Plus conta su un display a sbalzo di 10,5” (prima era di 10”); lo schermo principale è rapido nell’eseguire i comandi, ma sono scomparsi i comodi tasti scorciatoia laterali che facilitavano la navigazione fra i menù. Inoltre, la risoluzione della telecamera di parcheggio è scarsa. Valido il nuovo cruscotto digitale di 12,3” e apprezzabile il fatto che siano rimasti dei pulsanti fisici per la gestione del “clima” automatico (bizona di serie in questa versione). La dotazione comprende anche Apple CarPlay e Android Auto con connessione wireless e due prese di ricarica Usb (tipo C).
La meccanica della Mazda 2 Hybrid replica quella della Toyota Yaris Hybrid (anch’essa appena aggiornata). Il 1.5 tre cilindri a benzina sviluppa 92 CV ed è abbinato a un motore a corrente da 80 CV, per 116 CV combinati; non è disponibile, invece, la nuova versione da 131 CV prevista per la Toyota. La guida in città è sempre fluida e progressiva. Dato che nei rallentamenti la batteria al litio da 0,7 kWh si ricarica, nelle ripartenze l’auto riesce a percorrere decine di metri in modalità elettrica; poi, l’intervento del tre cilindri avviene con poco rumore. Nel complesso si tratta di un’auto vivace, con una buona tenuta di strada e una discreta capacità di “digerire” le buche, ma l’insonorizzazione non è il massimo. Se si accelera con un po’ di decisione, la particolare trasmissione a ingranaggi epicicloidali fa salire rapidamente di giri il tre cilindri, con un evidente “effetto scooter” dalla sonorità un po’ fastidiosa. Quanto ai consumi, il giudizio è positivo sia per gli ottimi risultati ottenuti nelle prove passate, sia per i 20,5 km/l mostrati nel computer di bordo a fine test, svoltosi fra città e autostrada senza badare molto al risparmio.
Tutte le Mazda 2 Hybrid hanno la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento di ciclisti e pedoni e che funziona anche agli incroci, il cruise control adattativo, il riconoscimento dei segnali stradali, l’assistenza al mantenimento della corsia e il monitoraggio dell’angolo cieco. I prezzi partono da 24.990 euro, mentre quelli della Yaris da 24.550 euro, ma la Mazda è coperta da sei anni (o 150.000 km) di garanzia invece di tre anni (o 100.000 km).
Motore a benzina | |
Cilindrata cm3 | 1490 |
No cilindri e disposizione | 3 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 68 (92)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 120/n.d. |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 59 (80)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 141/n.d. |
Potenza massima complessiva kW (CV) | 85 (116) |
Tipo batteria | ioni di litio |
Emissione di CO2 grammi/km | 97 |
No rapporti del cambio | automatico CVT + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 175 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 9,7 |
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP) | 23-25 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 394/175/150 |
Passo cm | 256 |
Peso in ordine di marcia kg | 1105 |
Capacità bagagliaio litri | 286-935 |
Pneumatici (di serie) | 205/45 R 17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Mazda 2 hybrid usate 2022 | 19.900 | 19.900 | 1 annuncio |
Mazda 2 hybrid usate 2024 | 22.200 | 22.200 | 1 annuncio |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Mazda 2 hybrid km 0 2024 | 25.800 | 25.800 | 1 annuncio |