La seconda generazione della Skoda Kodiaq ripropone la “ricetta” che ha fatto la fortuna della prima: tanto spazio, molte soluzioni pratiche e interni di qualità. Ma si tratta di un'auto nuova, che cresce in lunghezza di 6 cm (arrivando a quota 476) e che ora c’è solo col rapido e dolce cambio robotizzato a doppia frizione.
Sotto il cofano della Skoda Kodiaq è stato confermato il 2.0 a gasolio da 150 CV, che diventano 193 se si abbina il quattro cilindri alla trazione integrale. L’alternativa è la 1.5 mild hybrid, con 150 CV. C'è anche in variante plug-in, che promette quasi 100 km di autonomia a corrente. Indipendentemente dal motore, tutte le Skoda Kodiaq assicurano grande comfort, per silenziosità e capacità di assorbire lo sconnesso; ma solo quelle con ammortizzatori a controllo elettronico e sterzo a demoltiplicazione variabile hanno una buona agilità in rapporto agli ingombri.
Dentro, specie attingendo ai non troppo costosi pacchetti di personalizzazione, convincono le finiture e lo spazio è davvero tanto; senza sovrapprezzo ci sono perfino due posti supplementari a scomparsa nell'enorme bagagliaio. Pratici e gradevoli da azionare i comandi, in gran parte fisici. Spiccano le “rotellone” per il climatizzatore che integrano dei piccoli schermi e che, se premute, permettono di gestire altre funzioni come il riscaldamento o la ventilazione dei sedili. Bene anche l'impianto multimediale, ricco e intuitivo e con display di 10,4" o (optional) di 13"; utile finezza, la presenza di due piastre per la ricarica dei cellulari, oltretutto ventilate per evitare surriscaldamenti.