Skoda Kodiaq: stesso comfort, maggiore tecnologia

Il restyling di metà carriera della Skoda Kodiaq, la più grande fra le suv della casa, si era in verità visto già ad aprile 2021 ma, anche a causa del Covid-19 e della crisi mondiale del microchip, le consegne sono poi slittate di diversi mesi. Gli interventi sono stati limitati e fuori si concentrano quasi esclusivamente sul frontale: cambiano paraurti e forma della griglia. Mentre i nuovi fari, più sottili, possono essere anche a matrice di led. Questi ultimi usano diodi controllati singolarmente dall’elettronica per creare zone non illuminate attorno agli altri veicoli sulla strada, rilevati da una telecamera dietro al parabrezza. Così si possono tenere gli abbaglianti sempre accesi senza paura di accecare. Non cambiano i motori, ma si aggiunge il 2.0 a benzina da 190 o 245 CV: troviamo quindi solo unità turbo a quattro cilindri, senza neppure un accenno di tecnologia ibrida. Il 1.5 a benzina ha 150 CV mentre il 2.0 TDI a gasolio (solo con cambio DSG robotizzato a doppia frizione e anche con trazione integrale) c’è con 150 o 200 CV.

Tante le versioni della rinnovata Skoda Kodiaq e tutte hanno di serie il cruise control adattativo, il “clima” bizona, i fari full led, la frenata automatica d’emergenza e mantenimento di corsia. La Style del test aggiunge i cerchi in lega di 18”, le luci ambientali, l’accesso e l’avviamento senza chiave, il portellone elettrico e il centraggio di corsia; se si ha il DSG si aggiunge il Traffic Jam Assistant, che permette all’auto di fermarsi e ripartire da sola seguendo il traffico. Tante piccole comodità rimangono però optional, sebbene il prezzo non sia elevato; per esempio il pacchetto Simply Clever Plus (250 euro) che comprende il supporto per smartphone o tablet per chi sta sul divano, portaoggetti sotto le poltrone, levette nel bagagliaio con cui far scendere gli schienali del divano, reti, ganci e fermacarico aggiuntivi e una terza chiave. Ben spesi anche i 330 euro del pacchetto Family: bordi retraibili automaticamente proteggi-porta, tendine parasole avvolgibili dietro e cestino portarifiuti nelle tasche delle porte. Per 310 euro infine, si possono avere anche i poggiatesta con “orecchie” ruotabili che permettono di appoggiare la testa quando si schiaccia un pisolino, una coperta e i poggiapiedi regolabili per i posti dietro.

Dentro le novità vanno cercate con lanternino: la plancia della Skoda Kodiaq presenta delle cuciture a contrasto, le luci d’ambiente hanno più tinte fra cui scegliere e i sedili sono diversi. Debuttano infatti quelli anteriori ergonomici con funzioni di ventilazione, riscaldamento e massaggio; e non mancano i rivestimenti in plastica riciclata. Invariati i posti della seconda e terza fila: quest’ultima è un optional da 1.200 euro e fa perdere al bagagliaio 90 litri. Confermato il volante a due razze, che unisce un design elegante alla praticità di comandi fisici ben fatti, e il cruscotto digitale di 10,3”: permette di scegliere fra parecchi “temi” compreso quello minimalista che mostra in primo piano solo autonomia e velocità. Niente da ridire, inoltre, sulle “rotellone” che controllano il climatizzatore bizona ma i caratteri che mostrano la temperatura sono ancora piuttosto piccoli e c’è da aguzzare la vista.

Sebbene la quota di clienti che scelgono i motori a benzina sia anche in Italia in crescita, il 2.0 TDI da 150 CV (quello dell’auto del test) continua a essere il più “gettonato” per la Skoda Kodiaq. Rispetto ai diesel del gruppo Volkswagen di qualche anno fa, ora l’erogazione è più lineare e la spinta è corposa già prima dei 2000 giri: proprio quello che ci vuole su un’auto da famiglia come la Kodiaq. Pur non essendo fra i più silenziosi in accelerazione, il quattro cilindri non diventa mai fastidioso ed è ben “accordato” al dolce cambio robotizzato a doppia frizione con sette rapporti. Curata l’insonorizzazione da fruscii e rumore di rotolamento mentre l’assorbimento è di qualità grazie anche agli ammortizzatori elettronici presenti sull’auto guidata. Fanno parte del ricco pacchetto Premium Drive (€ 1.850) che comprende anche i fari a matrice di led, il selettore delle modalità di guida e lo sterzo a demoltiplicazione variabile (diventa più diretto dopo i primi gradi di rotazione).

PREGI
> Comfort. Grazie anche agli ammortizzatori elettronici, l’assorbimento è di qualità; curata l’insonorizzazione.
> Spazio. I centimetri abbondano in ogni direzione; anche nel bagagliaio.
> Praticità. Tante le soluzioni che rendono il tempo a bordo migliore: portacellulari, alette poggiatesta, tendine avvolgibili, fermacarico riposizionabili e molto altro.

DIFETTI
> Caratteri del “clima”. Sono così piccoli che si fa un po’ di fatica a vedere temperatura impostata.
> Dotazione da integrare. Sono optional molte cose che su un’auto da famiglia dovrebbero essere di serie; se non altro, non costano molto...
> Niente ibrido. La gamma dei motori è ampia, ma non ci sono unità ibride; neppure mild.