Tutta nuova, la Skoda Superb da noi arriva solo in versione famigliare e con cambio robotizzato a doppia frizione. Più lunga di 4 cm della precedente serie, ora arriva a quota 490: tanti, specie in parcheggio e facendo manovra. Due i motori a scelta, entrambi turbo e da 150 CV: il 1.5 a benzina e con tecnologia mild hybrid e il 2.0 a gasolio (in seguito anche 4x4 con 43 CV in più). In arrivo la 1.5 plug-in da 204 CV, che promette circa 100 km in modalità solo elettrica (partendo con la capiente batteria carica al 100%).
Dentro lo spazio abbonda, specie per i bagagli, e non mancano raffinatezze come il tendalino motorizzato; un po’ sacrificato solo il quinto posto, a causa della conformazione del divano e dell’ingombro del tunnel sul pavimento. Come da tradizione della casa, nella Skoda Superb Wagon ci sono tanti piccoli am utili accessori, quali fermacarico posizionabili a piacimento nel baule, ganci fermabagagli, portabiglietti, vani in quantità. Di notevole qualità le finiture, fatta eccezione per qualche plastica nei punti più nascosti. Bene i comandi fisici: in particolare quelli al volante e per il “clima” (trizona di serie). Per gestire quest’ultimo si usano tre grandi rotelle che integrano un display a colori: premendole, si varia la funzione da gestire ruotando la ghiera.
Indipendentemente dal motore, la Skoda Superb mette in primo piano il comfort: pochi i fruscii e il rumore del propulsore è ben mascherato. Le sospensioni isolano bene dalle asperità del fondo. Dolcissime le cambiate mentre i comandi leggeri e ben tarati contribuiscono alla notevole facilità di guida.