Personale? Senza dubbio
La quarta edizione della
Toyota Prius, il modello che nel lontano 1997 ha dato il via al fenomeno delle ibride, è un'auto interamente nuova. Obiettivi dichiarati della casa giapponese: migliorarne ulteriormente i punti di forza (consumi ed emissioni inquinanti), rendendola al contempo una vettura più “emozionale”, ricca di personalità e piacevole da guidare. Risultato raggiunto? Vediamo, iniziando dalla linea. Di certo, il giudizio estetico dipende dal gusto di ciascuno; comunque, la Toyota Prius (che è più lunga di sei centimetri e più bassa di due rispetto al vecchio modello) propone soluzioni per nulla banali. La forma del tetto ad arco, ripresa dalla precedente versione perché è quella che garantisce la maggiore efficienza aerodinamica, si abbina ora a fari e fanali a led dalle forme assai elaborate e “fluide”, che danno una forte impronta al frontale e alla parte posteriore. Quanto alla fiancata, il profilo dei finestrini sale con decisione, raccordandosi col lunotto tramite una fascia nera, ed è sottolineato da una profonda scalfatura che inizia dalla porta posteriore e va a sagomare il portellone.
Tutto al centro
Di forte impatto anche la plancia della Toyota Prius, con la maggior parte degli elementi concentrati nella zona centrale: dall'alto, il cruscotto interamente digitale e ben leggibile, la consolle con il display a sfioramento di sette pollici dell'impianto multimediale, i comandi del “clima” e la corta levetta per scegliere tra marcia avanti e indietro, affiancata dal tasto P (per tenere ferma l'auto se non la si spegne) e da quelli per scegliere le modalità di guida: Eco, Normal, Power (la più “dinamica”) ed EV, ovvero marcia con il solo motore elettrico, che si disattiva oltre i 55 km/h e consente di percorrere al massimo un paio di km di fila. Il tunnel, invece, ospita una vaschetta dove poggiare lo smartphone per ricaricarlo “senza fili” (se il telefono è predisposto). In generale, l'abitacolo si presenta bene, con assemblaggi curati e materiali di buona qualità nelle zone più in vista (incluso il tessuto che riveste i sedili). Tuttavia, restano dei particolari di fattura economica, poco adatti a un'auto che costa circa 30.000 euro: citiamo le plastiche della parte inferiore dell'abitacolo, le plafoniere, il cassetto nella plancia (che è pure senza illuminazione) e i portaoggetti privi di rivestimento antirumore (se non il vano sotto il bracciolo centrale). Il sedile del guidatore ha anche la possibilità di variare l'altezza e il supporto lombare, e avvolge bene il corpo. Nel complesso si sta comodi, anche se le regolazioni del volante non sono ampie; qualcuno potrebbe volerlo alzare un po' di più. La Toyota Prius è omologata per cinque, ma, data la conformazione e la larghezza del divano, dietro stanno bene solo due persone, e chi è alto (da un metro e ottanta in su) sfiora il soffitto con la testa; ampio, invece, lo spazio per le gambe. Il bagagliaio è di facile accesso (soglia a soli 69 cm da terra ed esteso portellone), ben rifinito e ampio: guadagna 59 litri rispetto a prima, raggiungendo la notevole capacità di 502 litri. L'altezza sotto il tendalino di soli 44 cm non lo rende, però, molto ben sfruttabile. E non c'è alcun sottofondo.
Perde cavalli, ma va (quasi) come prima
La nuova Toyota Prius sfrutta una nuova piattaforma (che verrà usata in tutte le future Toyota) più rigida del 60% e ha sospensioni posteriori a doppio braccio oscillante (invece che a ponte torcente). Inoltre, ogni componente meccanico, elettrico ed elettronico è stato rivisto a fondo o sostituito, con lo scopo di migliorare ulteriormente l'efficienza dell'auto. Il 1.8 a benzina ha sempre 98 cavalli, ma sfrutta meglio il carburante, mentre il motore elettrico ha 72 cavalli (prima erano 82); la potenza combinata è ora di 122 cavalli, invece che 136. Ciononostante, il tempo dichiarato per raggiungere i 100 orari partendo da fermi cambia poco (10,6 secondi invece di 10,4) e la velocità massima dichiarata resta di 180 km/h. Su strada, si apprezzano la grande fluidità e la buona prontezza di risposta, anche se non si può parlare di prestazioni esuberanti; le modalità di guida più “centrate”, dato il tipo di vettura, ci sono parse la Eco e, soprattutto, la Normal. Con la Power, che prevede una maggiore reattività dell'acceleratore, si ha una ripresa senz'altro più pronta, ma è più facile che il motore a benzina si porti a un regime molto elevato (facendo parecchio rumore).
Agile, sicura e supereconoma
La nuova Toyota Prius è molto maneggevole, oltre che stabile e precisa in velocità. In curva offre una buona aderenza e si inclina poco di lato, pur riuscendo ad assorbire con dolcezza lo sconnesso. Insomma, si guida facilmente e con piacere; bisogna solo fare un po' l'abitudine allo scarso freno motore quando si rilascia il piede destro, mentre troviamo fastidioso, dato il tipo di auto, il rumore dovuto al rotolamento delle gomme, piuttosto sensibile già a bassa velocità. E i consumi? Per i rilevamenti precisi vi rimandiamo a una prova che abbiamo in programma a breve su alVolante, ma le premesse sembrano davvero buone. Il dato ufficiale è di 30,3 km/litro (invece dei 25 del vecchio modello); noi non l'abbiamo raggiunto, ma possiamo dire che, guidando con decisione fuori città e in autostrada (ovvero, nelle condizioni meno favorevoli per le ibride) il computer di bordo è rimasto nella zona dei 19-20 km/litro: come le migliori turbodiesel. Nel traffico, dove i continui rallentamenti consentono di recuperare molta energia nelle nuove batterie (sempre al nichel metallo idruro, ma che ora accettano ricariche più rapide) siamo convinti che si potranno ottenere risultati ancora migliori. Dal punto di vista economico, c'è poi da considerare che un numero crescente di amministrazioni comunali e regionali propongono agevolazioni per le poco inquinanti ibride: esenzione dal bollo per tre anni, accesso gratuito o scontato alle ztl, parcheggio gratis nelle strisce blu, accesso alle corsie preferenziali. Dato anche il comodo cambio automatico, la maneggevolezza e la facilità di guida, la Toyota Prius conferma e accentua la sua notevole vocazione cittadina.
Al lancio, da 27.750 euro
La nuova Toyota Prius si potrà ordinare a partire da lunedì 22 febbraio, e i primi esemplari arriveranno nelle concessionarie il 7 marzo. Gli allestimenti sono due. La meno costosa Active, con cerchi in lega di 15”, promette il record nei consumi (33,3 km/litro) e nelle emissioni (70 g/km di CO2) e ha già di serie il “clima” bizona, l'apertura della porta del guidatore e l'avviamento tenendo la chiave in tasca, la telecamera di “retro” (utile, data la visuale posteriore non proprio ottimale) e molti dispositivi elettronici di sicurezza: l'avviso di uscita involontaria di corsia, l'allarme anti-colpo di sonno, gli abbaglianti automatici, il cruise control adattativo, la frenata automatica di emergenza e la ripetizione dei segnali stradali nel cruscotto. La più ricca Style (l'auto del test) aggiunge, tra l'altro, il sistema di controllo dell’angolo cieco degli specchietti e l'allarme in caso di traffico in arrivo quando si fa retromarcia. Di serie anche i cerchi di 17”, l'head-up display (proietta i dati principali del cruscotto sul parabrezza), i sedili riscaldabili e il volante in pelle. I prezzi devono tenere conto del fatto che c'è già uno sconto (presso le concessionarie aderenti) di circa 1.500 euro. Quindi, i 29.250 euro della Active scendono a 27.750 euro, mentre per la Style il prezzo “vero” è di 29.450 euro (a fronte di un listino di 30.950 euro).
Secondo noi
PREGI
> Dotazione di sicurezza. Già di serie ci sono molti dispositivi moderni e utili.
> Sistema ibrido. Emissioni e consumi sembrano davvero bassi, la guida è facile e comoda.
> Tenuta di strada. L'auto è precisa, maneggevole e sicura anche andando veloci.
DIFETTI
> Plastiche. Alcuni elementi dell'abitacolo sono “economici”.
> Rumore delle gomme. Anche a media andatura, il rombo dovuto ai pneumatici si fa sentire distintamente.
> Spazio sul divano. Una cinque porte lunga oltre quattro metri e mezzo potrebbe essere più ospitale.