Toyota Corolla Cross: comoda, sicura e ben dotata

Con una lunghezza di 446 centimetri, la nuova Toyota Corolla Cross colma il vuoto fra la sportiveggiante suv-coupé C-HR e la più grande e costosa Rav4. Di quest’ultima riprende alcuni tratti dello stile, come i parafanghi pronunciati e il frontale imponente. Qui spiccano i lunghi fari full led e la grande mascherina trapezoidale, mentre la fiancata mostra protezioni in plastica che tornano utili sugli sterrati. Vantaggio apprezzabile soprattutto per le versioni a trazione integrale.

Già preordinabile da luglio 2022, la nuova Toyota Corolla Cross arriva nelle concessionarie in questi giorni (weekend di lancio, 22 e 23 ottobre), portando al debutto il sistema ibrido Toyota di quinta generazione (da gennaio lo vedremo anche sulle rinnovate Corolla berlina e wagon, che avevamo provato in anteprima qui). Inizialmente è disponibile solo col motore 2.0  da 152 CV abbinato al motore elettrico da 131 CV (potenza combinata 197 CV), cui si aggiunge nelle versioni 4x4 una seconda unità da 41 cavalli collegata alle ruote posteriori. Nel corso del 2023 verrà introdotta la 1.8, esclusivamente a trazione anteriore, con una potenza di 140 CV combinati. Per i modelli già in vendita, i prezzi partono da 38.000 euro per la “base” Trend, cui vanno aggiunti 3.000 per passare alla ricca Lounge e altri 2.500 per la trazione integrale. È anche prevista una Lounge Light, priva del classico navigatore (come la Trend sfrutta le mappe online) e dell’hi-fi JBL, facendo risparmiare 1.000 euro, e qualche settimana sui tempi di consegna. Per tutte, in fase di lancio è previsto uno sconto di 2.000 euro, più altri 1.500 per chi aderisce al programma di finanziamento Toyota. 

Già l'allestimento Trend della Toyota Corolla Cross prevede una dotazione piuttosto ricca, soprattutto in fatto di sicurezza: 8 airbag, incluso quello fra le poltrone che evita l’impatto diretto fra le teste di guidatore e passeggero anteriore negli urti laterali, frenata automatica d’emergenza, cruise control adattativo, mantenimento in corsia, rilevamento dei veicoli agli incroci e dei cartelli stradali, giusto per citare i principali. La “base” include pure i fari full led e i cerchi in lega di 18”, però non può avere i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori e, di conseguenza, l’allarme nelle uscite in retromarcia da un parcheggio in presenza di veicoli che arrivano di lato. Altra lacuna, i sensori di manovra anteriori e posteriori con frenata automatica per evitare i piccoli urti: c’è solo la retrocamera. A proposito di parcheggi, in Italia non sarà disponibile il sistema semiautomatico (al guidatore è richiesto solo inserire la marcia avanti o la “retro”), che può anche tenere in memoria le manovre per il garage di casa o dell’ufficio.

In compenso nel nostro Paese sono di serie per tutti gli allestimenti della Toyota Corolla Cross il cruscotto digitale configurabile di 12,3” (propone tre temi grafici con la possibilità di personalizzare ciascun quadrante virtuale) e il sistema multimediale con schermo di 10,5”, con quattro anni di connettività gratuita: si possono così sfruttare anche le mappe di navigazione online. Non mancano Apple CarPlay e Android Auto, ma solo il primo fa a meno del cavetto per collegare lo smartphone. Fra l’altro, davanti c’è una sola presa Usb (di tipo A), mentre per i passeggeri posteriori ce ne sono due di tipo C. Migliorabile anche la piastra di ricarica wireless, che richiede l’attivazione con un tasto: in modelli rivali viene automaticamente riconosciuta la presenza di un telefonino e si avvia la ricarica.

Sia l’impianto multimediale della Toyota Corolla Cross sia i sistemi di sicurezza prevedono l’aggiornamento “over-the-air”, integrando nuove funzioni. Per esempio, nel corso del 2023 verranno introdotti l’assistente alla sterzata, che aiuta a evitare un ostacolo,  e quello per i rallentamenti, per una decelerazione più omogenea quando ci si avvicina a un altro veicolo o a una curva. Tutte queste funzioni sono possibili grazie alla telecamera frontale e al radar con un campo d’azione più ampio di quelli finora utilizzati su altri modelli della casa giapponese, che consente di individuare ancora prima veicoli, ciclisti e pedoni.  

A bordo della nuova Toyota Corolla Cross si apprezza soprattutto l’abbondanza di spazio, anche per chi siede sul divano. L’agio non manca né per le gambe, né sopra la testa, neppure nelle versioni dotate di tetto in vetro (è di serie per la Lounge, e costa 800 euro per la Trend), il cui meccanismo di oscuramento a tendina ruba qualche centimetro. Si apprezzano anche il tunnel centrale poco pronunciato e il mobiletto fra le poltrone non troppo invadente. Qui si trovano due bocchette per il “clima” regolabili nella portata e, singolarmente, nel flusso. Oltre alle già citate prese Usb-C, che però sono un po’ troppo in basso. Comodi seduta e schienali posteriori (e le poltrone non sono da meno, anzi). Questi ultimi, con frazionamento 60/40, si regolano nell’inclinazione in due posizioni. 

Il baule della Toyota Corolla Cross offre una capacità di 425 litri (390 per le versioni con trazione integrale) e si sfrutta bene; nelle zone laterali offre nicchie e ripiani per i piccoli oggetti. La soglia di carico a 72 centimetri da terra non è alta per una suv. Peccato, però, che, reclinando in orizzontale gli schienali del divano per far posto a carichi voluminosi, si formi un gradino di una quindicina di centimetri. Apprezzabile la presenza del portellone motorizzato (anche per la Trend), che tuttavia non prevede l’attivazione “senza mani”, passando un piede sotto il paraurti. 

Nei dintorni di Barcellona abbiamo provato la nuova Toyota Corolla Cross 2.0 Hybrid Lounge AWD-i, ovvero la versione più ricca e dotata di trazione integrale. Nell’uso tranquillo si apprezza l’ottima fluidità del sistema ibrido di quinta generazione, che oltre a sfruttare una batteria più capiente del 14% (e meno pesante, sempre del 14%) ha visto ottimizzare anche il convertitore tra motori elettrici e batteria, nonché gli stessi quattro cilindri a benzina (2.0 e 1.8). L’intento dei progettisti era quello di migliorare le prestazioni (per la 2.0 lo scatto dichiarato per lo “0-100” è di 7,7 secondi per le versioni a trazione anteriore e 7,6 per le 4x4) e l’efficienza. Ma anche di ridurre l’effetto “scooter” in accelerazione. Obbiettivo centrato in parte, perché accelerando con un po’ più di decisione, il 2.0 sale ancora di giri (anche se meno che sui modelli del passato), facendo sentire la sua “voce”.  Migliorabile pure l’insonorizzazione nei confronti del rumore di rotolamento dei pneumatici e dei fruscii areodinamici, che si avvertono da circa 120 km/h. Davvero valido, per contro, l’assorbimento delle sospensioni, che “digeriscono” bene buche, pavé e dossi, anche marcati. Nota positiva anche per i consumi: dopo circa 100 km sulle strade collinari intorno a Barcellona, il computer di bordo segnava quasi 17 km/litro senza aver centellinato troppo l’acceleratore.