Beve pochissimo e ha buone prestazioni, ma il cambio è lento. Confortevole e piacevole da guidare in autostrada come fra le curve, offre spazio abbondante per passeggeri e bagagli. Qualità costruttiva elevata e dotazione della Business Ciel ricca in rapporto al prezzo.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Cresciuta di un’inezia rispetto alla 407 SW (che sostituisce), la 508 SW ha una linea ancor più filante e un baule di maggior capacità. In questa versione e-HDi consuma pochissimo: merito dell’efficiente 1.6 a gasolio, che ha pure lo Stop&Start. Inoltre, la vivacità non manca e il comportamento stradale è piacevole e sicuro, anche se a raffreddare le velleità sportive c’è la lentezza di cambio robotizzato; buono il comfort, sebbene sullo sconnesso le sospensioni risultino dure. La generosa dotazione della Business comprende pure il tetto in vetro, il navigatore e gli utili sensori di distanza posteriori.
Con i suoi 481 cm di lunghezza, la 508 SW supera di soli 4 cm la versione famigliare della vecchia 407, modello del quale raccoglie l’eredità e riprende la filosofia. Ma, assieme alla linea ancor più slanciata e sportiveggiante, propone volumi interni più proficuamente sfruttati: senza penalizzare l’abitabilità posteriore (buona anche per tre persone), la capacità del bagagliaio è cresciuta di ben 112 litri.
Nonostante gli oltre 1430 kg di peso, i 111 CV del 1.6 a gasolio bastano ad assicurare prestazioni interessanti, ancor più se si tiene conto dei bassi consumi di questa versione e-HDi (dotata pure di un efficace sistema Stop&Start che spegne il motore quando la velocità scende sotto i 6 km/h). A fare economia aiuta pure il cambio automatico robotizzato, comodo ma troppo lento nei passaggi di marcia (per quanto premendo il tasto S nel tunnel la situazione migliori un po’).
Anche se lo sterzo (preciso ma poco diretto) non è sportivo, e le sospensioni anteriori McPherson non sono raffinate quanto quelle del modello precedente (che adottava uno schema a quadrilateri deformabili), fra le curve questa francese è efficace e sicura; sull’altare dell’agilità, però, è stata sacrificata la capacità di filtrare le asperità più marcate. Ma se il fondo non è tormentato il comfort è valido, anche per merito della buona insonorizzazione dell’abitacolo.
La Peugeot 508 SW Business Ciel offre la dotazione che si addice alla sua categoria e al prezzo: fra l’altro, include il “clima” bizona e il tetto in vetro. Ripiegando sulla Active si risparmia una cifra che – a conti fatti – non vale la rinuncia ad accessori quali i sensori di parcheggio posteriori (utili, dato che la visibilità offerta dal lunotto è critica), gli specchi ripiegabili elettricamente e, soprattutto, il navigatore satellitare con schermo di 7 pollici.
D’impostazione classica come lo è la completissima strumentazione, la plancia e la consolle sono realizzate con materiali di qualità e rifinite a dovere, ma alcuni comandi potrebbero avere una collocazione più razionale. L’abitabilità è degna delle dimensioni dell’auto, e si viaggia “larghi” sia davanti, sia dietro. Il baule è fra i migliori della categoria, con l’unica pecca che il pavimento non resta perfettamente piatto quando si abbatte lo schienale.
Plancia e comandi
La plancia è più classica che moderna e lo stesso vale per il ben leggibile cruscotto, basato su strumenti analogici (con l’eccezione del display del computer di bordo) e ricco di informazioni: oltre a quello del liquido refrigerante, c’è il termometro dell’olio del motore. Le plastiche (come i tessuti) sono di elevata qualità e le finiture molto curate, con superfici impreziosite da eleganti inserti lucidi. A portata di mano i comandi, con l’eccezione di quelli del navigatore e del telefono: disposti nel tunnel, costringono a distogliere lo sguardo dalla strada; criticabile anche il portalattine estraibile dalla consolle (quand’è in uso nasconde il pulsante dell’hazard) e i poco raggiungibili tasti degli alzavetro e degli specchi richiudibili.
Abitabilità
Abbastanza cedevoli e avvolgenti, le ampie poltrone anteriori (con quella di guida provvista pure della regolazione elettrica del supporto lombare) sono confortevoli; intelligenti i poggiatesta conformati “a libro”: si avvicinano facilmente alla nuca. Il divano è largo abbastanza da starci in tre, ma il passeggero centrale dispone di una porzione poco imbottita e più alta delle sedute laterali; a parziale consolazione, il pavimento è piatto. Buona anche la disponibilità di portaoggetti (sebbene quello a sinistra del volante abbia un aspetto povero): il cassetto di fronte al passeggero è rivestito in feltro e refrigerato, e sotto il bracciolo anteriore c’è un vano che ospita pure una presa di corrente a 12 V e gli ingressi Aux/Usb.
Bagagliaio
In fatto di spazio siamo ai vertici della categoria, sia con il divano in uso, sia rinunciando ai posti dietro; peccato, però, che in questo secondo caso si formi un piccolo dislivello e che gli schienali restino un po’ inclinati. Grazie alla soglia a filo del piano di carico e abbastanza vicina a terra (64 cm) la praticità non manca, anche se l’imboccatura che si restringe verso l’alto può essere d’impedimento con i colli molto ingombranti. Buone le finiture (che prevedono anche elastici laterali per fermare i bagagli) e non manca la botola passante (sfrutta un’apertura in corrispondenza del bracciolo del divano) per gli sci.
Inevitabile che in città le dimensioni si facciano sentire, tanto più che l’angolo di sterzata è piuttosto ampio; ma ad alleviare lo stress da traffico c’è il cambio robotizzato. Quest’ultimo, però, si rivela piuttosto lento: per quanto fra le curve la tenuta di strada non deluda, a chi vuole anche un po’ di sportività non resta che selezionare la modalità S, che velocizza i passaggi di marcia e accresce la vivacità. Anche se non grintoso, il turbodiesel non manca di brio, consuma pochissimo e in autostrada si fa apprezzare anche per la souplesse e per l’ottima insonorizzazione.
In città
Un famigliare di quasi 5 metri di lunghezza, nel traffico, richiede una certa attenzione, e quando si manovra in spazi ristretti il raggio di sterzata elevato e il passo di ben 282 cm non aiutano; nelle “retro”, inoltre, il lunotto è piccolo e non fa vedere molto: utili i sensori di parcheggio (di serie). Indiscutibili la dolcezza e la comodità del cambio robotizzato, ma per avere brio nelle partenze al semaforo bisogna affondare parecchio il piede sull’acceleratore; buoni, comunque, i consumi, a favore dei quali gioca pure l’efficiente sistema Stop&Start.
Fuori città
La tenuta di strada è notevole e, se proprio si esagera, la vettura tende ad allargare progressivamente la traiettoria con il muso risultando facile da gestire (al limite, con l’aiuto dell’Esp). Chi, però, cercasse anche un po’ di sportività resterà deluso dalla lentezza dei passaggi di marcia: il robotizzato, sotto questo profilo, è meno efficiente e gradevole degli automatici tradizionali o di quelli a doppia frizione; ma c’è da dire che premendo il tasto S la velocità di risposta migliora sensibilmente, e anche il motore diviene più reattivo. Attenzione, però, a non stressare troppo i freni: l’impianto tende a perdere tono nell’uso intenso.
In autostrada
Le sospensioni sono solide: lasciano percepire le giunzioni dell’asfalto ma, pure, assicurano stabilità nei curvoni percorsi velocemente come nelle frenate d’emergenza; ad andatura sostenuta, però, lo sterzo manca di precisione ai piccoli angoli di rotazione, e spesso richiede minime correzioni di traiettoria. Soltanto buone notizie dal fronte dell’insonorizzazione: l’abitacolo è ottimamente isolato dai fruscii e dal rumore di rotolamento delle gomme; non disturba nemmeno il turbodiesel, che a 130 km/h lavora a soli 2600 giri (peraltro “bevendo” pochissimo).
Com’è lecito attendersi in un’auto di questa categoria, sono di serie anche gli airbag laterali anteriori e quelli a tendina anche per i passeggeri posteriori; a pagamento è possibile aggiungere i fari allo xeno, mentre i fendinebbia fanno parte dell’equipaggiamento standard, come pure il cruise control. L’Euro NCAP ha sottoposto a crash test la 508 berlina, ma le cinque stelle (il massimo) da questa ottenute fanno fede anche per la SW, che utilizza la medesima piattaforma.
La Peugeot 508 sottoposta ai crash test Euro NCAP non è stata la SW, bensì la berlina che, comunque, è costruita sulla medesima base: perciò le cinque stelle corrispondenti alla valutazione massima costituiscono un attendibile riferimento anche per la protagonista della nostra prova. Notevoli pure i punteggi parziali relativi all’efficacia dei sistemi di assistenza alla sicurezza (97%), alla protezione degli adulti (90%) e a quella dei bambini ospitati su seggiolini Isofix (87%); diversamente, questa francese non eccelle nella salvaguardia dei pedoni (il relativo punteggio è del 41%). Oltre ai controlli elettronici di trazione e stabilità, l’equipaggiamento standard include sei airbag (fra i quali quelli per la testa estesi ai posti dietro); l’interruttore a chiave per disattivare quello anteriore destro è di serie. La centralina degli airbag è anche quella che, in caso d’incidente, “informa” il sistema Peugeot Connect per far partire la chiamata d’emergenza dal telefono integrato (per individuare il veicolo, la centrale operativa sfrutta le coordinate del navigatore); e non manca neppure il tasto SOS per chiedere aiuto volontariamente. Sono compresi nel prezzo anche il regolatore elettronico di velocità e i fendinebbia (che hanno pure la funzione di luci di svolta), mentre a pagamento si possono aggiungere i fari allo xeno a orientamento automatico (con luci diurne a led integrate).
Station wagon di dimensioni generose, è adatta a chi cerca innanzitutto comfort e praticità. Con il turbodiesel 1.6 riesce a coniugare discrete prestazioni a consumi eccezionalmente bassi, e su strada è gradevole da guidare fino a quando non si cerca sportività: in tal caso, la lentezza del cambio robotizzato non la favorisce. Il prezzo è tutt’altro che esagerato, considerando che la qualità costruttiva è elevata e che l’allestimento Business Ciel offre di serie ben più dell’indispensabile.
La Peugeot 508 ha i numeri per ben figurare fra le famigliari di dimensioni generose: innanzitutto per lo spazio, che è parecchio anche per i bagagli, e non di meno per la qualità costruttiva, che nell’abitacolo si riscontra sia a livello di plastiche e tessuti, sia per ciò che riguarda la cura delle finiture. È favorevole anche il rapporto fra prezzo e dotazione: la Business Ciel ha pure il tetto in vetro, che non è di tipo apribile ma rende molto luminosi gli interni, nonché accessori utili come il navigatore o i sensori di distanza. Su strada non mancano né il comfort, né la sicurezza, e la guida è piacevole a dispetto della precisione dello sterzo che, in autostrada, non soddisfa del tutto. Promosso anche il 1.6 a gasolio, che con i suoi 111 CV potrebbe apparire sottodimensionato per un’auto di dimensioni così generose (e destinata a essere caricata parecchio), eppure risponde con sufficiente vivacità, assicura la dovuta souplesse in autostrada e – dettaglio non da poco – vanta consumi molto bassi. D’altra parte, a rimarcare che questa Peugeot è una famigliare più confortevole che “dinamica”, c’è pure il cambio robotizzato, adatto alla guida tranquilla ma lento (e anche brusco) se si cerca sportività: in questo secondo caso è meglio prendere in considerazione le più costose e meno parche 2.0 turbodiesel da 140 o 163 CV (quest’ultima, anche automatica).
Consumi
Con il “piccolo” ma discretamente vivace 1.6 a gasolio, e nonostante le rilevanti dimensioni, la 508 SW non è per nulla assetata: in media si sfiorano i 16 km/l, ma quel che più sorprende è la possibilità di superare abbondantemente i 15 km/l in autostrada.
Cruscotto
Molto completo, si basa su grandi strumenti analogici che sono più eleganti che avveniristici, ma anche difficili da battere in quanto a leggibilità; chiaro e razionalmente organizzato anche il display digitale che li separa.
Dotazione
In rapporto a quel che costa, l’allestimento Business Ciel offre parecchio: oltre al cambio robotizzato a sei marce, sono di serie anche il navigatore satellitare, il tetto in vetro e i sensori di distanza posteriori.
Materiali
Pur senza ricorrere a soluzioni appariscenti, l’abitacolo si presenta esteticamente molto riuscito e curato nei dettagli, con plastiche e rivestimenti che appaiono gradevoli da toccare e destinati a durare a lungo.
Accelerazione
Con oltre 1400 kg a vuoto e un “piccolo” 1.6 turbodiesel non si possono pretendere miracoli: quando si affonda il piede sull’acceleratore la progressione è abbastanza vivace ma non grintosa, e anche sotto quest’aspetto la “tranquillità” del cambio non aiuta.
Cambio
Strutturalmente simile a un cambio normale, il robotizzato è più semplice e leggero (ed economico) degli automatici tradizionali e dei “doppia frizione”; ma di questi non eguaglia né la dolcezza di funzionamento, né la rapidità nell’innestare le marce.
Sterzo
Anche se non è molto diretto, fra le curve lo sterzo risponde con omogeneità, ma in velocità diventa troppo duro e perde accuratezza ai piccoli angoli di rotazione; in città, invece, disturba il diametro di sterzata troppo ampio.
Visibilità
Quando si parcheggia, i sensori di distanza posteriori sono “alleati” indispensabili: le piccole dimensioni del lunotto, e la notevole distanza che lo separa dal posto guida, rendono impegnative le manovre in retromarcia.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in Drive a 3900 giri | 194,5 km/h | 194 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,9 | 12,3 secondi | |
0-400 metri | 18,7 | 119,7 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 34,3 | 153,8 km/h | 33,5 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 31,7 | 156,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 30,3 | 156,4 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 4,2 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 9,8 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,8 km/litro | 20,4 km/litro | |
Fuori città | 17,9 km/litro | 26,3 km/litro | |
In autostrada | 15,6 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,9 km/litro | 23,3 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,3 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 12,1 metri | 11,9 |
Cilindrata cm3 | 1.560 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 82 (111)/3600 |
Coppia max Nm/giri | 285/1750-2000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 110 |
Distribuzione | 2 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (robotizzato) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 481/185/147 |
Passo cm | 282 |
Peso in ordine di marcia kg | 1355 |
Capacità bagagliaio litri | 560/1865 |
Pneumatici (di serie) | 215/55 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in Drive a 3900 giri | 194,5 km/h | 194 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,9 | 12,3 secondi | |
0-400 metri | 18,7 | 119,7 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 34,3 | 153,8 km/h | 33,5 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 31,7 | 156,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 30,3 | 156,4 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 4,2 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 9,8 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,8 km/litro | 20,4 km/litro | |
Fuori città | 17,9 km/litro | 26,3 km/litro | |
In autostrada | 15,6 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,9 km/litro | 23,3 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,3 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 12,1 metri | 11,9 |
Cilindrata cm3 | 1.560 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 82 (111)/3600 |
Coppia max Nm/giri | 285/1750-2000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 110 |
Distribuzione | 2 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (robotizzato) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 481/185/147 |
Passo cm | 282 |
Peso in ordine di marcia kg | 1355 |
Capacità bagagliaio litri | 560/1865 |
Pneumatici (di serie) | 215/55 R 17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Peugeot 508 sw usate 2020 | 25.900 | 25.900 | 1 annuncio |