Non sono cambiamenti radicali quelli a cui è stata sottoposta la suv media della Mercedes, ma forse non ce n’era bisogno, dato che le vendite hanno continuato progressivamente a crescere, dal 2008 (anno del lancio) sino a oggi: una tendenza che indica come il modello sia tutt’altro che invecchiato. Oggi come quattro anni fa, rimaniamo dell’idea che le linee molto squadrate differenziano sì la Mercedes GLK dalle rivali, ma non convincono del tutto; comunque, c’è da dire che le novità sono riuscite e svecchiano l’insieme. Dietro sono diversi solo il paraurti e la plastica trasparente delle luci; più sostanziosi i cambiamenti nel frontale: nuovi fari con profilo inferiore arrotondato e paraurti con prese d’aria differenti e, anche qui, meno squadrate; quelle laterali incorporano le luci diurne a led “a lama”. Piacevoli anche i cerchi in lega di 19” (di serie).
Le novità nell’abitacolo sono tutte davanti agli occhi. Pare che alla Mercedes si siano un po’ pentiti dell’uso eccessivo di linee tese e spigoli, per cui ora nella plancia torviamo delle grosse bocchette tonde e cromate (ormai diventate una caratteristica di tutti i modelli recenti) e un’ampia fascia centrale in allumino spazzolato (o in legno, a 278 euro) dal profilo “morbido”. Nuovo, e molto gradevole, il volante, mentre la leva del cambio automatico è sparita dal tunnel, lasciando spazio a un portaoggetti richiudibile con una serranda. Adesso la leva è sul piantone dello sterzo, ma chi ama la guida sportiva non si preoccupi: per divertirsi cambiando marcia ci sono anche le due comode levette dietro il volante. Da segnalare, poi, lievi modifiche ai sedili e le luci a led che col buio creano un’illuminazione soffusa nella parte inferiore della plancia.
Per il resto, l’abitacolo della Mercedes GLK non cambia. Lo spazio è notevole per quattro adulti (un po’ meno per cinque), il cruscotto elegante e ben leggibile, i portaoggetti non mancano. Quello che si nota maggiormente, però, è la qualità dei materiali (plastiche incluse) oltre all’accuratezza di lavorazioni e montaggi; pressoché impossibile muovere una critica da questo punto di vista. Non ci piace per niente, invece, il freno di stazionamento, che si aziona premendo un pedale e si sblocca tirando una leva, entrambi sul lato sinistro dell’abitacolo. È un sistema che la Mercedes usa da decenni, ma è scomodo, e potrebbe diventare anche pericoloso: in caso d’emergenza, i passeggeri non possono frenare. Perché non mettere un bel freno a mano elettronico?
Il bagagliaio della Mercedes GLK non è piccolo (450 litri) ma neppure enorme per una suv lunga 453 centimetri, e manca di qualche piccola comodità, come la botola passante per caricare gli sci o le levette per reclinare il divano dalla zona del portellone, senza dover entrare nell’abitacolo; inappuntabili anche qui, comunque, le finiture. Dato che siamo in zona, dobbiamo dire che la visibilità verso la coda non è delle migliori, per via dei montanti posteriori massicci e dei poggiatesta del divano che riducono un po’ la visibilità attraverso il lunotto. Nulla di davvero grave, ma per rimediare efficacemente bisogna ordinare (sborsando 871 euro) i sensori di distanza, insieme al sistema di assistenza al parcheggio che fa girare automaticamente il volante.
Su strada, la Mercedes GLK si fa notare soprattutto per il comfort: tra la morbidezza con cui quasi si “fluttua” sull’asfalto e la notevole silenziosità, pare di essere su un tappeto volante. La contropartita è che la guida, per quanto sicura e caratterizzata da buoni livelli di aderenza, non è molto coinvolgente, né precisa. Ricordiamo, però, che con 460 euro si può avere l’assetto sportivo: molle, ammortizzatori e barre antirollio irrigiditi soddisfano chi vuole “sentire” di più la strada (ma a scapito di un po’ di comodità). Quanto al motore, i suoi 265 cavalli sono docili come puledrini; a sensazione, è difficile credere alle ottime prestazioni dichiarate (“0-100” in 6,4 secondi e 232 km/h di velocità massima), ma basta dare un’occhiata al tachimetro per cambiare idea. Il fatto è che questo tre litri gira così “rotondo” e silenzioso, accompagnato da un cambio automatico a sette marce più dolce che reattivo, da smorzare la sensazione di velocità. Notizie positive anche dal lato consumi: secondo la Mercedes, quello medio è migliorato (grazie anche all’introduzione dello Stop&Start) passando da 12,5 a 14,5 km/litro. Nel corso del nostro giro stimiamo di averne percorsi 11-12: niente male per una 4x4 così potente.
Nel caso vogliate sfruttare la Mercedes GLK anche in fuori strada, sappiate che l’altezza minima da terra di 17 cm è scarsa, ma il suo sistema 4x4 è raffinato ed efficace. Di norma, il 55% della potenza va alle ruote dietro e il 45 a quelle anteriori, ma, in caso di scarsa aderenza, questa ripartizione cambia tramite un differenziale centrale (che può arrivare a bloccarsi) e una frizione multidisco elettronica. Inoltre, l’Esp controlla (e limita) lo slittamento ruota per ruota. Chi poi volesse una fuoristrada vera, ma vestita da suv di lusso, può scegliere il pacchetto Offroad. Per la ragionevole cifra di 714 euro, l’auto viene dotata di sospensioni irrigidite e l’altezza minima da terra sale a 20 cm (tre in più); protezioni complete sotto la vettura (in acciaio nella zona del motore); un tasto che cambia la risposta dell’acceleratore e dell’Abs, adattandola ai terreni difficili; il limitatore automatico della velocità (prezioso nelle discese ripide e scivolose); i fari con fascio che si allarga nella guida in fuori strada; infine, la bussola. Avendola provata, vi assicuriamo che con le gomme “giuste” una GLK così va quasi dappertutto. E senza bisogno di essere dei superesperti di guida off road.
Senza nessun optional, la Mercedes GLK 350 CDI è già oltre i 50.000 euro. La dotazione include il “clima” bizona, la radio con vivavoce Bluetooth, i sedili regolabili elettricamente, l’airbag anche per le ginocchia di chi guida e il sistema che avvisa se il guidatore si sta addormentando. Una macchina di questo livello, però meriterebbe quanto meno anche i fari bixeno (1.688 euro), gli specchietti esterni ripiegabili elettricamente (520 euro) e i dispositivi di allarme in caso di uscita involontaria della propria corsia e di sorpasso da parte di un altro veicolo (908 euro, nel pacchetto Lane). D’altro canto, le possibilità di spendere meno non mancano. La gamma della Mercedes GLK è abbastanza estesa. E i prezzi partono dai 35.730 euro della 200 CDI BlueEfficiency col 2.1 turbodiesel 2.1 a quattro cilindri da 143 cavalli e la sola trazione posteriore.
PREGI
> Confort. È davvero silenziosa, e morbida sullo sconnesso; se la strada non è proprio disastrata, pare di muoversi su un tappeto volante.
> Finiture. Sono curate in maniera maniacale. Di qualità anche i materiali.
> Motore. Ha cavalli in abbondanza, ma gira così vellutato che quasi non si “sentono”.
DIFETTI
> Freno di stazionamento. Scomodo e macchinoso, non è certo il massimo per la sicurezza. Va bene la tradizione, ma qui si esagera…
> Bagagliaio. La capacità non è eccezionale, e mancano quelle piccole comodità che ormai sono piuttosto diffuse.
> Visibilità posteriore. Ridotta dai montanti massicci e dai poggiatesta posteriori che non rientrano nello schienale. I sensori di parcheggio si pagano.
Cilindrata cm3 | 2.987 |
No cilindri e disposizione | 6 cilindri a V |
Potenza massima kW (CV)/giri | 195 (265)/3800 |
Coppia max Nm/giri | 620/1600-2400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 179 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (automatico sequenziale) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 453/184/169 |
Passo cm | 276 |
Peso in ordine di marcia kg | 1805 |
Capacità bagagliaio litri | 450/1550 |
Pneumatici (di serie) | 235/60 R 17 |
La Mercedes GLK è disponibile con un solo motore a benzina, il potente 3.5 V6 da 306 CV e diversi turbodiesel, con potenze comprese tra i 143 e 265 CV. Le versioni BlueTEC sono in grado di rispettare già la futura normativa antinquinamento Euro 6. Le GLK 4MATIC hanno la trazione integrale, le altre solo quella posteriore. In base alle versioni in cambio può essere un manuale a sei marce o l'automatico a sette rapporti. | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
350 BlueEFFICIENCY 4MATIC | 50.927 | B | 3498 | 306/225 | 238 | 6,5 | 12,3 | 189 | n.d. |
200 CDI BlueEFFICIENCY | 35.730 | D | 2143 | 143/105 | 190 | 10,8 | 17,9 | 145 | n.d. |
220 CDI BlueEFFICIENCY | 38.920 | D | 2143 | 170/125 | 205 | 8,7 | 17,9 | 145 | n.d. |
220 CDI BlueEFFICIENCY 4M Fleet | 43.441 | D | 2143 | 170/125 | 205 | 8,8 | 16,4 | 159 | n.d. |
220 CDI BlueEFFICIENCY 4MATIC | 43.441 | D | 2143 | 170/125 | 205 | 8,8 | 16,4 | 159 | n.d. |
220 CDI BlueTEC 4MATIC | 44.340 | D | 2143 | 170/125 | 205 | 8,8 | 16,4 | 159 | n.d. |
250 CDI BlueTEC 4MATIC | 46.301 | D | 2143 | 204/150 | 210 | 8,0 | 16,4 | 159 | n.d. |
350 CDI CDI 4MATIC | 50.542 | D | 2987 | 265/195 | 232 | 6,4 | 14,5 | 179 | n.d. |