L'amministratore delegato della Fiat è stato convocato per chiarire i piani futuri del gruppo Fiat. Saranno presenti il presidente del Consiglio e i ministri dell'Economia, del Lavoro e dello Sviluppo economico.
Il gruppo americano ha chiuso il 2010 con una perdita netta di 652 milioni di dollari, ma Sergio Marchionne vuole premiare i lavoratori “per lo sforzo fatto”.
Parola di Sergio Marchionne, che ha presentato i conti del gruppo americano. La Chrysler resta ancora in passivo, ma per il 2011 le stime sono al rialzo. Nel 2010 la Chrysler ha venduto 1,6 milioni di auto recuperando quote di mercato negli Usa.
Affiancherà l’attuale di Minas Gerais, già al massimo della sua capacità produttiva. L’ufficializzazione potrebbe essere data il 14 dicembre, mentre in Italia resta alta la tensione per le sorti di Mirafiori.
Questo il piano della Fiat per il rilancio dello stabilimento torinese. Previsti investimenti per un miliardo di euro e non si escludono nuove assunzioni. Adesso si aspetta il via libera dei sindacati.
L'amministratore delegato del gruppo Fiat pensa a un ritorno alle competizioni anche per il Biscione e il Tridente. Potrebbero essere impegnati in campionati diversi dalla Formula 1.
Secondo alcune indiscrezioni, la nuova Panda e altri modelli gruppo Fiat potrebbero slittare al 2012. La causa sarebbe il perdurare dello stato di crisi del mercato dell'auto.
Durante l'assemblea straordinaria dei soci che ha ratificato lo scorporo delle attività Fiat, l'amministratore delegato ha parlato dei progetti del settore auto. Ha rilanciato le ambizioni dell'Alfa e annunciato un modello elettrico della Chrysler tra due anni.
L’amministratore delegato di Fiat e Chrysler si è presentato a 2400 concessionari della casa americana. Per aiutarli a farsi largo sul mercato, offre loro una gamma profondamente rinnovata; in cambio, chiede maggiore impegno.
Rinviata tra due mesi la decisione di non iscrivere la newco Fabbrica Italia Pomigliano alla confederazione degli industriali. Da fine agosto dovrebbero iniziare i lavori per adeguare lo stabilimento campano alla produzione della nuova Panda.
Il capo della Fiat Sergio Marchionne prende carta e penna e scrive a tutti i dipendenti del gruppo. Per ribadire che produrre la Panda a Pomigliano d'Arco sarà una grossa sfida. E per chiedere a tutti di "rimboccarsi le maniche". Ve la proponiamo.
Secondo le indiscrezioni apparse sul Financial Times, Sergio Marchionne potrebbe vendere l'Alfa Romeo se nel giro di un paio d'anni non si ottengono risultati. Il miglior candidato all'acquisto? La Volkswagen.
Il ministro dello Sviluppo economico incontra l'amministratore delegato per discutere del piano industriale della Fiat in Italia. Sul tavolo della trattativa ci sono lo stabilimento di Termini Imerese e la proroga degli ecoincentivi anche per il 2010.
Emergono le prime ipotesi sul piano che Sergio Marchionne presenterà ai sindacati. L'obiettivo sarebbe un aumento del 40% della produzione, attraverso una nuova gestione dei cinque stabilimenti italiani.
Il futuro del Gruppo americano partirà da un rinnovamento interno: cambierà il processo di progettazione e produzione delle nuove vetture che dovranno essere molto più affidabili e meno costose da riparare.
Sergio Marchionne risponde alle accuse che gli incentivi per la rottamazione delle vecchie auto sarebbero solo a vantaggio della Fiat. E precisa che senza aiuti lo stabilimento di Pomigliano sarebbe a rischio.